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La struttura sociale delle scimmie

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La struttura sociale delle scimmie
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Spesso si parla delle somiglianze tra essere umani e alcuni primati. Queste non riguardano solo l’aspetto fisico, ma anche e soprattutto abitudini e comportamenti. La struttura sociale delle scimmie presenta, infatti, interessanti coincidenze con il nostro modo di relazionarci e interagire con gli altri.

Le scimmie di solito vivono in gruppi. Questo dà loro maggiori garanzie di sopravvivenza quando si cerca cibo o ci si difende dai predatori. Inoltre, favorisce la riproduzione e la protezione della prole.

Come negli umani, la socializzazione nelle scimmie è legata alle emozioni. Cioè, il modo in cui ogni individuo si sente all’interno di un determinato gruppo sociale. Quindi, eventuali situazioni di stress o di conflitto possono produrre la rottura di queste relazioni e causare, persino, l’emarginazione sociale.

Struttura sociale delle scimmie

La struttura sociale delle scimmie varia a seconda della specie. Tuttavia, la maggior parte ha una certa somiglianza, in termini di comportamenti sociali. In molti casi, i gruppi sociali prevedono una figura dominante, un leader, che controlla il funzionamento del branco.

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I gruppi di scimmie possono essere integrati da specie dello stesso sesso o di generi diversi. A volte, è possibile vedere gruppi molto grandi che includono, al loro interno, cerchie sociali più ristrette e definite. Ma ciò non influisce né crea problemi a livello di coesistenza dell’intero branco.

A seconda del tipo di scimmie, i gruppi sociali in libertà possono essere più o meni ampi. Si va da un minimo di 5 membri fino a oltre cento. Nel caso delle scimmie notturne o mirichine, la loro struttura sociale è assai più piccola, perché sono monogame. Quindi formano cerchie composte da due a quattro membri massimo, in cui i genitori si prendono cura di uno o due cuccioli.

Comportamento sociale delle scimmie

Il modo in cui viene concepita la struttura sociale delle scimmie è finalizzato alla sopravvivenza. Ogni individuo adempie alle determinate funzioni che gli vengono attribuite. Infatti, ci sono specie in cui le femmine sono incaricate di cercare cibo, mentre i maschi si prendono cura dei giovani, o viceversa.

In generale, le specie di scimmie hanno un maschio dominante. In alcuni casi, è l’unico membro deputato alla riproduzione, come accade con il cebo olivaceo. Il leader ha anche il vantaggio di mangiare di più e di essere assistito da altri membri del gruppo.

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In grandi gruppi, è comune per le femmine e la loro prole femminile formare un circolo sociale a parte. D’altronde, la progenie maschile lascia prima questo ambito ristretto per formare un’altra famiglia all’interno della stessa struttura sociale.

Metodi di socializzazione nelle scimmie

Le scimmie sono mammiferi molto socievoli. Per questo, fanno uso di varie risorse che consentono loro di stabilire relazioni solide all’interno di una gerarchia sociale, con l’obiettivo di rafforzare il loro ruolo all’interno del gruppo.

  • Le scimmie sono in grado di riprodurre suoni diversi, che migliorano la comunicazione. Come le urla, che servono a tenere a distanza un altro gruppo di scimmie rivali o avvisare dell’approssimarsi di una possibile minaccia.
  • Il gioco è un’attività molto importante per le scimmie, perché rappresenta uno dei sistemi più autentici di socializzazione. Attraverso il gioco non solo si divertono, ma sono anche in grado di misurare l’empatia con l’altro e liberare lo stress accumulato in eccesso.
  • Forse uno dei comportamenti più comuni delle scimmie è il grooming (lo spulciarsi a vicenda). La toeletta ha molte funzioni all’interno della struttura sociale delle scimmie. In linea di principio, è un modo di avvicinare i membri tra loro e trasmettere affetto e fiducia. Lo usano anche come terapia anti-stress o per ottenere e ricambiare favori.

La comunicazione non verbale delle scimmie

Qualcosa che è molto caratteristico, nelle scimmie, è la loro capacità di comunicare attraverso gesti ed espressioni facciali. Questa è nota come “comunicazione non verbale” ed è più visibile in specie come scimpanzé, orango e gorilla.

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Attraverso le espressioni, i primati cercano di generare empatia in un altro esemplare, con l’obiettivo di stabilire una relazione di fiducia. Lo stesso accade nel comportamento sociale dell’uomo. Gli esseri umani sentono una maggiore empatia per le persone le cui espressioni sono più simili alle loro.

Questo tipo di gesti, se analizzati a fondo, possono trasmettere molte sensazioni diverse. Le espressioni servono a trasmettere paura, rabbia, tristezza o affetto, tra le altre cose.

Un’altra manifestazione della comunicazione non verbale nelle scimmie è l’abbracciarsi. Soprattutto, negli adulti, questo comportamento può essere ricorrente in presenza di prole o di nuovi membri. È il loro modo per comunicare accoglienza e dare il benvenuto.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.