Scoprite tutto sulle anfisbene

L'anfisbena è una creatura mitologica, ma al di là dell’immaginazione rimarrete sorpresi di scoprire che esistono degli animali con questo nome. Scopriteli qui.
Scoprite tutto sulle anfisbene
Georgelin Espinoza Medina

Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina.

Ultimo aggiornamento: 16 gennaio, 2023

Esistono animali dall’aspetto un po’ strano, ma che si sono adattati a sopravvivere nell’ambiente che li circonda. Tra i rettili esiste un particolare gruppo simile ai lombrichi. Si tratta delle anfisbene. Tuttavia, non vanno confusi con la creatura mitologica. Volete saperne di più su di loro?

Appartengono all’ordine Squamata e all’infraordine Amphisbaenia, in cui sono presenti circa sei famiglie e 195 specie. Sono rettili squamosi che conducono la propria vita sottoterra, il che riduce le possibilità di incontrare umani. In questo articolo vi mostriamo una guida completa di preziose informazioni su questo particolare gruppo. Non perdetevelo!

Habitat e distribuzione delle anfisbene

Questi serpenti sono fossoriali, quindi vivono sepolti nel terreno in tunnel costruiti da loro stessi. Si possono trovare in gran parte del mondo, nelle regioni neotropicali, afrotropicali e mediterranee. Pertanto, sono presenti in Europa, Africa, Asia Minore e America (sia la parte settentrionale, centrale che quella meridionale).

Caratteristiche delle anfisbene

Questi animali assomigliano ai lombrichi, per via del loro corpo lungo e sottile, adatto alla vita fossoria. La testa è la parte che permette lo scavo del terreno. Pertanto, la loro morfologia è variabile ed è correlata al modo in cui svolgono questo processo.

Per questo motivo, la testa può essere di forma arrotondata, come una pala, una spatola o avere una chiglia verticale. Il cranio è forte ed è costituito da placche ossee rigide, che conferiscono loro resistenza per reggere i colpi.

Mancano di zampe, e con i loro corpi lunghi e snelli sono in grado di introdursi in spazi ristretti. Sebbene esistano tre esemplari che conservano gli arti anteriori e li usano come supporto per penetrare nel terreno, sono membri del genere Bipes (famiglia Bipedidae).

La testa e la coda sono simili, quindi vengono spesso chiamati serpenti a due teste, come la creatura mitologica. Il nome anfisbene si riferisce alla loro capacità di muoversi in entrambe le direzioni.

Il corpo di questi serpenti è squamoso e può presentare o meno del colore. In genere le anfisbene più colorate occupano le gallerie più superficiali, mentre quelle con poco o nessun pigmento si trovano negli spazi più profondi. La coda può essere corta e larga o lunga e sottile.

Hanno degli occhi limitati, poiché non ne hanno bisogno per vivere sottoterra. Non avendo a disposizione la vista, hanno bisogno di altre abilità per orientarsi e sopravvivere. Tra queste possiamo menzionare la capacità di percepire suoni e vibrazioni dal suolo. Inoltre, sono dotati di un senso chimico.

Comportamento

La caratteristica che risalta di più in questo tipo di rettili è il loro comportamento fossorio e scavatore, motivo per cui costruiscono tunnel nel terreno. Allo stesso modo, presentano adattamenti morfologici a questo stile di vita. Il tegumento è liscio per ridurre l’attrito e consentire il movimento.

Come altri rettili, attraversano un processo di ecdisi o muta della pelle. Questo è costante, poiché a causa della loro vita sotterranea subiscono periodiche usure del tegumento.

Presentano un’intensa attività durante la stagione delle piogge. Quando le temperature sono più miti, possono salire in superficie e rimanere sotto rocce, tronchi o altro. Questo comportamento è dovuto al fatto che sono animali ectotermi, che regolano la temperatura corporea con l’aiuto dell’ambiente esterno.

Il calore si ottiene per contatto. Per questo motivo, si muovono su e giù per il substrato, in funzione della temperatura ambientale e delle stagioni.

Tra le strategie di difesa contro i predatori va citata la cosiddetta autotomia caudale, che non è altro che il distacco volontario della coda. Un’attività molto utile, poiché dà loro il tempo di fuggire. Ricorrono anche all’esibizione della coda o al salto per darsi alla fuga.

Alimentazione

Le anfisbene sono predatori di grande successo, perché sono dotate di forti mascelle e denti. In generale, la loro dieta carnivora è costituita da insetti e dalle loro larve. Tra questi abbiamo termiti, formiche, scarafaggi e altri tipi di animali come i vermi. Tuttavia, può includere anche piccoli vertebrati, come i roditori. La preda viene individuata grazie al suo odore e fatta a pezzi.

Riproduzione

Anfisbena.

La maggior parte delle anfisbene si riproduce per via ovipara, cioè depone le uova. Queste ultime presentano una forma allungata. Le covate sono però di numero basso (tra 2 e 6 uova). Esistono anche esemplari ovovivipari, che trattengono le uova all’interno del corpo fino alla schiusa, e vivipari, se si nutrono anche di tessuti materni. Tuttavia, è difficile distinguere tra questi ultimi due individui.

Il ciclo sessuale delle anfisbene è stagionale, con una preferenza per le stagioni calde e piovose. La maturazione giovanile è rapida, il che compensa il basso numero di covate per garantire il successo riproduttivo.

Nello specifico, le anfisbene sono dei rettili molto particolari e poco conosciuti. Presentano una morfologia adattata alla vita sotterranea. Sottoterra esiste un mondo a noi sconosciuto, in cui vivono creature interessanti come queste.


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