Perché ci sono cani con le orecchie cadenti?
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Il processo di domesticazione dei cani, che si è sviluppato nel corso di diversi secoli, continua a dare vita a un gran numero di curiosità. Una di queste è senza dubbio rappresentata dall’interrogativo riguardante la ragione per la quale esistono cani con le orecchie cadenti e altri che, invece, hanno le orecchie ritte come quelle dei loro antenati, i lupi.
Per comprendere meglio questo aspetto curioso, nelle righe che seguono parleremo dell’aspetto evolutivo e dell’influenza umana, fattori che possono spiegare la presenza di queste differenze estetiche.
Gli interrogativi di Darwin riguardanti i cani con le orecchie cadenti
Per molti secoli, i ricercatori hanno ritenuto che le orecchie cadenti costituissero principalmente una caratteristica peculiare di determinate razze. Di conseguenza, si tendeva ad attribuire all’intervento umano, avvenuto durante il processo di standardizzazione delle razze canine, il principale fattore responsabile del perpetuarsi di questo tratto in determinati cani e la sua assenza in altri.
Ciononostante, alcuni studi recenti sono tornati a indicare una vecchia teoria proposta da Charles Darwin. Il famoso naturalista britannico, infatti, tendeva ad associare l’esistenza di cani con le orecchie cadenti al processo di domesticazione.
Questa ipotesi, formulata all’interno della sua vasta bibliografia riguardante il processo evolutivo delle specie, nel corso del XIX secolo non ha ricevuto molta attenzione . Tuttavia, questa situazione potrebbe essere destinata a cambiare, ora che molti scienziati sembrano sostenere la cosiddetta “sindrome da domesticazione dei cani”.
Che cos’è la sindrome da domesticazione dei cani?
Per rispondere a questa domanda, dobbiamo prima parlare un po’ della domesticazione del cane. In primo luogo, è necessario comprendere che si tratta di un processo lungo, che potrebbe aver avuto inizio circa 20.000 anni fa.
Nel corso di questi secoli, i cani hanno subito, rispetto ai lupi (i loro antenati), numerosi cambiamenti fisiologici, estetici, genetici e comportamentali. Proprio questi cambiamenti sono i fattori che hanno permesso loro di distinguersi al punto da dare origine a una nuova specie all’interno della famiglia dei canidi.
Uno dei grandi misteri che riguarda i cani domestici risiede proprio nella difficoltà nel comprendere in che modo abbiano iniziato a diventare tali: i lupi più mansueti si avvicinarono agli esseri umani, in cerca di calore e riparo. Quindi, gli uomini si resero conto che la presenza di questi lupi avrebbe potuto risultare vantaggiosa per entrambe le parti.
Anni dopo, gli uomini compresero anche che, attraverso gli incroci selettivi, potevano ottenere, evidenziare o controllare determinate caratteristiche estetiche e istintive presenti nei cani.
Grazie a queste azioni, fu possibile ottenere degli esemplari ottimamente dotati per la caccia e la pastorizia oppure, semplicemente, esemplari che soddisfacevano i criteri estetici apprezzati in una particolare epoca e società.
Qual è il rapporto esistente tra i cani con le orecchie cadenti e la sindrome da domesticazione?
Coma Darwin sembrava supporre nel XIX secolo, il processo di domesticazione ha esercitato alcune ripercussioni sia sull’aspetto che sul comportamento dei cani. Oggi si parla di sindrome da domesticazione, che comprende i diversi cambiamenti osservabili nella morfologia di un animale che entra in relazione con il processo della domesticazione.
Nei cani, queste alterazioni morfologiche diventano piuttosto evidenti, quando gli animali vengono confrontati con i lupi. Alcuni esempi sono i seguenti: la mandibola e i denti più piccoli, le macchie o i cambiamenti nella pigmentazione del pelo e le orecchie cadenti.
Secondo gli esperti, i cani, con le orecchie grandi, presentano un lieve deficit nelle cellule appartenenti alla cresta neurale. Come conseguenza di questo deficit, le cellule madri embrionali non possono funzionare al meglio per formare il tessuto cartilagineo delle orecchie, facendo sì che queste ultime “cadano” e non si mantengano ritte.
Questo deficit non sarebbe casuale, ma sarebbe invece il risultato dell’intervento umano realizzato attraverso gli incroci, con lo scopo di creare e standardizzare le diverse razze canine. Fin dall’inizio del processo di domesticazione, l’essere umano tende a scegliere gli esemplari più tranquilli e socievoli.
Le cellule della cresta neurale e l’adrenalina
È possibile che una delle ragioni per le quali esistevano lupi meno aggressivi di altri fosse dovuta proprio a una minore concentrazione di cellule nella cresta neurale.
Oltre a dare vita ad alcuni cambiamenti morfologici, come le orecchie cadenti, questa ridotta produzione di cellule della cresta neurale riduce anche la secrezione di adrenalina, rendendo gli individui più docili e meno reattivi al contatto con gli esseri umani.
In seguito alla selezione e all’incrocio dei lupi più socievoli, sono nate diverse generazioni affette da deficit di cellule della cresta neurale, cosa che ha consentito di ottenere esemplari dotati di un comportamento sempre più amichevole e, allo stesso tempo, di un aspetto meno simile a quello dei canidi selvatici.
Successivamente, le orecchie cadenti sono diventate una caratteristica molto apprezzata in determinate razze canine, in particolare tra quelle addestrate per la caccia. Per questa ragione, si è cercato di esagerare questo tratto in determinati cani, come il beagle, il basset hound e il cocker spaniel.
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