Papa Francesco e gli animali

Papa Francesco e gli animali

Ultimo aggiornamento: 09 maggio, 2017

Già pensando al suo nome possiamo capire perché Papa Francesco sia un amante degli animali. Come diceva san Francesco d’Assisi, loro sono “fratelli minori” e dobbiamo portar loro rispetto. In questo articolo vi raccontiamo di più sul rapporto tra il sommo pontefice e tutti gli esseri viventi.

Papa Francesco: “Gli animali vanno in cielo”

In uno dei suoi discorsi settimanali, Papa Francesco ha reso una dichiarazione straordinaria che ha richiamato l’attenzione degli amanti di tutti gli esseri che popolano questo mondo. È stato anche un sollievo per coloro che hanno perso di recente un animale tanto amato.

Il Papa ha affermato che la vita dopo la morte non è un dono solo per i credenti, ma anche per gli animali. Secondo le sue parole: “Le sacre scritture insegnano che questo meraviglioso piano comprende tutto ciò che ci circonda e che è stato studiato dal pensiero e dal cuore di Dio”.

Inoltre, in un’intervista rilasciata al sito Noticias Resapubblica ha dichiarato che “il cielo è aperto a tutte le creature. In quel luogo riceveranno la gioia e l’amore di Dio, senza limiti”.

Vale la pena sottolineare che la posizione di Papa Francesco in relazione agli animali è contraria a quella del suo predecessore (Benedetto XVI). Questi, nonostante amasse i gatti, disse che l’esistenza degli animali si limitava alla loro vita sulla terra.

Il Papa attuale non è il primo a manifestare un atteggiamento amichevole e rispettoso nei confronti degli animali. Giovanni Paolo II, ad esempio, in un’occasione disse che “gli animali avevano un soffio divino”. Francesco ha scelto il proprio nome, giustamente, in onore del patrono degli animali. Ha già affermato in altre dichiarazioni di essere a favore delle creature non umane. Nella sua prima omelia dopo essere stato eletto Pontefice, inviò un messaggio ai fedeli trasmettendo loro il messaggio di proteggere tutte le creature nate dal divino.

Papa Francesco: “Molti sono legati agli animali ma non al loro vicino”

Un’altra delle dichiarazioni del Papa in rapporto agli animali ha lasciato stupefatti i credenti. Si è lamentato per quella gente che sente troppo affetto per gli animali domestici ma dimostra indifferenza verso i suoi simili. È accaduto durante un’udienza generale in piazza San Pietro davanti a migliaia di persone.

“Dobbiamo stare attenti e non confondere pietà con commiserazione, che è un’emozione superficiale. Quante volte vediamo persone che si prendono cura di cani e gatti ma poi non aiutano i loro vicini che soffrono la fame? Non possiamo professare la compassione per gli animali se ci è indifferente la sofferenza del prossimo”, ha affermato Francesco.

Ciò non significa, ovviamente, che il Papa sia contro gli animali (come già si è potuto vedere in altre dichiarazioni), ma che dovremmo essere più equi nei nostri aiuti, solidarietà e compassione. Ciò vuol dire che il Pontefice mette sullo stesso piano tutti gli esseri senzienti.

San Francesco d’Assisi e gli animali

Fonte: i.tvynovelas.com

È conosciuto come il patrono degli animali e della natura e per l’amore che provava verso tutte le creature che abitano la Terra. Il Santo considerava gli animali come un dono della creazione. È per questo che il giorno della sua morte, 4 ottobre, si celebra la giornata mondiale degli animali.

San Francesco nacque nella città italiana di Assisi e apparteneva ad una famiglia ricca. Tuttavia, decise di spogliarsi di tutte le ricchezze materiali per servire i suoi simili e tutti gli esseri viventi. Era circondato da animali e, secondo quanto si ritiene, questi gli obbedivano.

Una delle storie legate al Santo indica che gli stormi di rondini lo seguivano continuamente formando una croce e che in un’occasione nella quale stava andando a predicare ad Alviano, disse loro: “Sorelle rondini, ora tocca a me parlare”.

In un’altra occasione addomesticò un lupo selvaggio dicendogli: “Vieni qui fratello lupo, ti ordino in nome di Cristo di non fare del male né a me né a nessuno”. E quando si recava al monte a pregare, una merla lo avvisava che era l’ora della preghiera di mezzanotte.

Fonte delle immagini: www.upsocl.com e i.tvynovelas.com


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