7 ectoparassiti che colpiscono i rapaci
Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González
Gli ectoparassiti rappresentano una delle minacce naturali più frequenti tra quelle che colpiscono i rapaci. In questo articolo parleremo dei 7 più comuni, tutti appartenenti alla famiglia degli artropodi, sia insetti che aracnidi.
Ectoparassiti dei rapaci
Zecche, tra gli ectoparassiti più pericolosi
Le zecche adulte sono dei parassiti ematofagi che possono fungere da vettori di microrganismi patogeni. Normalmente, i rapaci vengono infestati quando trascorrono un periodo senza volare, per esempio per debolezza o malattia. Infatti, spesso sono presenti diverse zecche su uno stesso animale.
Sono localizzate sulle zone in cui sono presenti meno piume, come la cera del becco o le palpebre. E, se permangono nell’ospite per il tempo sufficiente, una volta che hanno consumato tutto il sangue possibile, se ne separano da sole. In caso contrario, è necessario rimuoverle manualmente, facendo attenzione per evitare che le loro appendici orali non rimangano nell’uccello.
Acari
Gli acari sono minuscoli ectoparassiti che attaccano la pelle di mammiferi e uccelli. Quello conosciuto come “acaro rosso del pollo” (Dermanyssus gallinae) vive negli edifici e attacca i rapaci durante la notte; provoca irritazioni, lesioni cutanee e, a volte, anemia.
L’acaro dei polli nordici (Ornithonyssus sylviarum) risulta più facile da identificare sull’ospite, e generalmente si annida nelle narici e nelle palpebre. Normalmente infesta l’uccello attraverso la preda.
Pulci
La fase adulta della pulce è l’unica in cui questo insetto agisce da parassita. Le pulci non sono molto comuni nei rapaci: si tratta infatti di parassiti occasionali, che di solito provengono da una preda o da un nido infestato.
Tra le pulci, si segnala quella nota come “pulce delle galline” (Echidnophaga gallinacea), una specie tropicale sempre più diffusa in Europa. È caratterizzata dal fatto che rimane attaccata al proprio ospite.
Miasi, tipici ectoparassiti estivi
Le miasi sono le malattie che derivano dall’infestazione dei tessuti vivi da parte di uova e larve di mosche. Le mosche adulte depongono le proprie uova nelle ferite aperte dei rapaci.
Le uova si schiudono dopo 8-24 ore e le larve si cibano di tessuto necrotico, che comporta un aggravamento della ferita. Se l’uccello muore a causa della miasi, di solito il decesso avviene dopo che questi insetti hanno raggiunto il sangue, provocando una setticemia.
Queste malattie sono più comuni durante i periodi di caldo, soprattutto in presenza di climi tropicali.
Quando un rapace viene accolto in un centro di recupero, bisogna esaminare a fondo le sue ferite, per assicurarci che non siano presenti uova o larve. Nel caso in cui ci siano, è necessario pulirle bene, ricorrendo anche a soluzioni insetticide.
Ippoboscidi
Gli ippoboscidi sono degli ectoparassiti caratterizzati da un ciclo biologico molto rapido, dal momento che presentano solamente una fase larvale. Le femmine depongono le uova nei nidi dei rapaci o tra le loro piume. La mosca adulta si ciba del loro sangue; così facendo, è possibile che trasmetta all’uccello altre malattie.
L’ippoboscide Ornithomya avicularia è relativamente comune nei rapaci migratori.
Pidocchi masticatori
Questi ectoparassiti sono noti come “pidocchi malofagi” e sono piuttosto comuni. Tutto il loro ciclo biologico si svolge sull’ospite: le uova aderiscono alle piume, attraversano tre fasi larvali e l’adulto si ciba dei resti di pelle, piume e sangue.
Questi insetti danneggiano le piume e provocano irritazione alla pelle: di conseguenza, l’uccello che ne è colpito curerà più spesso le proprie piume. Tendono a moltiplicarsi nei periodi di stress, debolezza o malattia, quando gli uccelli non adottano un’igiene adeguata.
Zanzare
La maggior parte delle zanzare depongono le uova nell’acqua e le loro larve non sono parassiti; prima di diventare adulte, attraversano quattro mute. Solamente le femmine adulte sono parassiti, dal momento che si cibano di sangue, e possono trasmettere microrganismi patogeni.
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- Cooper J. Birds of Prey: health and desease. 3rd ed. Williston: Wiley; 2008. Pages: 106-110
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