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La leggenda delle rondini e le spine di Cristo

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Dopo essere stato detenuto e torturato, a Gesù Cristo fu posata sul capo una corona di spine; una volta crocifisso, un gruppo di rondini gli tolse la corona di spine, alleviando le sue sofferenze. È per tale ragione che questo uccello viene considerato un animale sacro
La leggenda delle rondini e le spine di Cristo
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La relazione tra le rondini e le spine di Cristo ha origine, secondo la leggenda, quando il messia era sulla croce. Una leggenda che è perdurata nel tempo, portando questi uccelli ad essere associati a diverse credenze religiose.

Secondo il racconto biblico, Gesù di Nazareth, riconosciuto dai suoi seguaci come il Figlio di Dio, venne condannato a morte. Il sistema di giustizia romano lo condannò ad essere crocifisso sul monte Calvario, a causa di ciò che andava predicando.

Prima che si consumasse la sentenza, Gesù venne frustato; secondo quanto raccontato dagli Apostoli, gli venne messa sul capo una corona fatta di rovi spinati.

Si racconta che, una volta crocifisso, un gruppo di rondini cominciò a volare attorno a Gesù togliendogli la corona di spine. La credenza popolare afferma che in questo modo le rondini alleviarono le sue sofferenze, fatto che ha reso la rondine un uccello molto rispettato da molti.

Un altro riferimento biblico su questo uccello è quello che troviamo in uno dei Vangeli Apocrifi scritto sotto lo pseudonimo di Tommaso. Si racconta di come Gesù, quando era un bambino di appena cinque anni, fosse intento a giocare sulle rive di un ruscello; il piccolo raccolse del fango e con esso modellò e diede vita a dodici rondini.

Il rispetto dei credenti per le rondini

Come abbiamo visto, a seguito di quanto accaduto durante la crocifissione, le rondini sono considerate sacre e vengono tutt’oggi rispettate dai credenti. Questo rispetto implica il divieto di ucciderle o di distruggerne i nidi, e spesso si sente dire come “le rondini siano di Dio”.

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La leggenda delle rondini e delle spine di Cristo spiegherebbe perfino l’anatomia di questo uccello migratore. Il suo dorso nero sarebbe infatti dovuto al lutto per la morte del Figlio di Dio; inoltre, la loro caratteristica macchia rossa sul petto si crede sia la conseguenza del sangue di Cristo rimasto loro addosso mentre gli toglievano la corona di spine.

Inoltre, a scongiurare la possibile volontà di cacciare questo uccello, si è convinti che la carne abbia un sapore decisamente amaro. La chiesa e i suoi adepti spiegano come il sapore amaro sia una caratteristica nata proprio per scoraggiare gli atei dal cacciare e mangiare questi uccelli.

I nidi di rondine godono di un particolare rispetto e protezione, ed è per questo che non vengono distrutti né tolti. Grazie a questo rispetto, i nidi abbondano in molti luoghi, soprattutto sugli edifici ecclesiastici.

Comportamento della rondine

Anche se si tratta di un uccello di piccole dimensioni, la rondine preferisce volare durante le ore diurne, pur rischiando di diventare il bottino di diversi uccelli predatori. Inoltre, si tratta di un uccello migratore, abituato a volare in gruppo.

Le rondini vivono in colonie e questo le facilita nelle loro migrazioni e offre loro una maggior protezione. Questa convivenza in colonia favorisce anche la loro riproduzione nonché la fabbricazione di nidi.

L’habitat ideale delle rondini sono i luoghi spaziosi, che utilizzano come dormitori. Sono uccelli molto mattinieri e sono soliti rallegrare l’ambiente circostante con i loro particolari cinguettii, di diversa intensità e che riescono a raggiungere tonalità molto acute.

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La mattina hanno l’abitudine di muovere le ali in modo curioso, quasi si stessero stiracchiando, tendendo le piume e le loro piccole articolazioni. Un allegro modo di salutare il nuovo giorno.

Quando si alzano in volo, lo fanno dapprima in piccoli gruppi; solo in seguito si alza in volo anche il resto dello stormo. Si alzano verticalmente con grande rapidità.

Alla fine della giornata cominciano a cercare un posto dove costruire il loro nido; nel mentre, sorvolano la zona prescelta cinguettando intensamente. Poco a poco, ogni rondine si adagia nel nido per riposare, ponendo fine ad un’intensa giornata di volo e preparandosi al giorno seguente.

La leggenda della Collina della rondine

Un’ultima leggenda associata alle rondini e alle spine di Cristo è quella che ha origine a Guadarrama, una località spagnola vicino a Madrid. Non si è sicuri dell’origine di questa leggenda, ma sembrerebbe nata dalla voce del poeta Francisco Acaso, un oriundo di Cercedilla.

Questa leggenda racconta di come la prima rondine che tolse una delle spine dalla fronte di Cristo, la portò subito dopo con sé in un lunghissimo volo. Percorse, senza mai lasciare la spina, 3.600 chilometri, dal monte Calvario fino alla Sierra de Guadarrama.

Una volta giunta lì, la rondine trovò riposo sulla cima di una collina, dove stanchissima morì e venne ricoperta dalla terra del luogo. Per questo motivo, questa collina situata nella zona di Nacerrada, a Madrid, è stata ribattezzata come la Collina della rondine.


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  • Winkler, D. (2010) The Golondrinas Handbook: A Guide for Field Workers with Tachycineta Swallows. Cornell University.

 


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