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Effetti collaterali degli antinfiammatori in cani e gatti

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Effetti collaterali degli antinfiammatori in cani e gatti
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 29 dicembre, 2022

Gli antinfiammatori sono farmaci che vengono prescritti a cani e gatti, con lo scopo di ridurre un’infiammazione e il dolore che ne deriva. Di solito sono associati a malattie osteoarticolari come l’osteoartrite e l’artrite, alcune tra le più frequenti malattie articolari che potrebbero interessare i vostri animali domestici, specialmente se non più giovani.

Quando si devono somministrare antinfiammatori a cani e gatti? Analizzando i rischi che possono essere derivati, i farmaci vengono assunti – da persone e animali – sempre e solo sotto prescrizione medica.

Classificazione e rischi da considerare

Gli antinfiammatori sono divisi in due gruppi: non steroidei (come l’aspirina) e steroidei (come il paracetamolo). Mentre i secondi sono i più problematici negli animali domestici, perché contengono corticosteroidi, i loro effetti sono anche più potenti e benefici per gli esseri umani.

A causa del grado di pericolosità di questi antinfiammatori per quanto riguarda cani e gatti, è necessario che il loro uso sia sempre approvato dal veterinario. Come avete visto, medicare animali domestici senza una raccomandazione medica potrebbe causare danni gravi, persino letali.

L’aspirina, per esempio, può provocare la morte nei gatti anche se si tratta di una singola pillola. È più potente negli animali che negli umani a causa del fatto che la sua sintesi è più lenta.

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Va tenuto presente che la prescrizione di questo medicinale deve essere valutata con attenzione, dinanzi a qualsiasi emergenza. Quando portate l’animale malato in clinica veterinaria, non scordate di portare anche i documenti relativi all’anamnesi. Ciò aiuterà lo specialista a prescrivere il farmaco più adatto. Si consiglia inoltre di eseguire un esame del sangue e delle urine sull’animale domestico, prima e durante il trattamento, al fine di controllare i possibili effetti negativi.

Effetti collaterali di antinfiammatori in cani e gatti

Gli antinfiammatori in cani e gatti possono causare effetti collaterali anche gravi. In molti casi, il grado di tossicità può provocare la morte di entrambi.

Per alcune razze canine come il Border collie e altri pastori, la morte è quasi istantanea a causa di problemi di incompatibilità del loro organismo con gli antinfiammatori di tipo steroideo.

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Peculiarità degli effetti degli antinfiammatori in cani e gatti

Sebbene alcuni dei sintomi secondari degli antinfiammatori in cani e gatti siano ben noti, è importante riconoscere anche le loro particolarità, al fine di individuare i segnali di pericolo nel vostro animale domestico.

Nei cani, ad esempio, questi sono i sintomi noti derivanti dall’uso di farmaci: progressivo decadimento, presenza di tracce di sangue in urina e feci, vomito, dolore addominale, perdita di appetito, aumento della frequenza cardiaca, ulcere intestinali e, purtroppo, anche la morte.

Nei gatti, può essere rilevata la comparsa di malattie come anoressia, ipotermia, depressione, debolezza, secrezione di mucosa di colore scuro, aumento della salivazione e vomito. Va presa in considerazione anche la comparsa di edema su faccia e artigli.

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Nei casi più gravi bisogna stare molto attenti, perché questi sintomi possono essere seguiti da coma. Sfortunatamente, in taluni casi si è registrato il decesso nelle 18/36 ore successive all’assunzione dei medicinali.

Quando l’animale domestico soffre per la tossicità elevata di un determinato farmaco, oltre al rischio di morte, possono verificarsi lesioni agli organi interni. Tali sono i casi di sviluppo di insufficienze epatiche e renali che possono essere osservate dalla colorazione gialla della pelle, a livello di gengive e occhi, oltre che evidenti segni di disidratazione, aumento della sete e della minzione.

Precauzioni, misure preventive e cura

Se non diversamente prescritto dal veterinario, gli antinfiammatori non possono essere assunti in combinazione con altri corticosteroidi. Inoltre, si consiglia di dare le medicine al vostro animale dopo ogni pasto, in modo che il farmaco possa essere assorbito dal corpo senza causare danni. Durante il trattamento è necessario fornire acqua fresca per tutto il giorno, per evitare un quadro clinico di disidratazione.

La fine del trattamento

Quando il trattamento giunge al termine, è importante che il farmaco venga abbandonato un poco alla volta. Un’interruzione improvvisa piuttosto che graduale potrebbe generare una pericolosa diminuzione del cortisolo, provocando una crisi surrenale con sintomi quali: debolezza, affaticamento, vomito, perdita di appetito e difficoltà di respirazione.

Allo stesso modo, una volta che il trattamento con gli antinfiammatori è stato definitivamente interrotto, i sintomi appena elencati dovrebbero scomparire dopo poche ore. Se notate un cambiamento nel comportamento dell’animale, è molto probabile che sia presente un’anomalia. In tal caso, interrompete il trattamento e recatevi immediatamente dal veterinario.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.