Tutto sugli animali domestici indipendenti
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Spesso parliamo molto dell’affetto, dell’intelligenza e delle qualità degli animali domestici. Ma, di solito, ci concentriamo sul comportamento che hanno quelli più popolari, ovvero cani e gatti. Accanto a loro, comunque, esistono molti altri esseri viventi che popolano le nostre case. Alcuni di loro sono più sensibili all’amore dei padroni: altri ancora sono davvero molto indipendenti.
Tutte le specie manifestano comportamenti diversi, quindi è logico pensare che esistano esemplari che, per personalità e temperamento, si sentano a loro agio anche senza le presenza dei legittimi proprietari.
In questo articolo cercheremo di comprendere se esistono degli animali domestici indipendenti e, in caso affermativo, come si comportano e come fare per riconoscerli. In tal modo, la prossima volta che andrete in vacanza o uscirete di casa, vi sentirete un po’ meno in colpa.
Domesticazione contro indipendenza
La storia della domesticazione degli animali è precisamente una storia di dipendenza. Infatti, i ricercatori biologi ritengono che i cani di oggi siano l’evoluzione dei lupi. Insomma, antenati dei primi che si avvicinarono agli insediamenti umani in cerca di cibo.
Così, più un animale è addomesticato, più sarà difficile per lui risolvere la maggior parte dei suoi problemi da solo. Questo accade, in modo ancor più evidente, con gli animali rimessi in libertà dopo lunghi anni passati a vivere in cattività, per esempio in zoo o circhi.
Ecco allora che il discorso sugli animali domestici indipendenti assume un valore meno negativo. Ovvero, esistono specie più impermeabili alla domesticazione ma che, in situazione di emergenza o pericolo, possono avvalersi di capacità che aumentano le loro possibilità di sopravvivenza.
Chi è più indipendente: il cane o il gatto?
Ovviamente, è bene confrontare il livello di indipendenza delle due specie domestiche per eccellenza. E, a dire la verità, ci sono molte ragioni per cui il gatto è il chiaro favorito di questo quesito.
I gatti sono solitari per natura e abituati a vivere esperienze in prima persona, senza dover interagire con i propri padroni. Tutto questo è possibile grazie al loro istinto e al potenziale delle loro particolari abilità fisiche.
Al contrario, i cani sembrano essere progettati per vivere sempre a contatto con gli esseri umani. Da loro derivano l’ottenimento di cibo, protezione e stabilità emotiva. Un cane senza il suo proprietario avrà problemi a mangiare e, soprattutto, sarà un cane triste.
I cani non possono stare troppo tempo senza padrone
È provato che la solitudine per lunghi periodi di tempo genera un impatto decisamente negativo sul miglior amico dell’uomo. Gli specialisti parlano addirittura di ansia da separazione e si ritiene che 8 ore siano il limite di tempo per chi deve lasciare da solo, a casa, il proprio amico a quattro zampe.
Gli effetti dello stress sui cani sono l’aumento dell’attività motoria, l’abbaiare eccessivo e il pianto. A ciò si aggiunge la predisposizione a defecare e urinare in spazi non ricorrenti o vietati nell’ambito della propria disciplina.
Tutti questi sintomi di ansia sono evidenti quando lasciate il vostro animale da solo. Le reazioni dipenderanno da variabili come l’età del cane, la sua razza, aspetti comportamentali, quantità di esercizio e tipo di educazione. Ma, in sostanza, questi non sono affatto animali indipendenti.
Il gatto, decisamente un animale indipendente
A differenza dei cani, i gatti rispondono meglio alla solitudine e, anzi, quando sono soli a casa stanno più che bene. Le loro interazioni con gli umani possono essere molto complesse e strette, ma non sono animali che dipendono dai loro padroni per sentirsi al sicuro.
Probabilmente, se lasciate il vostro felino domestico in pace per qualche giorno, troverete il suo contenitore di cibo e la sua lettiera intatti e senza alcuna modifica. In più, è sicuramente superfluo ricordarvi che si puliscono da soli e che sono perfettamente in grado di gestire la loro alimentazione.
Altri animali domestici indipendenti
Sembra che gli animali che non hanno la capacità di affrontare complessi processi di socializzazione siano quelli capaci di dimostrare una condotta più indipendente. Questo è il caso dei rettili come la tartaruga e l’iguana verde, la cui interazione con l’uomo è poco intensa, distante e inconscia.
Gli altri animali domestici semplicemente non possono vivere senza di noi, al di là della loro capacità e grado di socializzazione. Ad esempio, conigli e pesci richiedono ai loro proprietari di essere nutriti continuamente. Tra le altre cose, perché questi sono stati rimossi dai loro ecosistemi naturali per essere introdotti in gabbie e acquari, rispettivamente.
In breve, anche l’ambiente in cui cresce e vive un animale è un fattore predominante nel misurare la sua autosufficienza.
Animali domestici indipendenti: alla ricerca di un equilibrio
Questo non significa che tutto sia perduto. In effetti, se avete un cane, esistono dei metodi di allenamento che vi permetteranno di renderli meno dipendenti da voi. Allo stesso modo, quando si parla di indipendenza, da parte dei gatti, ciò non significa che siano animali freddi o che non vogliano saperne nulla del proprio padrone, anzi. Diciamo che questi due mammiferi domestici vivono il rapporto con l’uomo in modo diverso, ma nessuno dei due è da considerarsi migliore né peggiore.
Quello che bisogna capire è che quando un animale viene addomesticato, il suo livello di sottomissione deriva proprio dal tipo di insegnamento che gli viene impartito. Se accetta un legame più profondo e vitale o se è stato costretto ad abbandonare il proprio habitat naturale, in entrambi i casi l’addomesticamento implica un certo grado di dipendenza.
Fonte dell’immagine principale: Gabriel Vasquez
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