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Orso nero: il “padrone” dell’America del Nord
· 3 Dicembre 2018
Invece di andare in letargo come altre specie di orsi, durante l'inverno l'orso nero vive in uno stato di sonnolenza che affronta grazie ai grassi di cui fa incetta in autunno. Può arrivare a consumare fino a 20000 calorie al giorno.
È comune associare l’America del Nord al Grizzly, eppure questa specie non è la più numerosa nel territorio statunitense. Il “padrone” degli Stati Uniti d’America è l’orso nero.
In questo articolo vi parliamo delle caratteristiche e dell’habitat dell’orso nero. Continuate a leggere per saperne di più.
Caratteristiche e habitat dell’orso nero americano
Questo mammifero carnivoro è il più comune dell’America del Nord ed è possibile incontrarlo dal Canada e l’Alaska fino al Messico. Predilige i boschi e le montagne, dove trova buon cibo e può nascondersi tra grotte e alberi.
Come indica il suo nome, l’orso nero presenta pelo scuro nella maggior parte del corpo, a eccezione del muso, che è marrone o rossastro. Alcuni esemplari possono avere il pelo marrone, color cannella o cioccolato, soprattutto quelli che vivono negli Stati Uniti dell’Occidente. In vari parchi nazionali, come Yosemite, Yellowstone o delle Great Smoky Mountains, è possibile trovare popolazioni costituite da ben 500 individui.
L’orso nero fa la muta ogni anno e la sua spessa pelle lo protegge dalle punture degli insetti. Può raggiungere i due metri di altezza e pesare una media di 150 chili, sebbene le femmine siano più piccole e magre rispetto ai maschi.
Ha occhi piccoli e non gode di una vista acuta, nonostante ciò riesce a distinguere i colori; l’olfatto e l’udito di questo animale, invece, sono molto sviluppati. Il suo lungo muso gli permette di reperire cibo tra le foglie e i rami degli alberi.
Abitudini, alimentazione e riproduzione dell’orso nero
A differenza di altre specie, l’orso nero americano non entra in un vero e proprio letargo, bensì mantiene uno stato di sonnolenza per tutto l’inverno, periodo dell’anno durante il quale vive dei grassi accumulati in autunno. Questo animale può arrivare a consumare fino a 20.000 calorie e diversi litri d’acqua al giorno prima di rifugiarsi nella sua grotta!
Quando si conclude la stagione invernale, l’orso nero si dirige verso le valli e le medie altitudini per accedere alla luce e al calore del sole. Con l’avanzare dell’estate, sceglie i boschi, nei quali si protegge dalle alte temperature.
Per quanto riguarda l’alimentazione dell’orso nero, è onnivoro, anche se si nutre soprattutto di vegetali, bacche, ghiande, graminacee, frutti e piante. Mangia anche formiche, termiti, api o vespe, che individua e cattura con il suo lungo muso.
Adora il miele e in estate si avvicina ai fiumi in caccia dei salmoni che saltano fuori dall’acqua.
Questo orso è un ottimo nuotatore e riesce ad arrampicarsi sugli alberi con un’agilità impressionate. In questo modo, sfugge ai pericoli, soprattutto dalla caccia da parte dell’uomo. Inoltre, è capace di muoversi sulle due zampe posteriori o di sedersi su rocce, tronchi o pietre per riposare.
L’orso nero è solitario per quasi tutto l’anno, fatta eccezione per alcuni incontri sporadici in aree con cibo in abbondanza, la stagione degli accoppiamenti e quando le madri accudiscono i piccoli (i maschi non partecipano a tale compito).
La stagione degli accoppiamenti va da maggio a giungo e la gestazione dura circa sette mesi, ma non inizia subito dopo l’accoppiamento.
Le femmine ritardano l’impianto dell’ovulo affinché le nascite avvengano in autunno.
Vengono partoriti uno o due cuccioli, che nascono senza pelo, ciechi e del peso di circa 350 grammi.
La madre li allatta seduta durante otto mesi, dopo i quali escono dalla tana per imparare a cacciare, trovare buoni rifugi e scappare dai predatori (tra i quali lupi, puma e Grizzly).
I cuccioli abbandonano la madre quando compiono un anno e mezzo o dopo aver “superato” tutte le lezioni materne, dalle quali dipenderà la loro sopravvivenza.
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