Pesce pipistrello: habitat e caratteristiche

Il pesce pipistrello abita le barriere coralline del Pacifico ed è caratterizzato dalla trasformazione che subisce fino a raggiungere la maturità.
Pesce pipistrello: habitat e caratteristiche

Ultimo aggiornamento: 27 luglio, 2022

Il pesce pipistrello (Platax pinnatus) appartiene alla famiglia delle epifide, note anche come placidi. Questo animale subisce una grande trasformazione in termini di morfologia e colori nel corso della sua vita, aspetto che lo rende molto attraente agli occhi di studiosi dilettanti e professionisti.

In questo articolo, ti presentiamo una recensione sulla biologia di questo sorprendente pesce. Se vuoi addentrarti nel variegato mondo delle barriere coralline, questo è un buon punto di partenza.

Pesce pipistrello: habitat

La gamma di habitat del pesce pipistrello è limitata al Pacifico occidentale, dalle isole Ryukyu all’Australia e al Mar Rosso. Si sono verificate anche segnalazioni di avvistamenti nell’Oceano Indiano, sebbene questi non siano state completamente verificate.

Ad ogni modo, il pesce pipistrello frequenta le barriere coralline a profondità comprese tra 2 e 50 metri, e gli esemplari adulti tendono a nuotare da soli in zone profonde. Tuttavia, quando entrano in acque libere o sono pesci giovani, mostrano un atteggiamento più gregario e si muovono in aree poco profonde di mangrovie e scogliere.

Caratteristiche fisiche

Nel suo ambiente naturale, il Platax pinnatus può misurare fino a 75 centimetri di lunghezza, anche se in cattività risente delle dimensioni dell’acquario e di solito non supera i 45 centimetri. Il suo corpo è compresso lateralmente, cosa che gli conferisce un aspetto piatto. Presenta delle pinne dorsali e anali molto allungate nelle prime fasi del suo sviluppo, ma nella fase adulta cresce più longitudinalmente.

In giovane età, la sua colorazione è scura o nera, con una linea arancione che percorre tutto il perimetro del suo corpo. Man mano che l’esemplare cresce, alcune linee arancioni diventano visibili sui lati, fino a quando in età adulta mutano in strisce argentate e nere.

Anche la bocca si allunga man mano che questi pesci crescono, così come la testa, che assume una forma concava. Non ci sono differenze tra maschi e femmine riguardo a queste trasformazioni, quindi non si tratta di animali con dimorfismo sessuale.

Infine, va notato che questi animali sono dotati di diverse file di minuscoli denti appiattiti con tre cuspidi. Hanno anche i denti sul vomere, ma non sul palato. Inoltre, sono carenti di spine sull’opercolo.

Un pesce d'argento nel mare.

Specie di pesce pipistrello

Sebbene vi abbiamo descritto l’aspetto di Platax pinnatus, va specificato che il genere Platax ha 5 specie viventi e 4 specie che invece si sono già estinte. Pur essendo pesci marini, possono adattarsi ad ambienti con acque meno salate, come le foci dei fiumi. Grazie a ciò, si sono verificate alcune variazioni che hanno dato origine alle seguenti specie:

  • Platax batavianus: da adulti, questi pesci sono argentei con una striscia di colore scuro che passa attraverso l’occhio, mentre le loro pinne sono scure. Solitamente abitano acque moderatamente profonde, vicino alla riva.
  • Platax boersii: i giovani esemplari presentano pinne estremamente allungate verticalmente, il che conferisce loro l’aspetto più prominente di un triangolo. Il loro colore è sui toni dell’argento. Si tratta di una specie molto più gregaria delle altre, in quanto si concentra in grossi banchi.
  • Platax orbicularis: il suo corpo è leggermente diverso dal resto delle specie e quasi più simile ad un pesce angelo più che ad un pesce pipistrello. Il suo aspetto è compresso e corto, e gli conferisce una forma leggermente ovale, accentuata dall’unione delle pinne dorsale e anale.
  • Platax teira: osservato lateralmente, presenta un corpo ovale con una piccola sporgenza sulla parte caudale della testa. Questo taxon è solitamente di colore argento, grigio o brunastro.

Specie del genere Ogcocephalidae

L’aspetto di questo genere di pesce pipistrello è meno estetico, ma non per questo meno curioso. Mostra ancora un muso allungato, ma il corpo è appiattito orizzontalmente, seguendo la linea del fondale. Le specie più caratteristiche di questo genere sono:

  • Pesce pipistrello dalle labbra rosse (Ogcocephalus darwini): noto per il colore rosso intenso delle sue labbra, usa le pinne pettorali per muoversi sui fondali invece di nuotare.
  • Pesce diavolo dal naso lungo (Ogcocephalus vespertilio): scivola lungo il fondale, nutrendosi di invertebrati che si avvicinano mentre è sepolto nella sabbia.
  • Pesce pipistrello manto stradale (Ogcocephalus nasutus): frequenta abitualmente i fondali delle scogliere, ma anche rocce e coralli, dove si mimetizza per catturare la preda. Si nutre anche di alghe.
Un pesce pipistrello.

Comportamento del pesce pipistrello

Come accennato in precedenza, questo esemplare ha un carattere solitario, fatta eccezione per i membri giovani o per i casi in cui deve uscire in mare. Sebbene siano timidi e ombrosi, sono anche pesci curiosi che a volte si avvicinano agli oggetti – e persino alle persone – che appaiono nel loro ambiente. 

Il raggruppamento in mare aperto segue una strategia difensiva piuttosto interessante contro i predatori: uniti in un grande banco, è più difficile per un predatore selezionare una preda specifica. Inoltre, nuotando in modo coordinato, questi pesci danno l’impressione di essere un unico animale, ma di grandi dimensioni.

Alimentazione

Nonostante appartengano a famiglie diverse e ci sia un’impressionante differenza tra l’una e l’altra in termini di aspetto, tutte le specie di pesce pipistrello seguano una dieta simile e sono onnivori. Nonostante ciò, le preferenze di entrambi i gruppi possono variare:

  • I pesci pipistrello del genere Platax si nutrono solitamente di meduse, pesci e piccoli crostacei, oltre che zooplancton, zoobenthos, piante e alghe.
  • Il genere Ogcocephalidae, invece, è rappresentato da un animale non strettamente piscivoro: la sua dieta si basa quasi esclusivamente su piccoli pesci che attira utilizzando un filamento che ha nella parte superiore del corpo, gestendolo come se fosse una canna da pesca.

Uno studio condotto in Australia ha scoperto che i pesci pipistrello erano più efficaci di alcuni animali erbivori – come il pesce pappagallo o il pesce chirurgo – nell’eliminare le alghe invasive sulle barriere coralline e sulle aree costiere. Questo studio è stato pubblicato sulla rivista Current Biology e ha portato molte speranze per la conservazione della barriera corallina.

Riproduzione

Platax pinnatus è una specie ovipara fecondata esternamente. Il maschio raccoglie un harem di femmine nella stagione riproduttiva. Tuttavia, le informazioni sulla sua riproduzione sono scarse, trattandosi di una specie che soffre molto in cattività e non è in grado di riprodursi in ambiente domestico.

Pertanto, se state pensando di adottare uno di questi animali nel vostro acquario, ricordate che è molto probabile che sia stato preso dal suo ambiente naturale un’azione proibito dalla legge in molte regioni.

Stato di conservazione

In generale, tutte le specie di pesce pipistrello hanno una popolazione stabile. Tuttavia, molti di loro sono in uno stato di minore preoccupazione, a causa delle minacce affrontate dalle barriere coralline. È probabile che i prossimi anni vedranno cali negli areali di alcune di queste specie.

Un paio di pesci pipistrello.

Spesso, il fatto che una specie animale non è minacciata, porta a pensare che non ci sia bisogno di preoccuparsi della sua cura. In realtà, nel caso degli animali di barriera, non si tratta di considerare ciascun animale in modo indipendente, ma di valutare quanto contribuisce a mantenere l’equilibrio dell’ecosistema. Per prendersi cura della natura, non bisogna trascurare nessuno.


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