Visone europeo: due esemplari liberati in Spagna

A causa del suo parente, il visone americano, una specie invasiva che è stata introdotta nel continente, il visone europeo si trova in pericolo di estinzione. Da questa situazione derivano i tentativi di reintrodurre nell'ambiente esemplari di questa specie.
Visone europeo: due esemplari liberati in Spagna
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez.

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Si intravedono buone notizie per una delle specie più minacciate di tutta Europa. Due esemplari di visone europeo nati in cattività sono stati liberati a la Rioja, in Spagna. La speranza è che possano dare vita a una discendenza completamente selvatica.

Anche se molte delle specie che vengono allevate in cattività non vengono mai liberate nell’ambiente, esistono programmi di conservazione grazie ai quali si stanno liberando animali nati in cattività. A esempi come quello del bisonte europeo si aggiunge il lavoro svolto da alcuni zoo della Spagna e da alcuni centri di allevamento.

Da dove provengono questi visoni europei?

Gli esemplari di visone europeo protagonisti di questa liberazione sono Lenito e Laminero. Si tratta di due animali di due anni di età che sono stati allevati dalla Fundación para la Investigación en Etología y Biodiversidad (“Fondazione per la Ricerca sull’Etologia e la Biodiversità”), un centro di conservazione di Toledo, in Spagna.

Questi due animali sono stati portati in uno zoo spagnolo conosciuto come parco di Sendaviva. Il centro navarrese alleva visoni affinché vengano liberati. In questo caso, però, è servito come luogo preparatorio per la liberazione, in modo che gli animali potessero adattarsi progressivamente al clima della zona.

Come sono stati liberati?

Entrambi i maschi di visone europeo sono stati rilasciati in grandi gabbie, dove hanno avuto la possibilità di cacciare e pescare, senza che esseri umani o grandi predatori possano incrociare la loro strada. Gli animali hanno trascorso circa un mese in queste grandi gabbie.

Questi visoni sono poi stati dotati di un radiosegnalatore, in modo da poterne seguire le vicissitudini durante i primi mesi di libertà nei dintorni del fiume Ebro. In passato, questa zona è stata uno dei punti di maggior concentrazione del visone europeo. Al giorno d’oggi, però, anche in questa regione è difficile riuscire a vedere esemplari di questo animale.

Per quale ragione bisogna liberare il visone europeo?

Il visone europeo è uno dei mustelidi più rappresentativi della nostra fauna; ciononostante, corre grave pericolo di estinzione. E la ragione è sorprendente.

Il motivo principale del suo declino è rappresentato dalla diffusione di una delle specie esotiche invasive più letali per questo animale: il suo parente, il visone americano.

la competizione con il visone americano minaccia la sopravvivenza del visone europeo

Si ritiene che, a causa di questa competizione diretta, nella penisola iberica rimangano meno di 600 visoni europei. Di conseguenza, questo piccolo mammifero legato ai corsi d’acqua è considerato una specie a rischio di estinzione.

Questi animali condividono la stessa nicchia ecologica. In altre parole, condividono le stesse risorse negli stessi ecosistemi e sono quindi in competizione diretta. Il grave problema è il fatto che chi ne risulta danneggiato è sempre il visone europeo, che a causa di questa situazione sta scomparendo.

Il visone americano ha raggiunto i fiumi europei direttamente per colpa dell’uomo: l’allevamento di questo animale per ricavarne la pelliccia ne ha provocato numerose fughe, alcune accidentali e altre causate da gruppi animalisti.

Quindi, purtroppo la soluzione consiste nell’eliminare la presenza del visone americano dall’ambiente. La mancanza di centri di recupero di animali selvatici fa sì che sia impossibile per questi animali riuscire a vivere in cattività e, di conseguenza, finiscono per essere cacciati.

Parallelamente, si sta procedendo alla liberazione di esemplari di visone europeo nelle zone tradizionali in cui viveva. In passato, infatti, i Paesi Baschi, La Rioja, Navarra e Castiglia e León godevano della presenza di migliaia di esemplari di visone europeo, nei propri corsi d’acqua. Riuscirà questo carismatico carnivoro a tornare a stabilirsi nei fiumi della Spagna?


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