Trattamento della tigna nei cavalli
Scritto e verificato la biologa Paloma de los Milagros
La tigna nei cavalli è una delle malattie cutanee più frequenti e contagiose, che può essere trasmessa persino all’essere umano. Per questo è fondamentale saperne riconoscere le fasi, imparare a fare una diagnosi e a prevenire la trasmissione per limitare al massimo l’impatto dell’infezione.
La tigna nei cavalli, nominata anche dermatofitosi equina, è un’infezione di origine fungina che colpisce i tessuti superficiali della pelle e del manto. I principali funghi responsabili di questo disturbo sono i Trichophyton equinumy e Trichophyton mentagrophytes.
Il contagio dell’animale nasce da una diretta esposizione al fungo, comune nel suolo. L’infezione può essere trasmessa anche all’uomo ed altri animali tramite il contatto con animali ammalati o con oggetti contaminati, soprattutto oggetti per la toletta. Scopriamo di più sulla tigna nei cavalli.
Diagnosi e fasi della malattia
La tigna nei cavalli appare nelle cellule morte della pelle e sul cuoio capelluto andando a formare una serie di zone circolari propense all’alopecia e alla desquamazione. Le aree più suscettibili al contagio sono quelle sfregate dalle redini o dalla sella; l’infezione può espandersi facilmente ad altre zone del corpo.
Di fronte ai primi sintomi (croste, desquamazione o prurito), è bene portare subito l’animale dal veterinario. Una diagnosi anticipata grazie a un tampone sulle aree prossime alla lesione eviterà il propagarsi del fungo e ridurrà il rischio di contagio.
Il metodo più affidabile per confermare la presenza del fungo è tramite l’esame micologico, che richiede però l’intervento di un equipe di laboratorio specializzata e un periodo di almeno 10 giorni.
Un rapido metodo alternativo o complementare può essere la diagnosi tramite l’analisi al microscopio dei peli o il raschiamento cutaneo. Queste due tecniche sono le migliori per la diagnosi della tigna sia nei cavalli come in altri mammiferi e negli umani.
Con l’avanzare dell’infezione, oltre al prurito e alla caduta del pelo possono presentarsi sintomi di arrossamento e infiammazione. L’avanzare della lesione resta circoscritta all’area colpita salvo alcuni casi di massima gravità; normalmente non colpisce le cellule vive della pelle e tende a ridursi in modo spontaneo.
Trattamento della tigna nei cavalli
Nonostante sia fondamentale saperla riconoscere per tempo, in condizioni di buona igiene, isolamento dell’animale e disinfezione delle installazioni, la tigna tende a sparire da sola. L’uso di shampoo o lozioni veterinarie può accelerare il recupero, anche se questi prodotti funzionano in modo diverso per ogni esemplare.
In generale, la maggior parte degli animali colpiti risponde positivamente a lavaggi con Elinconazolo, persino le femmine incinte.
L’olio dell’alberto del tè, come alternativa naturale, funziona come ottimo antifungino ed è meno aggressivo. In entrambi i casi, le dosi e la frequenza di somministrazione dovranno essere stabilite da uno specialista in salute equina.
Oltre a questi rimedi, dovrà essere fatta una pulizia a fondo delle superfici e degli oggetti con cui l’animale è entrato in contatto. Questo passaggio è fondamentale per combattere l’infezione ed evitare qualsiasi rischio di contagio, andando ad eliminare alla radice il problema.
Durante la fase di pulizia delle installazioni così come per il trattamento topico, il personale dovrà prendere tutte le precauzioni necessarie per evitare la trasmissione del fungo. In quest’ottica sono importanti anche l’uso di casacche e di materiale usa e getta da smaltire correttamente.
Stabilire un protocollo di intervento che garantisca l’isolamento del cavallo affetto e la sicurezza degli altri animali e persone aiuterà a far sparire l’infezione. Se dunque la tigna nei cavalli è un disturbo piuttosto frequente, i suoi sintomi non saranno troppo preoccupanti se si agisce in maniera rapida e minuziosa.
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- Veterinary Ireland Journal. Preventing and managing dermatophytosis in the equine hospital. (S f). Recuperado de http://veterinaryirelandjournal.com/large-animal/116-preventing-and-managing-dermatophytosis-in-the-equine-hospital
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