Gazzella di Clarke: scopriamo il suo habitat

È unica nel suo genere, piena di grazia, elusiva e, purtroppo, rarissima. Oggi vi diremo di più sulla gazzella di Clarke, un animale che abita in Somalia e in Etiopia.
Gazzella di Clarke: scopriamo il suo habitat
Alejandro Rodríguez

Scritto e verificato da il biotecnologo Alejandro Rodríguez.

Ultimo aggiornamento: 12 dicembre, 2022

L’animale di cui parliamo è piuttosto raro e vive nel Corno d’Africa: si tratta della gazzella di Clarke. Se volete saperne di più sulle sue caratteristiche e il suo habitat, non potete perdere questo articolo.

Caratteristiche generali della gazzella di Clarke

Questo raro mammifero (Ammodorcas Clarkeei) appartiene ad un genere unico. È l’unica specie che esiste di questa gazzella e al momento non sono state descritte sottospecie. La gazzella di Clarke fu descritta per la prima volta dallo zoologo britannico Michael Oldfield Thomas.

Se parliamo della sua classificazione all’interno dei mammiferi, va notato che appartiene alla famiglia dei bovidi e, più specificamente, alla sottofamiglia degli antilopini. A questa famiglia appartengono tutte le specie di antilopi e di gazzelle descritte finora.

La sua morfologia è peculiare, poiché la gazzella di Clarke è caratterizzata dalla lunghezza e dalla finezza delle sue gambe e del suo collo. L’altezza media di un individuo è di circa 80 centimetri, con un peso approssimativo compreso tra 22 e 35 chilogrammi. Nella sua pelliccia predomina un motivo di colore marrone grigiastro, tranne in alcune regioni inferiori e la groppa che hanno un colore più chiaro.

 

Gazzella grande e gazzella piccola
Fonte: https://static.inaturalist.org

Una caratteristica che spicca in questa gazzella è la sua lunga coda, che può misurare fino a 35 centimetri, e di solito è mantenuta in posizione verticale mentre si muove rapidamente. Le corna, corte e curve in avanti, sono una caratteristica esclusiva dei maschi di questa specie.

Qual è l’habitat della gazzella di Clarke?

L’habitat ideale per questi animali sono le aree sabbiose in cui predomina la macchia spinosa. La gazzella di Clarke spesso preferisce queste terre ed evita i terreni sassosi.

È in questo habitat che questa specie trova ciò di cui ha bisogno per nutrirsi: germogli, foglie verdi e arbusti sempreverdi. Durante la stagione delle piogge completano la loro dieta con i germogli di erba che trovano. Per raggiungere i migliori germogli, queste gazzelle stanno sulle loro zampe posteriori.

Gazzella Clarke
Fonte: https://www.animalessalvajes.net/

Le mandrie che questi animali formano nel loro habitat naturale sono piccole e normalmente non superano i cinque esemplari. Mentre le femmine nutrono e proteggono i piccoli, i maschi sono incaricati di pattugliare e marcare il territorio della savana.

Distribuzione e conservazione

Fino a poco tempo fa, la gazzella di Clarke abitava le aree aride dell’Etiopia e della Somalia. A poco a poco, la siccità, la caccia eccessiva e il degrado del suo habitat hanno ridotto la popolazione a livelli molto bassi.

Nonostante sia una delle specie più elusive, la sua densità di popolazione continua a diminuire. Ed è necessario aggiungere che non ci sono esemplari in cattività.

L’Unione internazionale per la conservazione della natura ha annoverato questa specie tra quelle “vulnerabili”.

Potrebbe interessarti ...
Gazzella: caratteristiche, habitat e comportamento
I Miei Animali
Leggi in I Miei Animali
Gazzella: caratteristiche, habitat e comportamento

Questo veloce ed elegante animale pascola tra savane e deserti di Africa e Asia. Scopriamo assieme tutto ciò che bisogna sapere sulla Gazzella.



  • Heckel, J. O., Wilhelmi, F., Kaariye, X. Y. & Amir, O. G. (2008). Ammodorcas clarkei. In: IUCN 2010. IUCN Red List of Threatened Species. Version 2010.1.
  • Meester, J. (1960). The dibatag, Ammodorcas clarkei (Thos.) in Somalia. Annals of the Transvaal Museum24(1), 53-60.

I contenuti de I miei animali sono redatti a scopo informativo. Non sostituiscono la diagnosi, la consulenza o il trattamento professionale. In caso di dubbi, è consigliabile consultare uno specialista di fiducia.