Sindrome maiale-gatto: in cosa consiste questa allergia?

La sindrome del maiale-gatto è un caso di allergia crociata: si è allergici agli epiteli dei gatti ma anche alla carne di maiale. A quanto pare, è dovuta ad un'intolleranza all'albumina sierica.
Sindrome maiale-gatto: in cosa consiste questa allergia?

Ultimo aggiornamento: 11 novembre, 2020

La sindrome maiale-gatto è molto rara e, per questo motivo, non sono state realizzate molte ricerche su di essa. Fondamentalmente ha a che fare con le persone allergiche ai gatti e anche ai maiali. Questo fenomeno viene chiamato “allergia incrociata”.

Esistono pochissimi casi di sindrome maiale-gatto: il primo è stato registrato nel 1994, ma ne è stata data una definizione ufficiale solo fino alla fine degli anni ’90.

Le manifestazioni di questa malattia sono simili a quelle di altre allergie e vanno dalle reazioni cutanee, ai problemi respiratori, all’anafilassi. Pertanto, la sindrome del maiale-gatto dovrebbe ricevere l’attenzione che merita.

Un curioso antecedente

Prima della definizione ufficiale della sindrome maiale-gatto, Cisteró-Bahíma aveva fatto riferimento a una di queste allergie crociate, il che è curioso. Si trattava una donna di 39 anni che presentava dei sintomi di allergia ai gatti.

Esaminando la sua cartella medica, si è scoperto che durante l’infanzia aveva sofferto di prurito orale subito dopo aver mangiato carne di coniglio. Da adulta, aveva mostrato delle reazioni allergiche anche alla carne di cavallo. Un anno prima aveva adottato un criceto.

Ciò ha portato i medici alla conclusione che si trovassero di fronte ad un caso di “reattività incrociata”. Cioè, una reazione allergica a vari allergeni. Sono stati quindi studiati i punti in comune e si è concluso che l’allergia era dovuta alla presenza di una proteina comune negli epiteli di alcuni animali e nella carne di altri.

Maiale che annusa un gatto.

Cause della sindrome maiale-gatto

I casi di allergie alla carne di mammiferi sono estremamente rari. Tuttavia, negli ultimi anni sono stati segnalati molti casi di questo tipo, principalmente in Europa e nel Nord America.

Tutto sembra indicare che ciò sia dovuto ad un’ipersensibilità alla proteina sieroalbumina. Questa è presente nei gatti ed è molto simile all’albumina sierica del maiale. Questo spiegherebbe perché alcune persone sono allergiche ad un animale e ad un alimento allo stesso tempo.

Nei mammiferi, l’albumina sierica è presente in vari tessuti. Anche nella carne, nella pelle e nelle secrezioni. L’esatto meccanismo attraverso il quale queste intolleranze operano nell’uomo non è noto.

Caratteristiche della sindrome maiale-gatto

Quel poco che si sa sulla sindrome maiale-gatto indica che le allergie ai gatti di solito compaiono per prime. Questo di solito avviene durante l’infanzia. Al contrario, l’allergia al maiale di solito si manifesta nell’età adulta.

Allo stesso modo, l’allergia all’epitelio dei gatti di solito produce problemi respiratori. A sua volta, l’intolleranza alla carne di maiale ha le caratteristiche di un’allergia alimentare. Ci sono stati anche casi di reazioni crociate come la sindrome di gatto-agnello o la sindrome di criceto-cavallo.

Gatto che osserva un maiale rosa.

Alcune delle caratteristiche della sindrome gatto-maiale sono le seguenti:
  • Le reazioni sono più comuni dopo aver mangiato carne poco cotta, cruda, secca o affumicata.
  • La reazione allergica è meno frequente quando il maiale è ben cotto.
  • I primi sintomi dell’allergia compaiono tra 20 e 40 minuti dopo l’ingestione della carne di maiale. In altre allergie alla carne, la reazione richiede diverse ore per manifestarsi.
  • La reazione avviene contro tutti gli alimenti di origine suina, come insaccati, salame, prosciutto e altri insaccati.

Altri dati interessanti

Ci sono alcuni dati che ci permettono di dedurre che l’intolleranza all’albumina sierica nei gatti tende a scomparire gradualmente nel tempo. In questi casi, si verifica anche una remissione dei sintomi quando si consuma carne di maiale. Tuttavia, se il contatto con i gatti continua, rimane anche l’intolleranza ai suini.

È importante avere una diagnosi il più accurata possibile per stabilire la presenza della sindrome maiale-gatto. Questa diagnosi deve essere supportata dai relativi test cutanei e analisi del sangue. Occorre determinare l’immunoglobulina E (IgE) specifica per prevenire altre allergie.

In generale, a chi soffre di questo tipo di problema si consiglia di evitare il consumo di carne di maiale. Tuttavia, si consiglia anche di portare con sé un’iniezione di adrenalina per le emergenze: infatti, alcuni cibi non consentono di rilevare se contengono carne di maiale o derivati.


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  • Martínez-Alonsoa, J. C., Moneob, I., Gómezc, M., & Aldayc, E. (1998). Hipersensibilidad a carne de cordero y reacción cruzada con otros mamíferos. Rev. Esp. Alergol Inmunol Clín13(6), 359-361.

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