5 animali con le corna che bisogna conoscere
Molti degli animali con le corna sono ruminanti, mammiferi ungulati come per esempio tori, cervi, antilopi o alci. Eppure, nell’incredibile varietà con cui la Natura ama sorprenderci, esistono anche altre specie dotate di queste speciali appendici.
Possono essere di osso pieno o anche di cheratina (come nel caso del rinoceronte). In questo articolo vi parleremo di alcuni dei più interessanti animali con le corna, presentandovi le loro caratteristiche più interessanti e curiose.
Quali sono gli animali con le corna?
Di diverse dimensioni e forme, le corna possono essere rivestite di cuoio, piegate a spirale o rifinite sulla punta, con o senza ramificazioni. Inoltre, in alcuni paesi, da secoli vengono attribuite loro proprietà curative e poteri “magici”. Con il risultato che molti animali selvatici vengono barbaramente uccisi, ogni anno, per rivendere i loro corni sul mercato nero. Dopo questa breve introduzione, passiamo subito alla descrizione di 5 animali con le corna che dovete conoscere. Alcuni li conoscete già, altri vi sorprenderanno: ne siamo certi.
1. Toro
Le corna del toro – nella foto che apre questo articolo – si sviluppano sui lati della testa e nascono direttamente dall’osso frontale di questo nobile e possente animale. Hanno forma conica e la loro superficie è ruvida alla base, per poi diventare liscia man mano verso la punta.
Quando nascono, i vitelli ne sono sprovvisti: le corna iniziano a crescere dalla terza settimana di vita a una media di un centimetro al mese. A due anni raggiungono dimensioni considerevoli, leggermente ricurve in avanti e decisamente appuntite. Sono un’arma micidiale contro qualsiasi predatore.
Anche la femmina del toro, la mucca, è provvista di corna. Di solito, però, sono molto più piccole e quasi sempre con le punte rivolte in alto.
2. Giraffa
Tra gli animali con le corna, vale la pena menzionare anche la sontuosa ed elegante giraffa. In questa specie, le appendici ossee sono note come ossiconi. Hanno l’aspetto di una protuberanza che, negli esemplari giovani e nelle femmine, è ricoperta di pelo.
Queste protuberanze sono fatte di cartilagine e sono vascolarizzate. Pertanto, servono per regolare la temperatura corporea. I maschi, come spesso accade, li usano nei combattimenti per il territorio e le dispute amorose: i loro ossiconi sono più accentuati e lunghi rispetto a quelli delle femmine. Terminano in punta con una specie di “pomello”.
3. Camaleonte di Jackson
Questo rettile possiede non una, bensì tre corna sulla sua testa: una sopra ogni occhio e, la terza, sopra il naso. Sono presenti solo negli esemplari maschi. Anteriormente si pensava che servissero nelle lotte per il territorio o per le femmine. In realtà, questa specie di camaleonte utilizza strategie più pacifiche, come cambiare di colore o adottare posizioni “intimidatorie”.
Il camaleonte di Jackson è oviparo e la gestazione dura circa sei mesi, si nutre di piccoli insetti e vive in regioni umide dell’Africa, principalmente in Kenya e Tanzania. È sempre più popolare come animale domestico per via delle sue tonalità assolutamente sorprendenti.
4. Rinoceronte
Una delle principali caratteristiche del rinoceronte sono i suoi corni, formati da cheratina, che crescono spontaneamente tra il muso e la fronte. Le due specie africane (bianco e nero) e il rinoceronte di Sumatra possiedono due corna (quello anteriore è più sviluppato), mentre le altre specie asiatiche ne hanno uno solo (rinoceronte indiano e rinoceronte di Giava).
I corni dei rinoceronti sono vere e proprie armi letali che vengono usate nelle dispute tra maschi dominanti. Tuttavia, la lotta avviene con le teste ravvicinate e spingendo l’avversario con l’uso di queste protuberanze. Si tratta di una scelta per limitare i danni: se si scontrassero a tutta velocità, per giunta usando i loro corni, le conseguenze per entrambi gli avversari sarebbero letali.
5. Lucertola cornuta gigante
Terminiamo la nostra rassegna dedicata agli animali con le corna con uno degli animali più straordinari del pianeta. Si tratta di un essere vivente endemico dal deserto del Messico, le cui protuberanze compaiono in varie parti della testa e sono fatte di cheratina. Secoli fa, erano semplici spine che si sono evolute in corna per aumentare le possibilità di sopravvivenza di questo rettile squamato, noto anche come “frinosoma cornuto” o “rospo corneo” (Phrynosoma cornutum).
La lucertola cornuta gigante è un animale a sangue freddo, si nutre di artropodi e insetti e, per sfuggire ai predatori, “spruzza” sangue dai suoi lacrimali. Questa sostanza ha un cattivo odore e sapore, svolgendo quindi un’ottima azione deterrente.
Un’altra tecnica di difesa, forse più efficace, consiste nel rifugiarsi tra pietre, tronchi e arbusti, o nascondendosi in terreni sabbiosi. In libertà ha un’aspettativa di vita di tre anni e, per quanto riguarda la riproduzione, le uova vengono deposte tra aprile a luglio. Il periodo di incubazione è di circa 50 giorni e i piccoli sono da subito autosufficienti.
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