L'apparato digerente dei gatti: ecco come funziona

L'apparato digerente dei gatti è formato da diversi organi del corpo (tra cui bocca, stomaco e intestino) che consentono all'animale di eseguire la digestione in modo da poter trarre energia dagli alimenti e svolgere le proprie funzioni vitali.
L'apparato digerente dei gatti: ecco come funziona

Ultimo aggiornamento: 30 giugno, 2020

Il corpo dei gatti è costituito da diversi sistemi, come l’apparato digerente, il cui lavoro si svolge insieme a quello degli organi che formano gli altri sistemi. In questo modo l’organismo può mantenersi in salute e svolgere le proprie funzioni vitali. Scopriamo insieme come funziona l’apparato digerente dei gatti.

Che cos’è l’apparato digerente?

L’apparato digerente è formato dall’insieme di organi del corpo che hanno il compito di elaborare e scomporre gli alimenti e i liquidi. In seguito, il corpo utilizzerà le sostanze che derivano da questo processo come fonte di energia, per la crescita oppure per la riparazione di tessuti.

Le sostanze che non vengono elaborate si trasformano in rifiuti. Gli scarti, dal momento che non possono essere sfruttati dall’organismo, vengono eliminati attraverso le evacuazioni intestinali.

Componenti dell’apparato digerente dei gatti

L’apparato digerente è composto dai seguenti elementi:

  • Bocca.
  • Faringe (gola).
  • Esofago.
  • Stomaco.
  • Intestino tenue.
  • Intestino crasso.
  • Retto.
  • Ano.
Apparato digerente dei gatti

L’apparato digerente comprende anche le ghiandole salivari, la vescicola biliare (o cistifellea) e il pancreas. La loro funzione è quella di produrre enzimi e succhi gastrici che facilitino l’assorbimento dei nutrienti e dei liquidi.

Funzionamento dell’apparato digerente

La funzione principale dell’apparato digerente consiste nella scomposizione degli alimenti ingeriti per ricavarne e assimilarne i nutrienti. Il processo di digestione ha inizio nella bocca, attraverso la secrezione di saliva.

Qui gli enzimi salivari sono prodotti da quattro tipi di ghiandole possedute dai gatti e dai cani. La funzione della saliva è quella di inumidire gli alimenti per agevolare il loro passaggio. L’enzima alfa-amilasi, che dà inizio al processo di scomposizione, non è presente né nei cani né nei gatti.

Deglutizione

Dopo che si è formato il bolo alimentare, questo raggiunge la laringe, dove hanno luogo le contrazioni faringee, che consentono la spostamento del bolo.

L’epiglottide blocca la trachea ed evita che gli alimenti raggiungano i polmoni, mentre nell’esofago prosegue il movimento di contrazione.

Se il primo movimento peristaltico non riesce a spingere gli alimenti e i liquidi fino allo stomaco, si produce un secondo movimento. Nei gatti, la velocità di deglutizione dei liquidi è di uno o due centimetri al secondo.

Per questa ragione, quando bisogna somministrare oralmente delle pastiglie senza acqua, è necessario fare molta attenzione. Infatti, le pillole potrebbero tendere a fermarsi nello stomaco e il gatto potrebbe contrarre un’esofagite.

Apparato digerente dei gatti: quando bisogna somministrare oralmente delle pastiglie senza acqua, è necessario fare molta attenzione

Stomaco

Lo stomaco è situato nel lato sinistro del corpo e si divide in cinque parti. La sua funzione principale consiste nel secernere acido cloridrico e pepsinogeni che, insieme agli enzimi, agevolano la digestione degli alimenti.

Gli enzimi digestivi più importanti sono la pepsina e la lipasi. La pepsina agisce quando il pH è di 2,0 e “taglia” le proteine in unità più piccole, chiamate peptidi.

La pepsina digerisce meglio le proteine della carne, rispetto a quelle vegetali. Per questo motivo, la pepsina assume maggiore importanza nel cane che nel gatto, perché il cane, generalmente, ingerisce una quantità di carne superiore.

Da parte sua, la lipasi gastrica è un enzima che ha il compito di scomporre gli acidi grassi a catena lunga. La sua funzione è meno importante di quella della lipasi pancreatica.

I gatti ingeriscono una quantità di cibo inferiore a quella dei cani, ma con una frequenza maggiore, nel corso della giornata. D’altra parte, i cani ne ingeriscono quantità più grandi.

Intestino tenue e pancreas

L’intestino tenue del gatto presenta una lunghezza di 1,3 metri e si divide in tre regioni: duodeno, digiuno e ileo. Al suo interno si svolge la maggior parte della digestione enzimatica degli alimenti, che nel gatto dura tra le due e le tre ore.

La superficie dell’intestino tenue presenta diverse irregolarità che gli consentono di ampliare la sua area di assorbimento. Un esempio è costituito dai microvilli della superficie luminale.

Dispone di enzimi che gli consentono di digerire disaccaridi, oligosaccaridi e peptidi di piccole dimensioni. inoltre, ci sono proteine che trasportano sostanze importanti come il calcio o il ferro.

La strato mucoso dell’intestino agisce come una coltre protettrice contro gli agenti patogeni. Ciononostante, può atrofizzarsi in seguito all’uso di alcuni farmaci o a causa della carenza di vitamina B12 (cobalamina) o di folati.

Il pancreas secerne enzimi essenziali per la scomposizione dei carboidrati, delle proteine e dei lipidi. Normalmente, secerne precursori inattivi di questi enzimi, come la tripsina, che si attivano e agiscono nell’intestino tenue.

Intestino crasso

L’intestino crasso è composta dal colon, il cieco e il retto. In un gatto adulto ha una lunghezza di 0,4 metri. La sua funzione principale è quella di assorbire gli elettroliti e l’acqua.

Inoltre, è importante segnalare che ha il compito di far fermentare i nutrienti che non sono stati assorbiti. Per questa ragione, il transito lungo l’intestino crasso risulta più lento.

L’ultima operazione compiuta dall’apparato digerente è l’eliminazione di tutti i rifiuti dai quali l’organismo non è in grado di ricavare nutrimento.

Curiosità sull’apparato digerente

Gli enzimi dei microvilli possono essere colpiti da diversi fattori, come l’età, la dieta e un certo numero di malattie. Un esempio è la diminuzione della lattasi.

la lattasi è un enzima destinato a diminuire con l'avanzare dell'età

La lattasi è un enzima responsabile della digestione del lattosio, un disaccaride del latte. In seguito alla diminuzione di questo enzima, gli individui adulti possono non riuscire più a tollerare il latte, diversamente da quando erano dei cuccioli.

Un’altra circostanza che può portare squilibri nell’intestino è un cambiamento nella dieta, perché gli enzimi hanno bisogno di circa due giorni per adattarsi a tale cambiamento. Per questa ragione, è possibile che aumenti la quantità di idrati di carbonio che non vengono digeriti. Tutto ciò potrebbe sfociare in una enterite e manifestarsi nell’animale sotto forma di diarrea.

Facendo molta attenzione all’alimentazione del gatto, possiamo fare in modo che il suo apparato digerente continui a funzionare correttamente e che, di conseguenza, l’animale sia sano e felice.


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