Le cure di base per il furetto domestico
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Il furetto è un piccolo mammifero carnivoro che, di solito, può arrivare a pesare dai 900 grammi ai 2 kg. Può tranquillamente adattarsi alla vita domestica ed è caratterizzato dall’essere molto attivo e sempre spinto da una curiosità illimitata. Dorme parecchie ore al giorno e, per via delle sue caratteristiche fisiche, ha bisogno di ricevere molte cure e attenzioni. Di seguito vi mostreremo una serie di suggerimenti per prendervi cura, al meglio, del vostro furetto. Se ne avete già uno o avete voglia di adottarlo presto, non fatevi sfuggire questi consigli utili.
Un animale domestico poco convenzionale
Il furetto è un animale già addomesticato da molto tempo perché venne considerato utile per il controllo di alcuni animali dannosi per i raccolti e i villaggi. Attualmente, sebbene venga considerato un animale esotico, molte persone lo scelgono come semplice animale da compagnia.
Educandolo fin da cucciolo, è in grado di apprendere e rispettare le abitudini della famiglia, diventando ben presto un altro membro di essa. Ama correre, curiosare e giocare con tutte le persone che lo circondano.
Proprio per questo motivo, quando parliamo delle sue cure di base, è di vitale importanza prendere una serie di importanti precauzioni. Anzitutto, non dovrete mai perderlo di vista o esporlo a possibili pericoli, fuori e dentro casa. È necessario controllare che gli armadi, i cassetti o le scatole non contengano elementi tossici alla portata di questo simpatico mammifero.
Abitudini e caratteristiche
Il furetto ha un’aspettativa di vita di circa 8 anni e diventa adulto dopo un anno di età. La stagione riproduttiva va da dicembre a giugno e può dare alla luce tra i 2 e i 16 cuccioli. Esistono già delle app che vi aiuteranno nella gestione di questi calendari.
Sebbene sia un animale molto attivo quando è sveglio, il furetto ha per lo più abitudini notturne. Cioè, trascorre dormendo circa 14/15 ore al giorno. Dovrete fare in modo che il suo riposo avvenga in luoghi completamente oscuri, dal momento che solamente al buio, il suo organismo è in grado di generare melatonina.
Quali sono le cure di base per il furetto?
Dove tenerlo e come pulirlo
L’obiettivo è quello di permettere al vostro furetto di vivere nelle migliori condizioni possibili. Per questo, l’ideale è acquistare una gabbia ampia e con un fondo morbido, abbastanza profondo. Dovete tenere a mente che questo piccolo mammifero ama scavare. Meglio ancora se questo terrario contiene due spazi separati, uno per le attività diurne e un’altra, al riparo dalla luce, per il riposo.
Prendersi cura dell’igiene del furetto è un altro fattore di primaria importanza, poiché è un mammifero che spesso può avere un cattivo odore. Almeno una volta alla settimana, dovrete pulire e disinfettare la gabbia con acqua e detergente neutro.
Una buona strategia per mantenere alto il livello di pulizia è educare il furetto a fare i suoi bisognini in un luogo specifico, con della sabbia, un po’ come succede con i gatti. Con un poco di pazienza, riuscirete ad educare il vostro furetto in questo senso.
Prendersi cura di un furetto: l’alimentazione
Il furetto è carnivoro e la sua alimentazione si basa sul consumo di proteine animali. Come alternativa, potrete tranquillamente usare i mangimi specifici per furetti o anche del cibo per gatti cuccioli. Non è consigliabile dargli carne cruda, poiché i batteri qui presenti possono essere dannosi per la salute dell’organismo. Anche un 5% di fibre è necessario per facilitare la digestione.
Inoltre, è un’ottima idea aggiungere degli integratori a base di vitamine nella sua alimentazione. Per fare ciò, è consigliabile consultare prima il vostro veterinario: lui saprà darvi tutte le informazioni su quali prodotti scegliere e con che frequenza usarli.
Un veterinario di fiducia esperto in furetti
Le cure di base del furetto includono anche la prevenzione e i trattamenti medici. Come per gli altri animali domestici, anche in questo caso dovrete portare il vostro amico a quattro zampe dal veterinario, rispettando il calendario dei vaccini corrispondenti. Ogni possibile problema verrà diagnosticato nel momento giusto e curato nella maniera più opportuna. E’ sempre meglio rivolgersi ad uno specialista esperto in furetti.
Occhio al caldo
Un aspetto importante da non sottovalutare è la sensibilità dei furetti ai cambiamenti di temperatura, specialmente se parliamo del caldo. Dal momento che questo animale non possiede capacità automatiche di termoregolazione corporea, può finire vittima di pericolosi shock termici.
Vi suggeriamo di bagnare il corpo del furetto con acqua, in estate e nelle giornate più afose, posizionando delle bottigliette di acqua ghiacciata vicino alla sua gabbia. Si tratta di soluzioni semplici e vantaggiose che permetteranno all’animale domestico di rinfrescarsi, evitando i pericoli del calore.
Avere un furetto dentro casa
L’attività fisica è importante per questi animali, che possono essere fatti uscire dalla gabbia per alcuni minuti al giorno. Fate sempre attenzione a non esporli a pericoli domestici quali spine, cavi, balconi, ecc. L’ideale è avere un guinzaglio e una pettorina speciali per controllare il furetto mentre cammina, proprio come i normali guinzagli per cani.
Educare il vostro furetto può richiedere tempo, ma con pazienza otterrete degli ottimi risultati. Iniziate, per esempio, con l’insegnargli a espletare le sue necessità fisiologiche nella lettiera.
Curandolo ogni giorno con affetto e dedizione, il furetto vi sorprenderà: è infatti un animale da compagnia molto amichevole e docile. Non sarà mai ubbidiente come un cane o un gatto, ma riempirà ugualmente la vostra casa di allegria e colore.
Concludiamo questo articolo dedicato a come prendersi cura di un furetto ricordandovi che dovrete occuparvi del taglio delle unghie ad intervalli regolari. Dovrete inoltre spazzolare spesso il folto pelo del vostro amico a quattro zampe, così come controllare l’igiene delle delicate orecchie. Per una pulizia ancora più completa, potete fargli il bagno, ma solamente ogni 2/3 mesi, al massimo.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.