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Una famiglia di gorilla è più complessa di quanto può sembrare

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Abbiamo sentito spesso parlare delle famiglie di gorilla; ora uno studio ci mostra in che modo si formano le amicizie al di fuori di queste famiglie.
Una famiglia di gorilla è più complessa di quanto può sembrare
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Tradizionalmente, si tende a semplificare le relazioni sociali esistenti all’interno di uno dei gruppi più carismatici di grandi scimmie. L’immagine costituita dalla famiglia di gorilla formata da un gorilla maschio silverback e dal suo harem si fa sempre più offuscata, a dimostrazione di quanto la società dei gorilla sia in realtà più complessa di quanto pensiamo.

Le caratteristiche della famiglia di gorilla

Questi rapporti sociali sono stati studiati in maniera approfondita con riferimento alla specie di gorilla più conosciuta e numerosa: quella del gorilla di pianura occidentale (Gorilla gorilla gorilla).

Nel suo caso, è stato osservato che, al di là della classica famiglia di gorilla, le sue relazioni si estendono anche al di fuori di quest’ultima e che sono altrettanto complesse di quelle che caratterizzano altre scimmie.

Normalmente, questi primati trascorrono la maggior parte del proprio tempo in unità familiari composte da un silverback e da diverse femmine adulte. I maschi tendono ad abbandonare il gruppo al raggiungimento della maturità sessuale, a volte formando delle coalizioni.

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Le reti sociali dei gorilla

Uno studio condotto dall’Università di Cambridge intende dimostrare che queste relazioni sono più complesse e che, al di fuori della famiglia di gorilla che conosciamo tutti, questi animali intrattengono, nel corso degli anni, rapporti sociali di estremo interesse.

Nell’articolo in questione, Robin Morrison sostiene che al di fuori dell’ambiente familiare esiste un gruppo di gorilla che si aggira intorno ai 12 individui e che formerebbe un gruppo di familiari più lontani, con i quali viene condivisa una relazione.

Infine, una media di 40 esemplari appartenenti ad altri gruppi farebbe parte di questa particolare rete sociale dei gorilla, con i quali trascorrerebbero del tempo in maniera amichevole. Sarebbe proprio all’interno di queste vaste reti sociali che molte femmine cambierebbero il proprio gruppo familiare.

Inoltre, queste reti sociali allargate consentono a una famiglia di gorilla di condividere risorse con altre famiglie. Questa attività, sotto forma di grandi riunioni molto distanziate nel tempo, consentirebbe di evitare conflitti. I raggruppamenti sociali di questo tipo  potrebbero essere molto simili a quelli che precedettero la formazione delle società tribali degli esseri umani e sono presenti anche in altre specie, come quella dei bonobo.

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Le amicizie dei gorilla

Fondamentalmente, il fenomeno che stiamo osservando sembra molto ragionevole. I gorilla presentano relazioni sociali che durano tutta la vita e che esulano dal nucleo familiare e dai legami di parentela. Si potrebbe dire, semplicemente, che questi animali hanno degli amici.

I gorilla rappresentano una specie difficile da studiare, dal momento che vivono in foreste molto fitte e in paesi nei quali sono in corso dei conflitti. Queste sono alcune delle ragioni per le quali le loro reti sociali non sono state ancora del tutto comprese, nonostante il fatto che, grazie a pioniere come Dian Fossey, siamo in grado di conoscere diverse informazioni in merito a questo argomento.

Le difficoltà presentate da questi studi sono rese evidenti dal fatto che siamo in grado di raggiungere queste affascinanti conclusioni solamente dopo tre decenni di studi condotti su questi affascinanti animali.

Un altro aspetto che è stato osservato consiste nel fatto che la maggior parte delle relazioni sociali che i maschi intrattengono tra loro non sono rappresentate da rapporti di parentela stretta. Questo fenomeno è dovuto al fatto che, in numerose occasioni, le femmine emigrano dal gruppo accompagnate dai propri cuccioli, che trascorrono la loro infanzia in compagnia di altri maschi, i quali, a loro volta, non sono i loro fratelli.

Tutte queste scoperte ci ricordano quanto le grandi scimmie assomiglino agli esseri umani e di come questi animali rappresentino uno specchio che ci restituisce un’immagine molto fedele e interessante, in grado di aiutarci a comprendere molte curiosità riguardanti la nostra stessa specie di primati.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.