Il bracco ungherese, un segugio gigante
Il bracco ungherese è un cane di dimensioni che vanno dal medio al grande, molto muscoloso e attivo. In questo articolo vi mostreremo le sue caratteristiche e la sua lunga storia, che trova origine nel secolo X.
Continuate a leggere per scoprire tutto sul bracco ungherese.
Storia del bracco ungherese
Gli antenati di questa razza –tra le quali il segugio di Panonia– erano dei cani da caccia che vivevano nei pressi del fiume Danubio.
Gli abitanti delle campagne del luogo avevano bisogno di un cane dall’olfatto sopraffino per la caccia ai conigli e ai volatili. Inoltre, il cane doveva essere in grado di adattarsi al clima della regione.
Nel secolo XIX ha iniziato a essere incrociato con altre razze, tra cui il bracco tedesco e il pointer.
Questi incroci hanno dato origine alla razza che conosciamo oggi e il bracco ungherese è riconosciuto dalla FCI (Federazione cinofila internazionale) sin dal 1924.
Anche se è stato vicino all’estinzione a cavallo tra le due guerre mondiali, grazie all’esportazione negli Stati Uniti nel 1950 è stato possibile ripristinare la razza, poco a poco.
Caratteristiche del bracco ungherese
Si tratta di un cane da caccia, quindi non c’è da sorprendersi della sua prestanza fisica, della sua agilità e della sua capacità di correre a gran velocità. È un cane davvero atletico e la sua muscolatura è imponente.
Dal punto di vista dell’aspetto, il bracco ungherese è un animale elegante. Il suo corpo è slanciato in altezza e la sua postura è solida e fiera.
Il petto è definito, ampio e leggermente curvo appena sopra il ventre. La coda è piuttosto bassa e robusta alla base. Le sue zampe non sono molto grandi, ma comunque sviluppate e muscolose.
La testa del bracco ungherese è grande, come il naso e il muso. I suoi occhi sono a forma di mandorla, giallastri e le orecchie cadono ai lati, seguendo la linea delle guance.
L’altezza del maschio adulto va da 58 ai 64 centimetri e può arrivare a pesare dai 20 ai 27 chili. Le femmine sono leggermente più basse (non più di 60 centimetri) e leggere (fino a 25 chili).
Il pelo di questa razza si caratterizza per essere tutto dello stesso colore; marrone, corto, denso e fitto.
Comportamento del bracco ungherese
Il bracco ungherese è un cane che crea un vincolo molto forte con il suo padrone e lo segue dappertutto. Inoltre, si tratta di una razza intelligente, curiosa e molto dinamica.
Le sue caratteristiche di cacciatore continuano a essere presenti anche se non è attivo nel suo ambito.
Infatti, quando si trova in giardino segue e punta piccoli animaletti, come roditori e volatili. Ama l’acqua, sia dolce che salata…è il cane ideale da portare in vacanza!
Un’altra caratteristica importante del bracco ungherese è la quasi assenza dell’abbaio.
Tuttavia, per evitare che si annoi e che metta in atto dei comportamenti distruttivi nei confronti dell’ambiente, bisogna tenerlo impegnato e fare in modo che faccia il suo esercizio quotidiano: non è un animale adatto a una persona pigra e sedentaria.
L’ideale per il bracco ungherese è una casa in cui sia presente dello spazio esterno, in cui possa girare all’aria aperta. Se vi piace fare delle corse e dell’esercizio fisico, questo cane vi farà compagnia volentieri.
Il suo carattere amichevole, tuttavia, può essere estremamente territoriale. È molto importante farlo socializzare fin da piccolo.
Un altro aspetto da considerare è il seguente: non sopporta le urla, quindi è preferibile addestrarlo tramite rinforzo positivo.
Salute e curiosità sul bracco ungherese
Si tratta di una razza che gode di buona salute, che non si ammala spesso. Si possono presentare delle patologie ereditarie, come la displasia dell’anca, la distrofia progressiva della retina, l’emofilia A, l’osteopatia cranio-mandibolare o l’epilessia.
Per quanto riguarda le sue cure giornaliere, ha solamente bisogno di esercizio fisico. I bagni e le spazzolate possono essere occasionali, poiché il suo pelo non trattiene i cattivi odori.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.