Perché i gatti non ruggiscono come i leoni?
Scritto e verificato il biotecnologo Alejandro Rodríguez
I felini sono in grado di emettere fino a un centinaio di suoni diversi per esprimere diverse emozioni e stati. Nonostante ciò, i gatti non ruggiscono come i loro parenti più grandi.
Cos’è e come viene emesso un ruggito?
Uno dei suoni più imponenti e impressionanti che la natura ci offre è il ruggito di un leone. Questo profondo ed esplosivo suono è prodotto da determinate specie di animali del genere Panthera, come la tigre, il leopardo, il giaguaro e, com’è noto, il leone (Panthera leo), il cui ruggito è il più potente e conosciuto.
Il ruggito consiste in un forte suono emesso attraverso la bocca aperta grazie all’osso ioide. Questo piccolo osso mobile, che si trova nella gola, è relativamente flessibile ed è parzialmente ossificato negli animali che sono capaci di ruggire.
Le vibrazioni dell’osso ioide, insieme a una particolare disposizione delle corde vocali e della laringe nel momento opportuno, consentono il ruggito.
Il ruggito in genere è diviso in tre sezioni con frequenze distinte. Il più noto di tutti, quello del leone, è composto da alcuni ruggiti iniziali lunghi e gravi, a cui seguono una serie di ruggiti più brevi, udibili fino a otto chilometri di distanza.
Perché i gatti non ruggiscono come i leoni?
Nonostante le loro somiglianze con i grandi felini, i gatti non sono capaci di emettere ruggiti. Fu solo nel 1834 che un ricercatore di nome Richard Owen scoprì la spiegazione biologica dietro questo enigma.
Sebbene anche i gatti possiedano un osso ioide che dà supporto alla lingua e alla laringe, Owen scoprì che nei gatti quest’osso è molto più duro rispetto a quello dei grandi felini, oltre a essere del tutto calcificato. Proprio queste caratteristiche impediscono ai gatti di ruggire.
Ma esistono ulteriori differenze morfologiche tra i felini, ovvero le dimensioni delle corde vocali. Gli animali capaci di ruggire, come il leone o la tigre, possiedono corde vocali molto più grosse rispetto, per esempio, al gatto domestico o al leopardo delle nevi.
Anche se i gatti non ruggiscono, anche loro emettono un suono che coinvolge l’osso ioide e le corde vocali: le fusa.
I gatti non ruggiscono, ma… fanno le fusa! In che modo?
A oggi non si sa ancora con esattezza, ma gli ultimi studi suggeriscono che i gatti sfruttano la rigidità del loro osso ioide per fare le fusa.
Oltre a ciò, si pensa che facciano vibrare le corde vocali a una frequenza pari a 26 volte al secondo mentre inspirano ed espirano l’aria. Ciò consente ai gatti di emettere questo suono così caratteristico e rilassante.
Ma le fusa non sono esclusive dei gatti domestici, difatti anche alcuni loro parenti più prossimi, come il ghepardo, o altri più lontani, come la mangusta, fanno le fusa.
Un dato rilevate è che i felini che fanno le fusa sono incapaci di ruggire e, a loro volta, i grandi felini che ruggiscono non fanno le fusa. Curioso, vero?
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Weissengruber, G. E., Forstenpointner, G., Peters, G., Kübber‐Heiss, A., & Fitch, W. T. (2002). Hyoid apparatus and pharynx in the lion (Panthera leo), jaguar (Panthera onca), tiger (Panthera tigris), cheetah (Acinonyx jubatus) and domestic cat (Felis silvestris f. catus). Journal of anatomy, 201(3), 195-209.
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