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Picchio, un lavoratore instancabile

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Picchio, un lavoratore instancabile
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Il picchio è indubbiamente uno degli uccelli più simpatici del mondo. Ciò si deve non solo al suo aspetto variopinto, ma soprattutto alla sua tipica abitudine di beccare i tronchi degli alberi con il suo becco indistruttibile. Film e cartoni animati hanno reso ancor più popolare questo volatile, enfatizzando questa sua capacità. Oggi vi faremo conoscere meglio questo animale, parlandovi delle sue caratteristiche, del suo habitat e svelandovi diverse curiosità interessanti.

Il picchio: specie e tassonomia

Il picchio appartiene alla famiglia dei picidi (ordine dei piciformi) ed è legato a specie come tucani, struzzi ed emù. Attualmente si conoscono più di 200 specie di picchi, riuniti in questa medesima famiglia.

Le specie più famose e più grandi si trovano principalmente in Nord America e in Europa. Gli esemplari più piccoli abitano principalmente nel continente africano. Infatti, il picchio più piccolo del mondo vive nella giungla africana, e misura appena 8 centimetri.

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Il picchio imperiale, originario del Messico, era considerato il più grande esemplare di picchio, dal momento che supera i 60 centimetri di lunghezza. Tuttavia, si stima che si estinse nel XX secolo a causa della deforestazione indiscriminata.

La più grande specie conosciuta è quella del Picchio ardesia (Mulleripicus pulverulentus) ed è un’eccezione, poiché vive in India. Il suo corpo può misurare fino a 55 centimetri di lunghezza, con un peso medio di 600 grammi. In Europa, possiamo evidenziare il Picchio rosso maggiore (misura 23 cm e un peso di 60-90 grammi), il Picchio Verde (lungo circa 33 cm con un peso di 140-200 grammi, di colore giallo verde e testa rossa) e il Picchio Nero (il più grande, lungo 50 cm e pesa dai 250 ai 370 grammi).

La speciale anatomia del picchio

Uno degli aspetti più importanti del comportamento del picchio è la sua abitudine di “perforare” gli alberi con il becco. Qualsiasi altro animale, eseguendo una tale forza per così tanto tempo, potrebbe morire molto rapidamente. Ma l’anatomia dei picchi è appositamente progettata per resistere a questo arduo compito.

Durante la sua naturale evoluzione, il cranio del picchio ha acquisito una straordinaria durezza che protegge il suo cervello. È proprio per questo motivo che questi uccelli possono battere sui tronchi senza subire una commozione cerebrale.

Il suo becco è rafforzato per garantire efficienza e sicurezza nel suo lavoro instancabile. I picchi hanno membrane trasparenti che ricoprono i becchi e fungono da ammortizzatori. Ad ogni colpo che l’animale esercita, queste membrane intrappolano l’aria e formano sacche d’impatto, come gli airbag delle auto.

Evoluzione delle caratteristiche del Picchio

Il becco di questi uccelli ha anche sviluppato uno strato protettivo extra, formato da ossa e cartilagine. Questa struttura aggiuntiva consente di ridurre l’usura naturale del becco, generata dall’attrito contro il legno.

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Inoltre, gli occhi di questi uccelli hanno tre file di palpebre per prevenire un distacco di retina. E il design delle loro zampe permette loro di agganciarsi saldamente ai tronchi e ottenere una stabilità tale da poter assestare colpi forti e precisi.

L’alimentazione del picchio

Molte persone si chiedono perché i picchi trascorrono gran parte delle loro giornate a colpire gli alberi con i loro becchi. E la risposta è molto semplice: in questo modo si procurano da mangiare. La loro dieta si basa sul consumo di larve e vermi che si nascondono proprio sotto la corteccia dei tronchi.

Per identificare la sua preda, il picchio attacca l’orecchio al tronco dell’albero. Identificando il movimento delle larve o dei vermi, l’uccello si prepara a picchiare i suoi colpi. Quando riesce a penetrare a sufficienza nella corteccia dell’albero, introduce la sua lunga lingua per catturare la preda.

La lingua del picchio può misurare fino alla metà del suo corpo. È tra i pochi uccelli che hanno una lingua retrattile, una particolarità che ritroviamo solo in determinati anfibi.

Oltre alle sue dimensioni impressionanti, la lingua di questi uccelli ha una consistenza molto appiccicosa e appuntita. Ciò consente al picchio di non farsi male, quando la inserisce nella corteccia per catturare facilmente le sue prede.

Come si riproducono i picchi?

I picchi hanno abitudini di corteggiamento e riproduzione diverse a seconda delle loro specie e habitat naturale. I maschi sono responsabili di fare i buchi nei tronchi in cui le coppie costruiscono il loro nido. Con i resti di segatura e rami allestisce un piccolo “materasso” in modo che le femmine possano incubare le uova facilmente.

Il famoso e sorprendente pennacchio che il picchio sfoggia sulla sua testa è una grande attrazione sessuale di questi uccelli. Le femmine di solito scelgono i maschi che mostrano piume più belle, colorate o pulite. Per questo motivo, i maschi hanno generalmente un aspetto più appariscente rispetto agli esemplari femmina.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.