Il comportamento del cane dopo la sterilizzazione
Scritto e verificato la biologa Ana Díaz Maqueda
Il comportamento del cane dopo la sterilizzazione può cambiare in maggiore o minor misura. Sia i maschi sia le femmine possono mostrare cambiamenti isolati nella loro condotta oppure estesi nel tempo.
La sterilizzazione consiste nell’estirpazione delle gonadi negli animali, ovvero solo i testicoli nei maschi e ovaie e utero nelle femmine. Le gonadi, oltre a compiere la funzione di produrre cellule sessuali, rilasciano anche ormoni.
Questi ormoni svolgono distinte funzioni nell’organismo, una delle quali lo sviluppo della condotta sessuale, come la ricerca di un compagno o le cure genitoriali.
Il dolore nel cane dopo la sterilizzazione
Il primo cambiamento che osserviamo in un cane dopo la sterilizzazione è la condotta associata al dolore. A seconda del protocollo anestetico usato dal veterinario, quando il cane si sveglia dall’anestesia proverà più o meno dolore.
Questo aspetto è molto importante, perché, oltre a rappresentare un trauma fisico, il cane può sviluppare certe paure. Per esempio, di essere toccato, proverà a mordere, etc; tutte condotte, tuttavia, che in genere spariscono in poco tempo.
D’altro canto, in genere i veterinari consigliano l’uso del collare elisabettiano per evitare che il cane lecchi la ferita chirurgica. Ciò rappresenta un ulteriore stimolo aversivo per il cane che potrebbe rappresentare una vera e propria sfida per l’animale se non gode di una corretta gestione delle sue emozioni.
Gli ormoni sessuali nel cane
Per capire gli effetti della soppressione del rilascio di ormoni sessuali, in seguito alla sterilizzazione, sul comportamento del cane, prima bisogna conoscere l’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi.
L’ipotalamo sintetizza e secerne l’ormone di rilascio di gonadotrofine (GnRH). Quest’ultimo agisce sull’ipofisi e provoca il rilascio di gonadotrofine, ormone luteinizzante (LH) e ormone follicolo stimolante (FSH).
Questi due ultimi ormoni agiscono soprattutto a livello delle gonadi (testicoli e ovaie) e causa la secrezione di testosterone nei maschi e progesterone ed estrogeni nelle femmine. Oltre a ciò, LH e FSH hanno la funzione di stimolare la produzione di spermatozoi e ovociti.
Il testosterone, invece, ha molteplici effetti sull’organismo, soprattutto durante lo sviluppo embrionale e la pubertà:
- È coinvolto nella risposta sessuale femminile.
- Può essere relazionata al gioco dei cuccioli, che risulta più aggressivo nei maschi.
- Durante la pubertà potenzia lo sviluppo di muscoli, ossa, reni e laringe.
- La crescita dell’embrione mascolinizza le strutture cerebrali e i nuclei neuronali che in seguito daranno luogo al comportamento mascolino. L’assenza di testosterone nelle femmine durante il periodo perinatale consente lo sviluppo del loro sistema nervoso centrale femminile.
- Stimola la condotta di marcatura, l’aggressività e la difesa del territorio.
D’altro canto, gli ormoni femminili agiscono nel seguente modo:
- Gli estrogeni incrementano l’attività generale del cane femmina, che si muove di più, vocalizza di più e tende a urinare più spesso.
- Durante il calore, quando gli estrogeni sono più abbondanti, alcune cagne urinano adottando la posizione del maschio e sono ricettive alla copula.
- Gli alti livelli di progesterone dopo il calore preparano la femmina per lo sviluppo dei cuccioli. Nonostante ciò, se non si è verificata la copula, può comparire una gravidanza isterica.
Variazioni nel comportamento del cane dopo la sterilizzazione
In seguito all’estirpazione delle gonadi, la concentrazione degli ormoni sessuali si riduce, ma non in maniera drastica. Il comportamento di monta si riduce solo di un 50% nei maschi dopo che sono trascorsi 15 giorni dalla sterilizzazione. La condotta che vede una maggiore riduzione, pari a circa l’80%, è la ricerca delle femmine.
In quest’ultime può diminuire il comportamento legato alla protezione o al calore. In alcuni casi, inoltre, dopo la sterilizzazione si verifica una gravidanza isterica o falsa gravidanza.
È importante sapere che i problemi di condotta, come l’aggressività verso altri animali o persone, cattiva gestione della paura o l’ansia da separazione, non svaniscono. Questo perché gli ormoni coinvolti in queste dinamiche non sono quelli sessuali, bensì il cortisolo, la dopamina o la serotonina.
In altre parole, con la sterilizzazione non si risolve nessun problema di condotta, viceversa sono necessari molto lavoro, dedizione e affetto nei confronti dell’animale. Nonostante ciò, tale procedura chirurgica serve per prevenire o evitare certe malattie sia nei maschi sia nelle femmine, come i tumori.
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