Scoperta una nuova specie di scimpanzé estinto
Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez
La stirpe degli scimpanzé è formata da due specie molto note, motivo per cui la scoperta di un nuovo ceppo sarebbe una notizia assolutamente rivoluzionaria. Stiamo facendo riferimento a una specie di scimpanzé estinto che condividerebbe il genere Pan con le altre due specie di scimpanzé che conosciamo: lo scimpanzé comune e lo scimpanzé pigmeo o bonobo.
Una nuova specie di scimpanzé estinto
Pare che la specie recentemente scoperta abbia convissuto per migliaia di anni con i suoi due parenti primati. Nonostante non sia sopravvissuto fino al tempo presente, questo scimpanzé è arrivato a noi di recente grazie al genoma dei bonobo.
Recuperare resti di antichi animali originari delle zone del Congo è un’impresa difficile a causa dell’acidità del suolo di quella zona, incapace di conservare la materia organica dei cadaveri che lì si depositano. Per questo motivo e per l’assenza di fossili, conosciamo ben poco della biodiversità che regnava in quelle terre.
Nel caso della recente scoperta, è stato necessario analizzare una sequenza del genoma degli scimpanzé comuni e dei bonobo, che ha portato alla luce quella che sembra una specie estinta non tanto dissimile da loro.
Lo studio ha fatto emergere casi di incroci tra le due specie a tutti conosciute; tuttavia, nel genoma del bonobo sono state individuate piccole percentuali di DNA appartenente a un lignaggio sconosciuto: una nuova specie di scimpanzé.
La specie si sarebbe incrociata con i bonobo più di 400.000 mila anni fa, quando le grandi scimmie condividevano insieme i territori nei dintorni del fiume Congo.
Nonostante il fiume Congo fungesse da barriera naturale tra queste specie, durante la stagione secca era facile per questi animali attraversare le sue sponde e raggiungere l’altra parte.
Una degli aspetti più curiosi dello studio pubblicato su Nature, è senz’altro il fatto che i bonobo ancora oggi mantengano tracce del DNA di questa specie estinta; ciò lascia presupporre che abbia costituito per loro un grande vantaggio.
Residui di DNA
La storia è simile a quella che lega l’essere umano moderno ad altri ominidi: nel DNA dell’Homo sapiens esistono ancora tracce dell’Uomo di Neanderthal, che convisse con la nostra specie e vi fu strettamente legata.
Di fatto, i ricercatori credono che il passaggio di DNA possa aver dato un vantaggio immunitario all’uomo moderno, proprio come sarebbe accaduto per quello ereditato dai bonobo.
Alcune persone ancora non sono convinte che non siamo l’unica specie umana esistita: nel passato diverse specie umane hanno convissuto contemporaneamente sul pianeta, e nessuna era meno evoluta delle altre.
Proprio per questo è ragionevole pensare che altri primati abbiano potuto avere congeneri che non sono mai arrivati ai nostri giorni. Nel caso dell’uomo è senz’altro più facile dimostrare la presenza di altre specie in quanto erano diffuse in una varietà di ecosistemi, molti dei quali perfettamente in grado di conservare resti fossili fino ai nostri giorni.
Non possiamo dimenticare che con la scoperta di una nuova specie di scimpanzé, si sta facendo maggior luce su alcuni dei nostri parenti più vicini, fatto fondamentale per poter comprendere meglio la nostra stessa specie.
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