Tipi di maltrattamento animale camuffato

Gli amici a 4 zampe hanno bisogno di cibo, di igiene, di esercizio fisico, di affetto e di tranquillità.
Tipi di maltrattamento animale camuffato

Ultimo aggiornamento: 08 dicembre, 2018

Quando si sente parlare di maltrattamento animale, si sa già cosa indica questa espressione.

Tuttavia, va molto oltre il fatto di picchiare un cane o di abbandonarlo. Ci sono alcuni tipi di maltrattamento animale camuffato che possono passare inosservati sia alla legge che alle persone.

Maltrattamento animale camuffato

E’ ovvio che se vedete picchiare o maltrattare qualche animale andreste a denunciarlo, però ci sono persone che hanno certi comportamenti con i propri amici pelosi che non vengono notati. Ecco alcuni dei più comuni:

Umanizzare

Il maltrattamento più comune viene sempre svolto in modo malevolo, però quello camuffato è un’altra cosa, poiché a volte può essere frutto del grande amore che una persona sente per il proprio animale.

Per esempio, alcuni senza rendersene conto umanizzano i propri amici a 4 zampe.

Cominciano a parlargli come se fossero delle persone, a farli stare sul divano o sul letto, a fargli il bagno troppo spesso, a mettergli dei vestiti sia in estate che in inverno.

Praticamente, si dimenticano che sono degli animali.

Questa è una forma di maltrattamento poiché si nega all’animale di appagare i propri istinti e di dare libero sfogo alla sua personalità. 

Invece di lasciare che l’animale abbia una vita come tale, si crede che possa adattarsi alla perfezione allo stile di vita della persona che lo umanizza.

Ciò crea, come conseguenza, animali stressati, timorosi, antisociali e anche con disturbi ansiosi, che non sanno affrontare da soli le situazioni avverse.

Abbandono in casa

L’abbandono non avviene solo per strada. Per esempio, potrebbe essere una forma di maltrattamento lasciare un animale solo in casa per più di 8 ore al giorno, e ciò si aggrava se si trova sotto le intemperie o rinchiuso in una stanza.

Cane legato sulla neve

I cani sono animali socievoli che hanno bisogno della compagnia e dell’affetto degli altri, così come di donarlo.

Lasciarli soli per molto tempo è una forma di maltrattamento. Se notate una situazione come questa, denunciatela alle autorità.

Non garantirgli le cure necessarie

Molte persone potrebbero arrivare a credere che dare una casa agli animali abbandonati sia più che sufficiente per il loro benessere.

Niente è più lontano dalla realtà. Gli amici a 4 zampe hanno bisogno di cibo, di igiene, di esercizio fisico, di affetto e di tranquillità.

La Sindrome di Noè è un problema che riguarda persone con disturbi psicologici che riempiono la casa di animali ma non gli forniscono le cure necessarie.

Questo è un tipo di maltrattamento che viene punito per legge.

Inoltre, talvolta si creano delle condizioni poco salutari che possono colpire le persone che vivono in casa.

Lavoro forzato

Chi non è mai stato al circo da piccolo? Era bellissimo vedere i leoni e gli elefanti, e oggigiorno molti si godono una passeggiata su un elefante in Thailandia o su un cammello in Marocco.

Ma avete mai pensato in che condizioni vivono questi animali? Nella maggior parte dei casi si tratta di maltrattamento.

Elefante al circo e tendone

Passano ore sotto le intemperie a temperature estreme, e solo perché i loro padroni guadagnano molti soldi.

C’è stato un caso di un elefante che ha pianto quando è stato liberato dalle catene che lo tenevano imprigionato da decenni. Una triste realtà.

Fate caso a qualsiasi forma di maltrattamento animale camuffato, perché è un dovere di tutti pensare al benessere e ai diritti degli animali. Siate coraggiosi e denunciate!


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Cedón, M. & Holm, A. (2012) ABANDONO DE ANIMALES DE COMPAÑÍA. Universidad Autónoma de Barcelona.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.