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Infezioni agli occhi nei cani: cause e sintomi

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Per prevenire l'insorgere delle infezioni agli occhi nei cani, è determinante prestare attenzione all'igiene e alla pulizia dei nostri animali, così come alle visite dal veterinario quando notiamo un cambiamento nell'aspetto degli occhi.
Infezioni agli occhi nei cani: cause e sintomi
Ana Díaz Maqueda

Scritto e verificato la biologa Ana Díaz Maqueda

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Le infezioni agli occhi nei cani possono essere causate da una moltitudine di organismi. Possono derivare, inoltre, da altre malattie sistemiche con affezione oculare.

L’occhio è un organo molto complesso e sensibile che, in seguito a piccoli cambiamenti dentro o fuori l’organismo, può facilmente danneggiarsi. Dobbiamo mantenere in salute gli occhi dei nostri animali domestici attraverso giornaliere procedure di pulizia con prodotti specifici o siero salino, ma anche tramite la rimozione delle cispe che si formano durante la giornata.

In questo articolo vi parliamo delle infezioni agli occhi nei cani, alcune più comune di altre, ma tutte ugualmente importanti. In presenza di un qualsiasi cambiamento nell’aspetto degli occhi del nostro cane, dobbiamo rivolgerci al veterinario il prima possibile.

Infezioni agli occhi nei cani

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Toxocariasi oculare

La toxocariasi è un’infezione parassitaria causata dai nematodi Toxocara canis in cani e umani, dunque siamo in presenza di una malattia zoonotica.

Un cane contrae la toxocariasi ingerendo carne o alimenti infetti con le larve di questo parassita. Quando queste raggiungono l’intestino, ne oltrepassano la parete e arrivano al fegato attraverso il sangue.

Talvolta, tuttavia, possono persino superare la barriera del fegato e raggiungere il cervello, dove provocano meningite, o gli occhi. Qui una sola larva può svilupparsi e distruggere diverse strutture del bulbo oculare, il che causa granulomi ed endoftalmite cronica, ovvero l’infiammazione dei tessuti interni dell’occhio.

Congiuntivite da infezioni agli occhi nei cani

La congiuntivite è uno dei problemi più comuni nelle cliniche veterinarie. Nella maggior parte dei casi è provocata da infezioni agli occhi nei cani. Queste infezioni possono essere di natura virale, batterica o essere scatenate da una reazione allergica.

La congiuntiva è uno strato traslucido e molto sottile che ricopre l’occhio e la parte interna delle palpebre. Per via delle sue caratteristiche, questo tessuto non è visibile a meno che non vi sia un problema. I sintomi più comuni della congiuntivite sono:

  • La sclera, o parte bianche del bulbo oculare, si arrossa in seguito a una maggiore irrorazione sanguigna.
  • Si produce un’eccessiva lacrimazione.
  • Possono comparire molte cispe di colore verdastro.
  • Il cane non riesce ad aprire l’occhio a causa del dolore provocato dall’infezione.
  • Le palpebre appaiono infiammate, condizione nota come blefarite.
  • L’occhio diventa più sensibile, dunque la luce infastidisce molto l’animale.
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Congiuntivite canina  su base immunomediata

Occasionalmente la congiuntivite può essere su base immunomediata e relazionata alla razza. Le razze più colpite includono il pastore tedesco, il bassotto a pelo lungo e il barboncino toy.

Questi cani sono propensi a un’infiltrazione di cellule plasmatiche attraverso la membrana nittitante, o terza palpebra, il che provoca una blefarite.

Ehrlichiosi canina

La ehrlichiosi canina è una malattia causata dal batterio Ehrlichia canis, che può essere trasmessa da zecche infette. Questa patologia può essere mortale perché colpisce soprattutto il sangue, i suoi componenti e il sistema immunitario. I principali sintomi osservati in analitica sono l’anemia e la leucopenia, ovvero la riduzione del numero di globuli bianco.

Nella maggior parte dei cani si produce un’infiammazione degli occhi e delle palpebre all’inizio e nel successivo decorso della malattia. Alla fine, questa patologia interessa altre regioni dell’occhio, come la retina, provocando così dolore e nuocendo gravemente alla vista.

Vermi parassiti degli occhi

La thelaziosi canina è causata dal verme parassita Thelazia callipaeda. Questo parassita è originario dell’Asia, ma è giunto sino in diverse regioni dell’Europa.

Sia la forma adulta di questi parassiti sia le larve vivono nel bulbo oculare dei carnivori domestici (cani e gatti) e dei carnivori selvatici. Vengono trasmessi dagli artropodi. La presenza di questi vermi negli occhi degli animali può provocare danni di diverso tipo:

  • Lacrimazione eccessiva.
  • Congiuntivite
  • Cheratite oculare.
  • Epifora, ovvero l’ostruzione dei dotti lacrimali.
  • Edema, infiammazione o eccesso di liquidi nelle palpebre.
  • Ulcere corneali.
  • Cecità.

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Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.