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Il colore del pelo del cane indica possibili patologie

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Il colore del pelo del cane non solo può rilevare il suo attuale stato di salute, ma può anche essere indicativo della predisposizione verso certe patologie. 
Il colore del pelo del cane indica possibili patologie
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 28 ottobre, 2022

Il colore del pelo del cane, così come la sua brillantezza e consistenza, può dirci molto sullo stato di salute dell’animale. Il pelo dei nostri animali domestici può darci preziosi indizi sull’alimentazione e le cure che ricevono, ma può anche indicarci possibili sintomi di uno squilibrio nell’organismo.

Grazie al colore del pelo del cane, possiamo rilevare anche la predisposizione dell’animale a certe malattie. Se desiderate saperne di più al riguardo, a seguire forniamo alcune linee guida da seguire.

Cos’ha da dirci il colore del pelo del cane?

Il pelo del labrador retriever e la sua salute

Ci preme cominciare citando uno studio condotto nel Regno Unito e pubblicato sulla rivista Canine Genetics and Epidemiology. La ricerca in questione riporta una meticolosa analisi dell’anamnesi veterinaria di oltre 30000 cani labrador retriever residenti nel Regno Unito.

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Grazie a questo studio, è stato possibile confermare che le malattie più frequenti in questa razza sono:

  • Infezioni dell’orecchio.
  • Dermatite piotraumatica.
  • Obesità.
  • Malattie degenerative delle articolazioni.

Gli esperti indicano una relazione tra il colore del pelo del cane e l’incidenza delle suddette patologie. Anche il sesso sembrerebbe influire sulla predisposizione a determinati problemi di salute.

Il labrador marrone e la sua salute cagionevole

I labrador marroni o color cioccolato sono in genere più apprezzati per la bellezza del loro pelo. Tuttavia, secondo la sopramenzionata ricerca, la loro aspettativa di vita può essere fino a un 10% inferiore a quella dei labrador beige o neri. 

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In questi esemplari si osserva anche una maggiore incidenza delle malattie comuni della razza labrador. Le infezioni dell’orecchio, per esempio, presentano un tasso di prevalenza pari al 12,8% nei labrador neri, al 17% in quelli beige e al 23,4% nei labrador marroni.

D’altro canto, la dermatite piotraumatica registra un’incidenza del 4% nei labrador color cioccolato. La prevalenza della stessa malattia è dell’1,6% negli esemplari beige e dell’1,1% in quelli neri.

Come si spiega la relazione tra il colore del pelo del cane e la predisposizione a certe malattie?

Secondo i ricercatori, la relazione tra il colore del pelo del cane e la sua salute si deve a fattori genetici. Nel caso del labrador retriever, il gene che determina il colore marrone o cioccolato è recessivo.

Ciò significa che un labrador color cioccolato può nascere solo se entrambi i genitori sono portatori del suddetto gene. Ecco perché gli allevatori realizzano spesso incroci tra cani consanguinei o dal patrimonio genetico molto simile.

In seguito a ciò, i labrador marroni presentano una bassa varietà genetica e un’alta consanguineità. Ciò si riflette in una maggiore predisposizione genetica alle patologie tipiche della razza e in una minore longevità.

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I rischi della bassa varietà genetica nei cani e degli incroci tra consanguinei

La standardizzazione delle razze canine, che include il colore del pelo del cane, è stata possibile solo grazie alla selezione genealogica dei genitori. Il problema principale di tale pratica è che, nell’affanno di risaltare le caratteristiche estetiche o i comportamenti istintivi, sono stati realizzati numerosi incroci consanguinei e persino endogamici.

Ne consegue che la maggior parte delle razze canine dimostra un’elevata predisposizione genetica a sviluppare certe malattie ereditarie. Gli incroci endogamici, inoltre, generano spesso esemplari con problemi di fertilità, sistema immunitario più debole e una ridotta aspettativa di vita.

Come visto nel caso del labrador retriever marrone, questo problema è persino più allarmante quando le caratteristiche desiderate sono associate a geni recessivi. A causa della scarsezza o bassa prevalenza di tali caratteristiche tra gli esemplari, si realizzano incroci tra individui imparentati o geneticamente molto simili.

D’altro canto, i cani meticci o di una razza non definita in genere vivono di più e presentano una minore prevalenza di malattie ereditarie. Tra i vari motivi, ciò è possibile perché godono di un’alta varietà genetica in quanto non sottomessi a incroci selettivi tra individui geneticamente simili.

La ricerca sopracitata sottolinea i pericoli degli incroci sconsiderati il cui unico scopo è ottenere determinate caratteristiche nei cuccioli.

Il colore del pelo del cane, dunque, può indicare una salute più fragile e di minore longevità. È nostra responsabilità non fomentare o facilitare la riproduzione di questi esemplari per scopi esclusivamente lucrativi.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.