Uccello fornaio: un abile costruttore
Una delle principali caratteristiche del fornaio è la sua capacità di costruire il nido in una forma molto particolare: circolare e con una porta d’entrata anteriore. Questo piccolo uccello originario dell’America del Sud è davvero meraviglioso. Conosciamolo meglio!
Caratteristiche e habitat del fornaio
La famiglia dei Furnarius è composta da 8 specie differenti, conosciute popolarmente come “fornai” per il fatto che il loro nido è a forma di forno. Si possono trovare in America del Sud, dalla Colombia fino alla Patagonia argentina.
Il fornaio comune è il più diffuso del continente, dove viene chiamato anche “alonsito” o “padrone di casa”. Misura circa 23 cm di altezza, pesa 60 grammi e presenta un leggero dimorfismo sessuale. L’unica differenza tra i sessi è che i maschi sono più robusti e le loro ali più lunghe.
Ha le piume marroni rossicce, con diverse tonalità sulle ali, sul ventre e sulla testa. Il suo becco è allungato e appuntito e, come le zampe, è grigio scuro. Inoltre, gli occhi sono neri e qualche volta può presentare una gola biancastra.
Questo uccello è molto apprezzato dalle persone e appare in molte canzoni, leggende e storie sul folclore sudamericano. Gli agricoltori lo “accettano” per il fatto che si nutre degli insetti che vivono nei campi. Inoltre, è stato scelto come uccello nazionale dell’Argentina e compare sulle banconote di denominazione più alta del paese.
Canto e nido del fornaio
Le due caratteristiche principali dell’uccello fornaio sono da un lato i vocalizzi, e dall’altro la costruzione del nido. Per quanto riguarda il canto, il primo suono lo emette il maschio, al quale la femmina risponde. Le note sono ben definite, metalliche e molto intense.
Sebbene canti per tutto l’anno, è più frequente ascoltarlo prima della deposizione delle uova, poiché i suoni servono come legame e come mezzo di comunicazione tra le coppie. Una volta accoppiati, i fornai cantano insieme stirando il collo, mentre allungano la coda e agitano lievemente le ali.
Per quanto riguarda la costruzione del nido, lo creano tra i rami, sulle tegole o sopra i pali della luce. Iniziano ad aprile, e il lavoro può durare fino a 4 mesi. Sia il maschio che la femmina collaborano, e hanno bisogno di diversi materiali: fango, terra, sterco, fibre vegetali, foglie, piccole pietre e qualsiasi altra cosa che trovano sul loro cammino.
Per unire questi materiali, generano una specie di “saliva” speciale. All’interno del nido c’è una camera d’incubazione ricoperta di piume e di paglia. L’entrata è ubicata sul davanti.
Il nido pesa circa 5 kg e viene usato solo una volta. Dopo viene utilizzato da altri uccelli come il Pitango solforato, la rondine, il passero e il cardellino.
Alimentazione e riproduzione del fornaio
Il fornaio conduce una vita abbastanza sedentaria, è molto territoriale e non vola per lunghe distanze. Si alimenta di insetti come scarafaggi, grilli, scarabei, formiche, vermi, ragni, etc. A volte può nutrirsi anche di semi e di cereali. Li raccoglie mentre cammina tra i prati o tra la bassa vegetazione.
Per quanto riguarda la riproduzione, si tratta di un uccello monogamo. Il periodo dell’accoppiamento è tra la primavera e l’estate (da settembre a marzo), e la femmina depone 4 uova, con un intervallo di tempo di due giorni tra un uovo e l’altro; questi sono di colore bianco e ovali.
Dopo 17 giorni di incubazione nascono i pulcini, che non presentano piume e sono cechi. Dipendono dai loro genitori per circa un mese. Anche se abbandonano il nido trascorso questo periodo, la coppia si ferma una settimana in più, perché i piccoli ci ritornano ogni tanto. Non diventano indipendenti fino ai 9 mesi d’età.
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