Le 4 specie di lamantini

Anche se è vero che somigliano alle foche e ai trichechi, la verità è che, per quanto incredibile possa sembrare, questi animali discendono direttamente dagli elefanti
Le 4 specie di lamantini

Ultimo aggiornamento: 21 marzo, 2019

Sapevate che esiste un gruppo di animali marini, chiamati lamantini, con caratteristiche da “sirene”? Questi mammiferi placentari sono molto rari e sono gli unici che si nutrono di piante.

Nel seguente articolo vi parliamo di alcune curiose specie di lamantini.

Caratteristiche generali dei lamantini

Popolarmente conosciuti come “mucche marine” – perché sono erbivori – e parenti diretti degli elefanti (anche se somigliano di più alle foche e ai trichechi), i lamantini sono animali marini a tutti gli effetti. Infatti, non lasciano mai l’acqua.

Sono animali molto grandi e robusti, che si muovono con movimenti lenti e preferiscono i climi tropicali e le acque vicine alle coste marine, ma anche i fiumi e gli estuari.

Sono piuttosto docili, per questo motivo fin dall’antichità sono stati cacciati per la loro carne e la loro pelle. La caccia ha quasi portato questa specie all’estinzione. Oggi sono protetti e non possono essere catturati.

Il corpo dei lamantini è cilindrico, può misurare fino a quattro metri e pesare circa 1.500 chili. Le zampe anteriori sono pinne e non hanno la pinna dorsale come i cetacei.

Anche se la loro pelle è spessa e rugosa, è più sottile di quella delle foche e degli elefanti marini o di altre specie che vivono in climi freddi.

Si nutrono di erbe marine, alghe e altre piante acquatiche e possono anche consumare foglie di alberi se vivono nelle mangrovie.

Possono passare fino a otto ore al giorno a mangiare. In natura, non sono minacciati da molti predatori: per lo più squali, orche, coccodrilli e giaguari.

Le 4 specie di lamantini

Anche se ci sono solo quattro specie di lamantini e tutti preferiscono le acque calde, i vari gruppi non si sovrappongono fra loro e tendono a vivere lontani gli uni dagli altri.

Possiamo dividerli in tre sottospecie di lamantini e una di dugongo:

1. Lamantino dell’Amazzonia

Appartiene alla famiglia Trichechus e, come suggerisce il nome, vive nel Rio delle Amazzoni, così come in molti dei suoi affluenti del Sud America.

A differenza del suo “vicino di casa”, il delfino rosa, è un animale piuttosto timido e solitario che comunica per mezzo di suoni a bassa frequenza.

Lamantini dell'Amazzonia

Il lamantino amazzonico è grande poco più di tre metri e pesa 500 chili. Il suo corpo è scuro con macchie bianche sulla pancia e sul petto.

2. Lamantino dell’Africa Occidentale

Non si sa molto su questa specie di lamantino, al di là del suo habitat: le coste e gli estuari dell’Africa occidentale.

Anche se viene cacciato dai coccodrilli e dagli squali, la principale minaccia per questo lamantino è l’uomo.

Lamantino africano

3. Lamantino dei Caraibi

Questa è un’altra delle specie di lamantino appartenente alla famiglia Trichechus. Vive nel Golfo del Messico, arrivando fino alla foce dell’Amazzonia ed è un animale corpulento, con la pelle rugosa, ricoperta da alghe e molluschi.

Lamantino dei Caraibi

Il lamantino dei Caraibi consuma ogni giorno il 10% del suo peso corporeo in piante acquatiche e alghe.

A volte, si nutre di piccoli invertebrati e pesci. Cambia i molari più volte durante il corso della sua vita perché il cibo che predilige presenta delle componenti abrasive.

4. Il dugongo

L’ultima fra le specie di lamantino è l’unico rappresentante della famiglia dei Dugong dugon e anche la più piccola delle quattro.

Si differenzia dagli altri lamantini per la sua coda biforcuta. Vive nelle zone costiere dell’Oceano Indiano e del Pacifico, tra cui l’Africa orientale, il sud-est asiatico e l’Oceania.

Dugongo tra specie di lamantini

Il dugongo si nutre solo di alghe, può passare 15 minuti senza risalire in superficie a respirare e pesa circa 200 chili. Preferisce l’acqua salata – a differenza degli altri lamantini – e vive in coppia, in piccoli gruppi o da solo.

Per quanto riguarda la sua riproduzione, si verifica in qualsiasi momento dell’anno, ma i parti avvengono tra luglio e settembre.

Le femmine possono dare alla luce dopo 10 anni e quindi le gestazioni sono distanziate da tre e cinque anni.

Le madri nutrono i loro piccoli usando un modo molto ‘umano’: li tengono fra le pinne in modo che possano accedere al seno.


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