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Il potere curativo dei veleni degli animali

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I veleni degli animali presentano una varietà incredibilmente complessa di composti sviluppati nel corso di millenni di evoluzione. Circa 100.000 animali, dalle lucertole e serpenti agli anemoni di mare e alle meduse, producono veleni.
Il potere curativo dei veleni degli animali
Luz Eduviges Thomas-Romero

Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I veleni degli animali sono armi di difesa o d’attacco molto efficaci in grado di immobilizzare e/o digerire la preda. Questi composti sono delle miscele complesse di molecole con funzioni molto diverse e specifiche.

Per migliaia di anni, i veleni di serpente sono stati usati a scopi terapeutici, specialmente nella medicina tradizionale cinese. Non a caso in alcune culture i veleni di serpente sono considerati dei farmaci a tutti gli effetti e la loro varietà è così vasta che finora è stato possibile identificare e classificare meno dello 0,01% di queste tossine.

Prevenire la coagulazione nella preda è un trucco nascosto nel veleno di molti animali

È comune che alcuni dei componenti del veleno di vari animali contengano peptidi o sostanze con effetto antipiastrinico. Per questo motivo esercitano il loro effetto rallentando la coagulazione del sangue.

Ad esempio, nel veleno delle api sono stati riconosciuti dei composti come l’apitossina. Sono presenti elementi simili in quello di ragni, scorpioni, cetrioli di mare, bruchi e soprattutto in alcuni serpenti, come quelli che appartengono al genere Bothrops.

Altri composti anticoagulanti si trovano anche nelle secrezioni salivari o esocrine di alcuni pipistrelli vampiri, come il vampiro vero di Azara (Desmodus rotundus) e il Desmodus rujus. Allo stesso modo, fanno parte della strategia di alimentazione per insetti succhiatori di sangue come Rhodnius prolixus o parassiti intestinali come Ancylostoma ceylanicum e Ascaris.

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Uso terapeutico degli antipiastrinici a base di componenti del veleno

Gli inibitori dell’aggregazione piastrinica aiutano a prevenire la formazione di coaguli di sangue. I seguenti farmaci sono basati su componenti isolati di veleni di serpente, che sono stati approvati dalla FDAFood and Drug Administration – ad uso terapeutico:

  • Integrilin® (Eptifibatide) è un peptide di sette amminoacidi.
  • Aggrastat® (Tirofiban) è una piccola molecola, derivato non peptidico della tirosina.

Altri esempi di farmaci di successo basati sui veleni degli animali

Numerose altre componenti del veleno di serpente sono ora coinvolte in studi preclinici o clinici ad uso terapeutico.

Questi esempi mostrano che i veleni possono essere una preziosa fonte di nuovi componenti importanti nella cura delle malattie e quindi nella scoperta di farmaci. È classico citare il caso dei farmaci antipertensivi:

  • Captopril® è un medicinale che appartiene al gruppo dei cosiddetti inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina – ACE inibitori. Poiché questo enzima partecipa alla formazione dell’angiotensina, l’inibitore di Captopril agisce generando il rilassamento dei vasi sanguigni e l’abbassamento della pressione sanguigna.

Il captopril è stato utilizzato con successo negli Stati Uniti e nel Regno Unito per circa 40 anni e ha ulteriormente alimentato la ricerca di nuovi farmaci nel veleno di serpente, tra cui:

  • Enalapril è un bloccante del recettore dell’angiotensina II – ARB – ed è usato per molti problemi cardiaci e vascolari. Ad esempio, per la malattia coronarica, insufficienza cardiaca, ipertensione o problemi renali.
  • L’antidolorifico ziconotide – venduto con il nome di Prialt – deriva da un peptide della chiocciola conica e agisce sul sistema nervoso come potente antidolorifico.
  • Il farmaco per il diabete exenatide abbassa lo zucchero nel sangue e aumenta la produzione di insulina nel corpo. Si basa su un componente della saliva del mostro di Gila, una lucertola velenosa.

I veleni possono curare la sclerosi multipla

Gli scienziati stanno attualmente studiando dei farmaci derivati ​​dall’anemone di mare. Questa specie stordisce le sue prede, per lo più gamberetti, stringendole con i suoi lunghi tentacoli, le cui potenti tossine bloccano i canali nervosi della preda. Gli scienziati sono riusciti di recente a sintetizzare delle versioni più sicure dell’originale.

La nuova versione sintetica del veleno di anemone inverte drasticamente la paralisi provocata dalla sclerosi multipla nei roditori. Attualmente sono in corso degli studi anche sull’uomo, ma è ancora troppo presto per dire quanto sarà utile questo derivato del veleno a lungo termine.

Il veleno di serpente può curare il cancro?

Nella ricerca di composti che possono essere applicati al trattamento del cancro, è logico esaminare il veleno di serpente, poiché contiene centinaia di composti chimici di interesse medico.

Gruppi di scienziati affermano che il veleno di alcuni serpenti – applicato nella dose appropriata – può uccidere rapidamente i tumori al seno e al colon. Tuttavia, la ricerca è ancora all’inizio e mancano delle prove tangibili al riguardo. Per ora i risultati ottenuti provengono da test in vitro, cioè da colture cellulari di origine umana.

Di recente sono stati ottenuti risultati promettenti grazie allo studio del veleno di alcuni ragni e dal suo effetto nel trattamento del glioblastoma. Naturalmente, i veleni degli animali hanno ancora molte sorprese in serbo per noi.

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Exenatide è un farmaco sviluppato dal veleno del mostro di Gila.

Come abbiamo potuto constatare leggendo questo articolo, ci sono centinaia di percorsi da esplorare quando si tratta di veleno animale e ricerca medica. Solo il tempo saprà dirci quante di queste tossine riusciranno a salvare vite umane.


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