I principali parchi nazionali della Patagonia
Le aree che possiedono o lo status di parco nazionale e riserva hanno il compito di proteggere il patrimonio naturale delle regioni. Inoltre, questi parchi ci permettono di apprendere molto sulla storia e sulla cultura dell’ambiente che proteggono. Questo vale anche per i parchi nazionali della Patagonia.
In questo articolo vi mostreremo alcuni dei parchi nazionali della Patagonia, in Sud America.
Parchi nazionali della Patagonia: quanti sono?
Le aree nazionali protette in Patagonia si dividono tra Cile e Argentina e sono circa una ventina, caratterizzate tutte da una biodiversità unica. Questi sono alcuni dei principali:
1. Parco nazionale Los Glaciares
Situato nella provincia di Santa Cruz, è uno dei parchi nazionali della Patagonia più esteso. Infatti, le sue dimensioni superano i 7 000 km². È stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1981, tuttavia, la sua creazione risale al 1937. È diviso in quattro aree, la più conosciuta delle quali è quella che comprende il Perito Moreno.
Nel parco nazionale Los Glaciares –foto che apre questo articolo– si possono incontrare tantissime varietà di uccelli, come il condor, il nandù, le anatre, il cigno dal collo nero e lo svasso. Nell’area boschiva vivono i puma e nella prateria il guanaco.
2. Parco nazionale Los Alerces
Questa vasta area, patrimonio dell’Unesco, si trova nella provincia di Chubut e comprende numerosi laghi e fiumi.
Questo parco è stato creato nel 1945 e copre un’area di circa 260.000 ettari. Il suo obiettivo è quello di proteggere per sempre i boschi di larice, uno degli alberi più longevi al mondo.
Nel parco nazionale Los Alerces l’ecosistema è caratterizzato da bosco andino-patagonico. Infatti, al suo interno è possibile vedere numerose specie di volatili: il condor, il picchio nero, il pappagallo australe, il caracara, il tordo della Patagonia, la paloma araucana e l’albanella.
I pesci più conosciuti della zona sono la trota e il salmone. Infine, i mammiferi presenti sono: il puma, l’huemul, il pudu, e specie introdotte successivamente, come il cervo e la lepre.
3. Parco nazionale Tierra del Fuego
Di tutti i parchi nazionali della Patagonia, questo è quello che si trova più a sud. In effetti, è ubicato a 12 chilometri dalla città di Ushuaia, conosciuta per essere la più a sud dell’Argentina. Solo 2000 ettari sono aperti al pubblico; il resto (altri 65.000) sono catalogati come riserva.
La fauna del parco nazionale Tierra del Fuego presenta il guanaco, il picchio, la volpe, il pappagallo, il cormorano e il martin pescatore. Il topo muschiato e il castoro sono stati introdotti successivamente.
4. Parco nazionale Los Arrayanes
Posizionato sulla riva a nord del famoso lago Nahuel Huapi –caratterizzato da una leggenda simile a quella del lago di Loch Ness– ha un’estensione di circa 1800 ettari ed è stato creato nel 1922.
Per questo motivo è il primo dell’America Latina.
L’ecosistema è caratterizzato da boschi fitti e, chiaramente, tra i suoi alberi è presente il mirto cileno (arrayán), insieme al cipresso, al Nothofagus antarctica e al faggio di Dombey, tipici della Patagonia.
Inoltre, gli animali che si possono osservare sono: il picchio, il cormorano, il pudu, la volpe, il monito di monte e il kodkod.
5. Parco nazionale Torres del Paine
Ovviamente, in questa lista di parchi nazionali della Patagonia non possiamo dimenticare uno dei più importanti del Cile.
L’estensione di questo parco arriva a 240.000 ettari, si trova nella regione di Magallanes ed è caratterizzato da montagne, fiumi, laghi, valli e ghiacciai.
La biodiversità e la bellezza di questo parco lo hanno reso uno dei più visitati del paese, oltre ad essere stato selezionato come Ottava Meraviglia del Mondo nel 2013.
A causa di numerosi incendi causati dall’incuria dei visitatori, molte delle sue zone più visitate si sono rovinate negli ultimi anni.
Tuttavia, il parco nazionale Torres del Paine presenta una fauna molto variegata. Infatti, nel parco possiamo trovare: le volpi, l’armadillo, il guanaco, il cigno dal collo nero, il puma, l’huemul, il condor, l’aquila, le anatre e il nandù.
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