7 animali con abitudini nocive per l'ambiente
Quando una specie raggiunge e conquista un nuovo habitat – generalmente per l’introduzione forzata da parte dell’uomo – l’ecosistema inevitabilmente risentirà delle sue “abitudini”, sia alimentari che riproduttive. Gli animali con abitudini nocive influenzano negativamente questi ambienti e gli altri esseri che vi abitano. In questo articolo vi parleremo di alcuni di loro.
Quali sono gli animali con abitudini nocive?
L’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) è un’organizzazione responsabile della documentazione e dell’analisi degli effetti di quelle specie esotiche, sia animali che vegetali, che danneggiano l’ambiente in cui si trovano.
Anche se tutti sappiamo che quella umana è la più dannosa per tutte le altre specie, la verità è che non è l’unica. Ci sono altri animali che, a causa della loro dieta, stile di vita o di riproduzione, hanno un impatto negativo su determinati ecosistemi. Di seguito vi mostreremo i sette casi più eclatanti di specie con abitudini nocive per l’ambiente.
1. Lumaca gigante africana
Nonostante sia un mollusco nativo dell’Africa tropicale (Kenia, Somalia e Tanzania), oggi questa lumaca è presente anche in alcuni paesi del Sud America, come Venezuela, Colombia e Perù. Infatti, è in grado di adattarsi benissimo a tutti i climi caldi e umidi.
La gigantesca lumaca africana si nutre di foglie e piante in gran quantità, motivo per cui è considerato un animale dannoso. Inoltre, per la sua velocità di riproduzione può facilmente diventare una vera piaga per le piantagioni. Infine, le sue secrezioni causano infezioni nei mammiferi che entrano in contatta con esse.
2. Capra
Questo mammifero domestico, da cui si ottengono carne e latte, vive in alta montagna, in zone di grande pendenza e altitudine. Inoltre, si nutre di qualsiasi pianta che possa trovare sulla sua strada.
L’allevamento di capre è dannoso per l’ambiente perché può causare la distruzione di alberi o piante che questi animali sradicano. Per evitare ciò, devono essere portate su terreni rocciosi e quasi sterili, con sufficiente vegetazion,e in modo che possano nutrirsi a sufficienza.
3. Formica pazza gialla
Scientificamente nota come Anoplolepis, questo insetto è caratterizzato dal cambiamento dell’ambiente in cui vive, siano esse aree urbane o agricole. È considerato uno degli animali con le abitudini più dannose perché le loro colonie sono composte da milioni di esemplari e possono letteralmente infestare interi territori.
Questo insetto invasivo è considerato una “piaga”, poiché non riposa mai, in nessun momento del giorno o della notte e continua sempre a cercare cibo. La sua dieta è composta da quasi ogni tipo di elemento organico in decomposizione, sia esso vegetale o animale.
4. Lontra
Questo roditore, tipico del Sud America, vive nelle zone umide e ha abitudini distruttive per l’ambiente. Quando costruisce le sue tane – usando tronchi, rami e foglie – è in grado di cambiare il corso dei fiumi, e può persino causare siccità in certe aree, poiché queste strutture fungono da dighe naturali.
Anche il castoro, un parente stretto della lontra, è ugualmente considerato nocivo in quei luoghi in cui è stato introdotto. I motivi sono certamente gli stessi. Sono in grado di formare dighe molto spesse e resistenti e incidono molto negativamente sul taglio degli alberi. Grazie ai loro possenti denti, possono lentamente disboscare le aree limitrofe a laghi e corsi d’acqua, modificando la morfologia di intere zone.
5. Serpente bruno arboricolo
Il suo habitat è la costa settentrionale dell’Australia e diverse isole dell’Oceania. Fu accidentalmente introdotto in una nave mercantile sull’isola di Guam, dove “approfittò” della mancanza di predatori naturali, come il cinghiale, per riprodursi senza problemi.
La proliferazione di questo serpente nella zona ha causato la devastazione della maggior parte degli uccelli nativi e la riduzione della popolazione di altri animali, come lucertole e pipistrelli. La dieta di questo rettile è piuttosto ampia e comprende anche piccoli roditori e toporagni.
6. Cervo comune
Questa varietà comprende circa 27 sottospecie che sono distribuite nell’emisfero settentrionale, principalmente negli Stati Uniti, in Canada e in Scandinavia.
Tuttavia, è considerato dannoso in quei luoghi in cui è stato introdotto per la caccia: Cile, Argentina, Australia e Nuova Zelanda. Lì compete con altri erbivori nativi per il cibo.
7. Trota iridea
Questo pesce, che può vivere in acqua dolce o salata ed è stato introdotto in quasi tutti gli ambienti, è un altro animale con abitudini nocive che vale la pena evidenziare.
Essendo molto longevi, vivono circa otto anni e raggiungono i 120 centimetri di larghezza. Sono dei predatori famelici e sono in grado di ridurre significativamente le popolazioni di piccoli pesci e zooplancton, all’interno di fiumi e mari.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.