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Alce: caratteristiche, comportamento e habitat

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Alce: caratteristiche, comportamento e habitat
Ultimo aggiornamento: 27 aprile, 2018

Quando pensiamo ad un alce, immaginiamo un grande animale dotato di possenti corna che vive nelle foreste e nei prati degli Stati Uniti o della Finlandia. In questo articolo vi parleremo delle caratteristiche, del comportamento e dell’habitat di questo mammifero che, purtroppo, è stato cacciato dall’uomo per secoli.

Caratteristiche dell’alce

Appartenente alla famiglia dei cervidi – che comprende cervi e renne – l’alce è un mammifero artiodattile (con dita anche sulle zampe) di grandi dimensioni. Può infatti misurare fino a tre metri in lunghezza, due metri in altezza e pesare ben 500 chili (due volte un leone).

Può vivere circa 25 anni in libertà ed è una specie con un grande dimorfismo sessuale. I maschi hanno grandi e possenti corna, che possono misurare persino due metri, essendo di varie forme, allargate o palmate. Indubbiamente questa è la sua caratteristica più eccezionale e quella che li rende identificabili, rispetto ad altri erbivori simili.

Questa è l’unica differenza tra i sessi, dal momento che le femmine misurano e pesano allo stesso modo. Inoltre, entrambi hanno un collo sporgente e allungato, testa larga con occhi separati, rinario lungo e morbido e una specie di gobba sulla schiena. Per quanto riguarda il colore del manto, esso può essere di vari colori: nero, marrone, beige, grigiastro o rosso scuro.

Habitat dell’alce

Fino al Medioevo, l’alce viveva nelle grandi foreste dell’Europa centrale e occidentale. Tuttavia, per via della caccia e l’ampliamento degli insediamenti umani, questa specie ora deve accontentarsi di spazi ben più ridotti.

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Oggi, grazie a diverse campagne di conservazione, esistono diverese aree adibite a riserve in cui gli alci possono vivere senza timori. Questi mammiferi si stanno ora spostando verso altre latitudini.

Fondamentalmente possiamo dividere l’alce in due grandi gruppi, in base al loro habitat naturale:

L’alce eurasiatico abita nelle montagne del Caucaso, nella penisola scandinava, in Siberia, Polonia, Ucraina, Slovacchia, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Finlandia, Mongolia e Manciuria.

Le zone dove è possibile trovare, invece, il tipo americano, sono l’Alaska, il Canada, gli Stati Uniti centrali e occidentali (Oregon, Montana, Colorado e nel Parco Nazionale di Yellowstone).  Gli alci più grandi del mondo pascolano tra gli alberi della British Columbia.

Comportamento degli alci e alimentazione

Le abitudini di questi animali – più attivi all’alba e al tramonto – cambiano in base al periodo dell’anno. In estate vivono da soli o in piccole mandrie, mentre in inverno formano gruppi sociali più grandi, di circa 10 esemplari.

Sebbene facciano migrazioni temporanee, specialmente durante la stagione calda, e a causa della densità della popolazione, le alci ritornano sempre nei loro territori originari. Tuttavia, non li difendono dalla presenza di altri animali della stessa specie e tutti loro convivono in armonia.

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La vista dell’alce è molto debole, ma ciò è compensato da un olfatto e un udito molto sviluppati. Questo animale si nutre di foglie, cortecce e rami di alberi, piante acquatiche, frutti e qualsiasi cibo di origine vegetale.

Le lunghe gambe gli permettono di raggiungere le foglie più alte e, se necessario, entrano persino in laghi e fiumi. Qui, le alci si tuffano o nuotano alla ricerca di ninfee e mentre pascolano, è possibile vederli che si inginocchiano. In un solo giorno, un alce maschio adulto può ingerire fino a 20 chili di foglie e piante.

In termini di riproduzione, sia le femmine che i maschi raggiungono la maturità sessuale dopo i due anni. La stagione degli amori si svolge tra i mesi di settembre e ottobre. Dopo l’accoppiamento – che include le chiamate nasali tra coppie e combattimenti tra i maschi per determinare il loro potere – la femmina partorisce dopo circa 250 giorni.

Le femmine danno alla luce un singolo cucciolo per gravidanza. Ma, con l’avanzare dell’età, possono partorirne anche due o tre nella stessa cucciolata, con una distanza fino a 15 giorni tra ogni nascita.

I cuccioli di alce pesano circa 16 chili quando nascono e dopo tre giorni seguono la madre, che è molto protettiva e può attaccare e tenere lontani predatori, facendo uso dei suoi potenti zoccoli.

Come avete visto, gli alci mostrano aggressività solamente in due casi. O quando si sentono minacciati o durante le fasi dell’accoppiamento, nel contendersi le femmine della mandria. In generale, si tratta di animali pacifici e, sebbene possano raggiungere una velocità di corsa di circa 60 km/h, tendono ad avere movimenti lenti e pesanti.


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  • Hundertmark, K. J., Bowyer, R. T., Shields, G. F., Schwartz, C. C., & Smith, M. H. (2006). Colonization history and taxonomy of moose Alces alces in southeastern Alaska inferred from mtDNA variation. Wildlife Biology, 12(3), 331-338.
  • Bowyer, R. & Ballenberghe, Victor & Kie, John. (2003). Moose (Alces alces). In book: Wildlife Mammals of North America: Biology, Management, and Consservation (pp.931-964) Edition: SecondPublisher: The Johns Hopkins University Press.

 


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