Gli animali più grandi mai esistiti sul nostro pianeta
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Quali sono gli animali più grandi mai esistiti sul nostro pianeta? Molti di questi si sono estinti, ma i ritrovamenti dei fossili hanno permesso di venire a conoscenza di queste incredibili creature. Tuttavia, le dimensioni che sono state calcolate, a volte, sono solo delle approssimazioni.
In seguito, vi mostreremo una selezione riguardante gli animali più grandi mai esisti, divisi per specie.
Gli animali più grandi: la balenottera azzurra (Balaenoptera musculus)
Conosciuta con il nome di balenottera azzurra, è uno degli animali più grandi del pianeta. Questo cetaceo arriva a misurare 30 metri e a pesare fino a 100 -120 tonnellate. Per farvi un’idea, pensate che la sua lingua pesa quasi come un elefante e il suo cuore come un’automobile di medie dimensioni.
La balenottera azzurra è un animale elegante, grandissimo, ma agile. Il suo colore è azzurro tendente al grigio e quando si trova in acqua, sembra di un blu intenso. Vive negli oceani dei cinque continenti e risale fino al mar Glaciale Artico in estate, per alimentarsi. Successivamente, riprende a vagare per gli altri mari del mondo.
Altre caratteristiche
L’alimentazione della balenottera azzurra si basa su piccoli crostacei chiamati krill. Riesce a mangiarne fino a 40 milioni al giorno. In generale, queste balene vivono da sole o in piccoli gruppi.
La balenottera azzurra è uno degli animali più chiassosi del pianeta ed emette dei suoni regolari a bassa frequenza. Si pensa che possano sentirsi tra di loro a più di 1500 chilometri di distanza.
La balenottera azzurra non ha dei predatori naturali, viste le sue dimensioni, la sua forza e la sua velocità. Nonostante ciò, è una specie in via di estinzione.
Come sempre, è l’uomo che ne sta causando la scomparsa. A causa della caccia, il numero di esemplari non riesce a ristabilirsi. Il loro periodo di gestazione dura quasi un anno e possono nascere solo uno o due piccoli alla volta.
Megalodonte (Carcharodon megalodon)
Il suo nome significa ‘grande dente’. Si tratta di una specie estinta di squalo gigante e si pensa vivesse negli oceani del nostro pianeta. Non si sono trovati fossili del suo corpo, ma soltanto dei denti. A partire da questi si sono costruiti dei modelli per le dimensioni.
In base a questi dati, è stato possibile attribuire al megalodonte una lunghezza di 18 metri. Per questo, è considerato uno dei più grandi e potenti predatori della storia dei vertebrati.
Il megalodonte andava a caccia di tutti gli animali di una certa stazza, come le tartarughe marine, le balene e altri squali. Passava tutta la sua giornata a cercare di mangiare qualcosa per soddisfare la sua continua fame.
Come cacciava il megalodonte? Si pensa fosse in grado di sorprendere le proprie vittime grazie alla sua capacità di mimetizzarsi con il paesaggio.
Gli animali più grandi: l’Argentinosaurus huinculensis
Si tratta di una specie di dinosauro estinta. È considerato uno degli animali terrestri più grandi mai esistiti e probabilmente viveva in quella che oggi è l’America del Sud.
I suoi fossili sono stati trovati in Patagonia, in Argentina (da qui prende il nome). Grazie a questa scoperta, è stato possibile calcolare che la sua lunghezza media fosse di circa 33 metri e pesasse 70 tonnellate.
Si trattava di un animale erbivoro e una delle sue principali caratteristiche era il suo lungo collo. Grazie a questo poteva cibarsi delle foglie che si trovavano più in alto sugli alberi, raggiungendo tutto quello di cui voleva cibarsi.
I luoghi preferiti dove si nutriva erano delle lussureggianti foreste di conifere, abbondanti nella Patagonia del tempo.
Non masticava le foglie per poterne ingerire una gran quantità nel minor tempo possibile. In questo modo poteva riuscire a soddisfare le necessità alimentari del suo grandissimo corpo.
Questi animali vivevano in mandrie. Sono state trovate delle uova fossili che hanno permesso di stabilire che le madri si riunivano in grandi gruppi per fare il nido insieme.
Veniva deposta una gran quantità di uova, ma solo poche diventavano dei cuccioli, a causa dei predatori.
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