La dermatite acrale da leccamento nei cani

La dermatite acrale da leccamento può presentarsi nelle zampe anteriori dei cani, poiché è la zona che riescono a leccarsi più facilmente.
La dermatite acrale da leccamento nei cani

Ultimo aggiornamento: 09 gennaio, 2019

In alcuni casi i cani si leccano talmente spesso e intensamente da causarsi la dermatite acrale da leccamento.

In questo articolo vi diremo come trattare la dermatite acrale da leccamento.

Che cos’è la dermatite acrale da leccamento?

Conosciuta anche come foruncolosi acrale o granuloma da leccamento, si tratta di una malattia cronica causata nella maggior parte dei casi dal cane, che non smette di leccarsi una parte del corpo specifica. Ciò non permette di curare completamente la ferita, che peggiora sempre di più.

In genere, la dermatite acrale all’inizio è una infezione batterica o micotica, un’allergia, un taglio o un’eruzione cutanea causata dalla puntura di un insetto. In alcuni casi si deve alla noia o a dei problemi comportamentali del cane, che si lecca insistentemente una zona in particolare, specialmente le zampe anteriori.

Quando questa ferita lo disturba, questi prova a curarsi e a leccarsi da solo attraverso la saliva. Ma il problema sta nel fatto che questo comportamento diventa compulsivo e perfino nocivo per la sua salute.

Il ciclo sembra non avere fine, poiché l’animale sente sollievo nel leccarsi, però in seguito compie nuovamente questa azione quando sente il prurito, il dolore o altri sintomi. Questo comportamento ripetitivo si converte nella dermatite acrale da leccamento, più grave dell’originale.

zampe cane con dermatite acrale da leccamento

Sebbene qualsiasi cane possa soffrire di questo problema quando è molto stressato, (per questo è molto comune nei canili e nei rifugi) esistono alcune razze più propense a soffrirne. Tra queste spiccano il Labrador, il Pastore Tedesco, il Mastino napoletano, il Golden Retriever, il Dobermann, l’Alano e il Mastino spagnolo.

Come identificare la dermatite acrale da leccamento?

Questa patologia non è difficile da individuare, poiché vedrete il cane che si lecca continuamente o che si morde una zona specifica del corpo. D’altro canto, in questo punto compaiono delle ferite, una perdita di pelo, delle ulcere, delle infiammazioni, delle piaghe, sanguinamento o la produzione di un liquido giallognolo. Possono anche avere un odore nauseabondo e un brutto aspetto.

E’ molto importante portare l’animale dal veterinario affinché questi possa realizzare una diagnosi adeguata. A volte, a semplice vista può sembrare una dermatite acrale da leccamento quando in realtà è una infezione causata da parassiti o un trauma.

Se il professionista conferma la malattia, il passo seguente sarà quello di identificare la causa che l’ha prodotta. In questo modo si può trattare e curare. Per prima cosa gli darà un antibiotico per ridurre i sintomi che portano il cane a leccarsi o a mordersi e permettere così la cicatrizzazione. Possono essere anche applicate delle creme o dei trattamenti topici.

Affinché l’animale non si morda, gli verrà messo un collare elisabettiano, anche se la zona può essere bendata e supervisionata dal padrone. Cambiare le garze o la fasciatura sarà un impegno, però deve realizzarsi con la periodicità indicata dal veterinario.

cane con zampe fasciate per dermatite acrale

Quando la dermatite acrale da leccamento sembra causata dal cane stesso, si raccomanda al padrone di portarlo più volte a spasso, di giocare di più con lui e di prestargli più attenzioni. In questo modo, sarà meno ansioso e stressato e non avrà delle condotte nocive per il suo corpo.

Un ambiente salutare e tranquillo è fondamentale per il recupero e per evitare che il quadro si presenti nuovamente. Se la dermatite è stata prodotta dalla presenza di parassiti e batteri, rafforzare i vaccini e garantire una buona igiene al cane sarà fondamentale.

Tenete in considerazione che la dermatite acrale da leccamento non è grave se si individua e si tratta in tempo, però la cosa più importante è che non si ripresenti in futuro. Per questo, determinarne le cause è fondamentale, più del trattamento in sé.


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