Addestramento professionale del Rottweiler
L’addestramento professionale dei Rottweiler avviene all’ordine del giorno: ma in cosa consiste? Il Rottweiler è un molossoide affabile, sensibile e affettuoso. Prima di tutto, è un cane da guardia che proteggerà i suoi padroni mettendo a rischio la sua stessa vita se necessario.
Per via delle sue qualità fisiche e psichiche, viene preso di mira da molti, a volte per fini positivi e altre negativi. A seguire presentiamo i passaggi seguiti dai professionisti per addestrare questi cani.
Addestramento professionale del Rottweiler
Non sono tollerate le dimostrazioni di dominio
Gli addestratori non tollerano le dimostrazioni di dominio del Rottweiler nemmeno da cucciolo. È possibile che un adorabile cucciolo di “Rotti” ci chieda carezze o voglia giocare; se acconsentiamo alla sua richiesta, gli stiamo ubbidendo. È fondamentale saperlo per garantire una corretta educazione, dunque gli esperti sottolineano l’importanza di evitarlo.
Non stimolare l’aggressività e la territorialità
I Rottweiler addestrati da professionisti non giocano mai a combattere o mordere e nemmeno a tirare la manica o un cordoncino del padrone, poiché è un atteggiamento di sfida. L’aggressività verrà stimolata dai professionisti solo in contesti diversi dal gioco.
Non bisogna essere accondiscendenti
Se il Rottweiler si stressa, si comporta in modo aggressivo o presenta un comportamento distruttivo, l’addestratore non risponderà a questo atteggiamento con le carezze, poiché si tratta di un gesto di approvazione.
Il Rottweiler ha bisogno del contatto umano
Un commento che gli addestratori professionisti sentono spesso è “Ho provato di tutto, persino a colpirlo”. Il Rottweiler è un cane molto sensibile e ha bisogno del contatto umano. Se l’esperienza gli dice che questo contatto, positivo o negativo che sia, deriva da un’azione negativa, tenderà a ripeterla.
Esercizi di addestramento professionale dei Rottweiler
Quando questi passaggi sono chiari, l’addestratore professionista inizia la routine di esercizi di ubbidienza:
- Il primo esercizio è la condotta al guinzaglio. Il cane deve concentrarsi sul conduttore e camminare tenendo le spalle all’altezza del ginocchio sinistro della persona.
- Il secondo esercizio riguarda il comando “fermo”. Il cane deve fermarsi quando sente la parola chiave. È vitale per poter proseguire con l’addestramento.
- Il terzo esercizio è costituito dai circuiti di agility nei quali il cane deve trovare un’uscita o seguire la persona di riferimento.
- Il quarto esercizio riguarda i comandi di azione, ovvero quelli nei quali, sentendo una parola chiave come “seduto”, “sdraiato” o “attacca”, il cane realizza l’azione.
Cercare di realizzare queste azioni con i nostri mezzi personali può generare una situazione pericolosa per il nostro animale e per noi stessi.
In definitiva, l’addestramento professionale dei Rottweiler richiede l’intervento di un esperto in un ambiente controllato e sicuro.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.