Il leggendario Bracco italiano
Il Bracco italiano è una delle più antiche razze del pianeta: su di lui si raccontano molte leggende. Si tratta di un eccellente cane da lavoro con spiccate capacità di guardiano. In questo articolo vi parleremo delle sue caratteristiche, approfondendo la sua storia, le sue origini e svelandovi alcune curiosità molto interessanti.
Un cane robusto e atletico
Si ritiene che il Bracco italiano abbia accompagnato gli esseri umani sin dal tardo Medioevo. I suoi antenati più prossimi sono il Cane di Sant’Uberto e il Mastino Tibetano. In pochissimo tempo, questo tipo di bracco cominciò a diffondersi e divenire popolare nella campagna e tra le montagne dell’Italia.
Era l’animale desiderato da tutti coloro che godevano di un titolo nobiliare nei regni del Bel Paese che allora componevano la nazione. Fino al XIX secolo, i bracchi erano gli animali domestici preferiti della nobiltà italiana, fino a quando gli inglesi introdussero altre razze nelle loro corti.
Come successe con altre razze canine, le molteplici guerre del XIX secolo e della prima metà del XX secolo, portarono quasi all’estinzione il bracco italiano. Fortunatamente, la sua scomparsa è stata impedita grazie agli sforzi di allevatori e addestratori italiani, che hanno lavorato duramente per poter recuperare questa formidabile razza.
Aspetto fisico del Bracco italiano
Come tutti i cani da caccia, i bracchi italiani possiedono alcune caratteristiche fisiche che li identificano come tali. Vediamo assieme quali sono:
- Sono cani di taglia grande. Misurano dai 55 ai 67 centimetri di altezza (al garrese) e il loro peso può variare dai 25 ai 40 kg.
- Hanno un corpo molto muscoloso ma agile, ideale per pianure o aree rocciose. Ciò fornisce loro la capacità di muoversi rapidamente e di cacciare sfruttando tutto il loro potenziale.
- Si adattano a quasi tutti i tipi di caccia. Per molti secoli, il bracco è stato scelto per cacciare quaglie e altri piccoli volatili, come supporto per chi usava le reti. Oggi fungono da cani da ferma o riporto per chi usa i fucili.
- Hanno una grande testa con un muso prolungato e naso nero, labbra superiori più grandi di quelle inferiori, orecchie allungate e cadenti.
- Va notato che, in proporzione al loro corpo, il Bracco italiano possiede zampe molto lunghe. In effetti, per questioni estetiche, la sua coda è solitamente tagliata a metà. Per fortuna, questa pratica è attualmente vietata.
- La pelliccia è generalmente molto corta, con peli fini e macchie di varie dimensioni in tutto il corpo.
- Camminano con passo sostenuto, falcate lunghe e, quasi sempre, mantengono la postura adeguata per cacciare e lanciarsi all’inseguimento di una possibile preda.
- Gli artigli sono corti ma forti, dal momento che le dita sono molto vicine tra loro.
Diverse federazioni cinofile da anni riconoscono ufficialmente questa bellissima razza. La più importante è sicuramente la FCI (Fédération Cynologique Internationale) che l’ha inserita nel gruppo 7, sezione 1 dei cani da ferma continentali. Anche il Kennel Club e lo United Kennel Club hanno inserito il Bracco italiano all’interno dei propri registri canini.
Comportamento del Bracco italiano
Di solito sono molto facili da addestrare, perché sono abbastanza intelligenti e fedeli ai loro proprietari. Vengono educati per completare compiti fisici a lungo termine, come la segnalazione di posizione in campo aperto o il controllo di animali o persone.
Sono inoltre animali molto socievoli. Grazie al carattere docile e amichevole, sono davvero ottimi animali da compagnia, perfetti per vivere in famiglia. Se si annoiano o non fanno abbastanza attività fisica, possono diventare agitati ed irrequieti.
Salute e cura del Bracco italiano
Grazie alla sua corporatura robusta e ai suoi compiti, il bracco italiano è un cane che gode di ottima salute, poco incline a malattie di qualsiasi tipo. Ovviamente, però, per via della sua altezza e taglia, questo cane ha la tendenza a soffrire di displasia dell’anca o del gomito. Pertanto, dovreste prendervene cura seriamente e visitare il veterinario per evitare qualsiasi contrattempo di questo tipo.
Per quanto riguarda l’igiene, le orecchie sono la parte più delicata. Vanno pulite con regolarità, per evitare la proliferazione di funghi e altri parassiti. Allo stesso modo, anche le zampe del bracco hanno bisogno di cure. Possono essere un pericoloso nido per fastidiosi microrganismi. Infine, come per altre razze, è doveroso prevenire la presenza di zecche, poiché trasmettono infezioni anche gravi.
Come avete visto, tranne la displasia, la maggior parte dei problemi relativi al bracco italiano sono la naturale conseguenza di una razza fatta per cacciare in boschi e pianure, dove l’animale può entrare più facilmente in contatto con agenti esterni.
Per quanto riguarda la pelliccia, conviene tenere sempre a portata di mano una spazzola morbida per rimuovere i peli morti che si depositano nel tempo. In tal modo potrete facilmente mantenere il manto del vostro bracco italiano sempre piacevole al tatto. Il bagno? Trattandosi di un cane a pelo corto, non esagerate: fateglielo solo quando è davvero necessario.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.