La conservazione del tamarino edipo

Il tamarino edipo è un primate a rischio critico di estinzione. La cura e la conservazione di questa specie sono affidate alla Colombia.
La conservazione del tamarino edipo
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Il tamarino edipo è uno dei simboli della Colombia, ma la specie è in serio pericolo di estinzione. Pertanto, la conservazione di questo piccolo primate è diventata una necessità primaria in questo paese latinoamericano.

Scoprite il tamarino edipo insieme a noi!

Eccovi il tamarino edipo

Il tamarino edipo, noto anche come scimmia di Liszt (Saguinus oedipus) è appartenente alla famiglia dei cebidi, un gruppo di primati a cui tutti gli uistitì appartengono. Si tratta di scimmie di piccole dimensioni.

Il tamarino edipo è un primate che mangia frutta, nettare e foglie fresche e insetti. Vive in gruppi composti da 3 a 13 individui, ai margini delle giungle della Colombia, paese di cui sono endemici.

Questi animali hanno un aspetto molto curioso e sono molto interessanti da osservare: hanno una criniera di peli biancastri dalla fronte al collo, la schiena marrone e una coda che va dall’arancione al nero. Il muso è grigio con punte bianche.

Due esemplari di tamarino edipo

Come per altri uistitì, è comune che diversi animali del gruppo siano coinvolti nella crescita dei cuccioli. Inoltre, alle giovani femmine è impedito riprodursi in presenza della madre.

I loro principali predatori sono i rapaci, anche se spesso devono fuggire dalle scimmie cappuccino. Prima di queste fughe emettono delle vocalizzazioni per avvisare gli altri membri del gruppo. Questa specie ha più di 40 segnali vocali diversi.

Cosa lo minaccia?

È uno dei primati più minacciati al mondo, poiché è considerato in pericolo critico di estinzione.

La minaccia principale è stata la sperimentazione animale: alla fine degli anni ’70 veniva usato per studiare l’adenocarcinoma del colon. Tra i 20.000 e i 40.000 esemplari furono strappati al loro ambiente naturale.

Naturalmente, da quel momento fino ad oggi, nessun altro esemplare selvatico è stato catturato per questo scopo.

Tuttavia, le azioni umane del passato sono state un duro colpo per le popolazioni di tamarino edipo. Attualmente, le minacce principali sono la deforestazione per l’allevamento del bestiame industriale e la cattura di scimmie come animali domestici.

Grazie al censimento portato avanti nel 2005 dal Proyecto Tití, la specie è stata classificata come animale in grave pericolo di estinzione. Ciò è stato necessario per avviare tempestive misure di protezione per conservare questa specie unica in Colombia, nello specifico nel nord-ovest del paese, tra il fiume Magdalena e l’Atrato.

Tamarino con cucciolo

Conservazione del tamarino edipo

È per queste ragioni che il tamarino edipo ha bisogno di progetti di conservazione. Infatti, finora sono stati creati due parchi per proteggere questa specie nell’Atlantico e Bolivar. Questi proteggono quasi 2000 ettari a favore della conservazione di questa specie.

La Colombia è uno dei punti caldi della biodiversità, tuttavia, è uno dei paesi con i più alti tassi di deforestazione. Il paese latinoamericano perde più di 4000 chilometri quadrati di foresta all’anno e questo determina la diminuzione dell’estensione dell’habitat di questa scimmia.

Anche le inondazioni di queste foreste per progetti idroelettrici vanno a minare la conservazione della specie. Anche se in maniera minore rispetto alla deforestazione, queste pratiche hanno il loro peso.

Questo progetto di conservazione non si concentra solo sulla preservazione di questa specie in particolare, ma si rende attivo anche a livello culturale.

La fondazione ha diversi progetti nelle scuole e negli istituti, non solo per educare i giovani colombiani alla conservazione delle specie, ma anche per coinvolgerli in maniera diretta e pratica.

La creazione di alternative economiche, che promuovano la difesa dell’ambiente, sono progetti che proteggono questo animale dall’estinzione.

Tra questi abbiamo: la creazione di blocchi di combustibile con carta riciclata, produzione di fertilizzanti e trucioli per ridurre la deforestazione, il riciclo della plastica per la creazione di pali e per l’artigianato e, infine, la riduzione della creazione di animali impagliati da parte degli indigeni.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Savage, A., Guillen, R., Lamilla, I., & Soto, L. (2010). Developing an effective community conservation program for cotton‐top tamarins (Saguinus oedipus) in Colombia. American Journal of Primatology72(5), 379-390.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.