È la razza a determinare l'aggressività del cane?
Molte persone tremano quando sentono la parola Pitbull o Boxer, pensando che tutti i cani di queste razze siano aggressivi. Altri dicono che i Chihuahua sono più aggressivi di questi, ma date le loro dimensioni fanno meno paura. La razza determina l’aggressività del cane? Oseremmo dire di no, ma vediamo a quale conclusione arrivare e perché.
Come è ovvio, ci sono sempre due opinioni contrastanti. Chi ha un Pitbull o un Boxer dirà che non sono affatto aggressivi. Lo stesso vale per chi ha un Chihuahua. Perché? Perché per ciascuno il proprio cane è il migliore del mondo. Inoltre, questi ritengono che non sia la razza, ma la personalità e l’educazione dell’animale, a marcare il suo carattere.
L’aggressività di un cane non dipende dai suoi geni
Potremmo quindi affermare che no, la razza non determina l’aggressività di un cane. Tramite uno studio effettuato su 4000 cani, tra cui alcuni appartenenti a razze considerate aggressive come il Pitbull e il Rottweiler, è stato analizzato il comportamento canino che presentavano i cani in tre ambiti diversi: in famiglia, nei confronti degli estranei ed entro i confini della casa.
Questo studio è giunto alla conclusione che l’aggressività non è qualcosa di intrinseco nell’animale. È piuttosto un comportamento appreso. Molti proprietari di questi cani, come Pitbull o Rottweiler, li acquistano perché facciano la guardia. Credono di poter insegnare loro stessi al cane. Finché non si rendono conto, quando l’animale è ormai adulto, che non hanno saputo fargli capire la differenza tra un ladro o un amico di famiglia.
Questo genera comportamenti aggressivi nell’animale che sono poi difficili da correggere. Quei Rottweiler o Pitbull che sono stati presi solo come animali domestici senza dover fare la guardia, presentano un carattere tranquillo e affettuoso, come qualsiasi altro cane.
Si è anche cercato di capire se le dimensioni o la forza possano influenzare l’aggressività. Esisteva la possibilità che Pitbull e Rottweiler si creassero inconsciamente una sorta di ego che facesse loro credere di essere superiori e di avere diritto a tutto. Questa idea è stata del tutto esclusa, giungendo alla conclusione che, nella maggior parte dei cani, l’aggressività viene generata, volontariamente o meno, dai padroni.
Il maltrattamento è causa di aggressività
A volte i padroni cercano di amare e prendersi cura del proprio cane, ma questo non risponde positivamente. Ciò avviene quando è stato adottato un cane già adulto. Può essere dovuto al fatto che l’animale sia stato soggetto a maltrattamenti.
Non importa la personalità piacevole che un cane possa avere: se lo si maltratta in qualche modo, reagirà in maniera aggressiva.
Se oppresso, anche un saggio si comporta come un pazzo.
-Proverbio biblico-
Anche le punizioni comportano aggressività
Il castigo fisico ed emotivo è una delle principali cause di aggressività nei cani. Di fronte a qualsiasi tipo di dolore al quale venga esposto il cane, questo reagirà in modo aggressivo per difendersi.
Voler insegnare al nostro cane un qualsiasi ordine, comportamento o altro, non dovrebbe mai essere causa di punizione. È stato confermato dalla scienza e dalla medicina che il rinforzo positivo è il modo migliore di insegnare ad un animale, affinché sia felice e lo siamo anche noi.
Il rinforzo positivo consiste nel concentrarsi sull’animale e nel congratularsi con lui per le cose che fa bene, piuttosto che controllare ciò a cui non obbedisce o che non fa, reagendo in modo adirato. Dovete pensare che un cane è un essere vivente e che, come succede anche a noi, ama essere trattato bene, con amore e affetto. In questo modo non darà mai segni di ribellione.
Ciò che invece dev’essere chiaro è che la razza non determina l’aggressività di un cane. A determinarla sono la sua educazione, l’ambiente e chi lo circonda.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.