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Le relazioni tra esseri viventi: tipi ed effetti

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Le relazioni tra esseri viventi possono favorire una parte e danneggiare l'altra, favorire una parte e non influire in nessun modo sull'altra oppure entrambe le specie possono trarre giovamento da una simbiosi. 
Le relazioni tra esseri viventi: tipi ed effetti
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Gli ecosistemi del pianeta ospitano centinaia di migliaia di specie che coesistono in perfetta armonia. Questo è possibile perché si formano relazioni tra esseri viventi di diverse specie al fine di raggiungere l’equilibrio di tutti gli animali presenti nella stessa area.

Le diverse relazioni tra esseri viventi

La competizione tra specie

Alcune relazioni tra esseri viventi sono negative per entrambe le parti. In questo caso diciamo che quando due specie competono per le stesse risorse ciò ha conseguenze negative per entrambe.

In teoria, tra due specie che competono una dovrebbe prevaricare sull’altra, ma grazie all’esistenza delle nicchie ecologiche, le relazioni tra gli esseri viventi di natura competitiva consentono a entrambi di convivere in uno stesso habitat.

Mangiare o essere mangiato

Un’altra forma di relazione è la predazione e l’erbivorismo; parliamo di relazioni tra esseri viventi che sono negative per uno dei partecipanti e positive per l’altro. Per esempio, il leone che caccia una gazzella ha molto da ottenere, mentre la gazzella non ottiene alcun beneficio.

Nel caso dell’erbivorismo, a livello ecologico la relazione è la stessa, sebbene in molti casi questo regime alimentare non causi la morte di un altro essere vivente. Il consumo di piante, anzi, può consentire a certi animali di agire come dispersori naturali.

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I temuti parassiti

In questo tipo di relazioni, un parassita trae vantaggio da un essere vivente in cui si stabilisce. Parliamo di relazioni tra esseri viventi che, alla pari della predazione, sono negative per un partecipante e positive per l’altro. Tuttavia, in questo caso entrambi gli esseri viventi vivono in stretto rapporto o simbiosi.

In molti casi, i parassiti presentano complessi cicli e cambiano spesso animale in cui vivere. Questi piccoli organismi causano effetti negativi alterando la densità, la sopravvivenza o la riproduzione dell’animale in questione. Alcuni, come il toxoplsma, alterano persino il comportamento degli animali che li ospitano.

Un altro parassita dall’effetto simile è il Leucochloridium, un verme che depone le sue larve nelle antenne delle chiocciole, che si muovono e attirano l’attenzione degli uccelli, altri animali che ospitano questo verme.

Le chiocciole sono animali notturni, ma per via della presenza di questi parassiti, e tramite meccanismi ancora oggi poco studiati, iniziano a cambiare i loro schemi di comportamento e diventano più attive durante la giornata.

Relazioni tra esseri viventi: mutualismo

Alcune relazioni tra esseri viventi sono positive per entrambi i partecipanti. Parliamo del mutualismo, dove due specie mantengono un rapporto simbiotico positivo per entrambe.

Per esempio, i licheni sono organismi complessi in cui un’alga riceve zuccheri da un fungo e questo permette all’alga di sopravvivere in un habitat protetto. Molte specie di licheni non potrebbero vivere senza questa relazione di mutualismo. Un altro esempio di mutualismo obbligatorio è quello che si instaura tra le termiti e gli organismi che vivono nel loro apparato digerente, i cui enzimi permettono esse di digerire il legno.

Esistono altri esempi di mutualismo, come il rapporto tra alcuni alberi africani e le formiche; queste ultime pungono e infastidiscono i grandi erbivori che si allontanano dagli alberi in cui abitano evitando che ne consumino il nettare.

Commensalismo e amensalismo

Il commensalismo è un rapporto tra esseri viventi per cui una delle due specie trae vantaggio, mentre sull’altra non ricade alcun effetto. Nel caso dell’amensalismo, invece, parliamo di una relazione che danneggia una delle due parti.

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Un esempio di commensalismo è rappresentato da alcune alghe che vivono nel carapace delle tartarughe caretta caretta e altre tartarughe marine; tuttavia, si ignora se questa relazione in realtà danneggia le tartarughe, poiché diminuisce la loro capacità di assorbimento di luce solare, o se, viceversa, consente esse di camuffarsi. Un altro esempio di commensalismo è il rapporto tra l’airone guardabuoi e i grandi erbivori.

Per quanto riguarda l’amensalismo, un esempio sono le giraffe che pestano piccole piante nel tentativo di raggiungere alberi come l’acacia, ma anche l’ombra di questo albero che nuoce a queste piccole piante.

Complesse relazioni tra esseri viventi

Nonostante si tratti di una prospettiva prettamente didattica, la verità è che le relazioni tra esseri viventi sono molto complesse e in diversi casi si completano a vicenda. Per esempio, sebbene la giraffa che mangia la acacia calpesti le piante attorno all’albero, al contempo bonifica il terreno, disperde i semi dell’acacia e fa sì che questa produca più nettare.

Questo nettare è fonte di nutrimento delle formiche, motivo per cui gli alberi che sono protetti dalle giraffe sono spesso popolati da questi piccoli insetti. Curiosamente, altre formiche non dipendono dal nettare e promuovono l’infezione degli alberi, dunque l’assenza delle giraffe finisce per essere controproducente per questi ultimi. Ciò ci dimostra la complessità delle relazioni tra esseri viventi presenti in natura, e il pericolo dei mutamenti apportati dall’essere umano.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.