Body post operatori per cani: tipi e utilizzo

I body post operatori sono sempre più utilizzati da chi ha un cane, poiché sono una buona alternativa al collare elisabettiano.
Body post operatori per cani: tipi e utilizzo

Ultimo aggiornamento: 16 aprile, 2022

Molti animali domestici tendono a toccarsi le ferite e le suture da operazione chirurgica, quindi per prevenire problemi di questo tipo viene spesso utilizzato il collare elisabettiano. Questo apparecchio, giustamente rinominato in inglese “cone of shame” (cono della vergogna), risulta scomodo e persino stressante per molti animali. Dal momento che era necessaria un’alternativa, sono stati introdotti sul mercato i body post operatori per cani.

Fortunatamente, le nuove tecniche veterinarie sono sempre più orientate alla ricerca del benessere fisico e psicologico degli animali e non solo della funzionalità. Se il vostro cane soffre ogni volta che indossa un collare elisabettiano, in questo articolo potrete scoprire alcune delle migliori alternative, perciò non lasciatevelo sfuggire.

Problemi associati al collare elisabettiano

Un retriever con un collare elisabettiano.

Gli interventi chirurgici sugli animali di piccole dimensioni non comportano solo rischi durante l’intervento stesso; anche durante il periodo postoperatorio è necessario tenere sotto sorveglianza costante il paziente. Il collare elisabettiano è un metodo efficace per impedire al cane di leccarsi le ferite e i punti di sutura, ma comporta grandi complicazioni:

  • Il cane si ritrova con il campo visivo limitato: è comune vederli sbattere contro mobili e angoli, poiché non riescono a calcolare bene le distanze.
  • Provoca irritazioni cutanee: il continuo sfregamento contro i bordi del collare finisce per provocare problemi dermatologici.
  • Il cane ha difficoltà a bere acqua.
  • Può muoversi e giocare in maniera limitata.
  • Provoca angoscia, stress e stati depressivi nell’animale.

Questo collare è stato a lungo utilizzato in campo veterinario, in quanto concepito come un male necessario per riprendersi da infortuni e interventi chirurgici. Per questo motivo, le alternative introdotte qualche anno fa per risolvere questi inconvenienti, come i body post operatori, offrono diversi vantaggi rispetto al collare elisabettiano. Analizziamoli.

Cosa sono body post operatori?

I body post operatori sono indumenti progettati per coprire ferite e punti di sutura. Pertanto, sono realizzati con materiali elastici (di solito cotone e poliestere), in modo che il body si adatti al corpo dell’animale consentendone la mobilità.

Pertanto, il cane non potrà grattarsi o leccarsi sulla zona critica mentre è in fase di recupero, ma potrà comunque muoversi liberamente.

Questi strumenti sono indicati per impedire l’accesso a ferite, zone che prudono (come nel caso di dermatiti) o suture recenti. Esistono diversi modelli a seconda delle esigenze del cane, come quelli in cui l’addome resta scoperto o quelli che coprono le zampe e il collo, con diversi sistemi di chiusura e materiali dai più resistenti ai più flessibili.

Alcune persone usano questi body anche per proteggere i propri cani dai raggi ultravioletti del sole o come ausilio per ridurre lo stress. Poiché sono fatti di tessuti spessi, sono utili anche come cappottini durante l’inverno.

Precauzioni e consigli nella scelta di un body post operatorio

Faringite nei cani.

Come potete vedere, l’alternativa dei body post operatori è l’ideale per quei cani che non riescono ad adattarsi al collare elisabettiano (ovvero quasi tutti). Tuttavia, è necessario tenere conto di alcune considerazioni:

  • Scegliete un body facile da indossare e da togliere, ma che non rischi di aprirsi ad ogni movimento dell’animale. Il velcro, ad esempio, tende a staccarsi se il cane si muove troppo, soprattutto quando si sporca.
  • Dal momento che non limita i movimenti del cane, non va bene per lesioni nella zona della testa o altre zone raggiungibili con le zampe.
  • Il tessuto deve essere privo di formaldeide.
  • Se usate il body per proteggere le ferite aperte, ricordatevi di pulirle spesso e di coprirle prima di farglielo indossare. In questo modo eviterete infezioni.
  • Se decidete di realizzare un body fatto in casa, consultate prima il veterinario. I cani molto attivi potrebbero riuscire a toglierselo e persino di ingerirne parti.
  • Non lasciate che il cane indossi il body per più di 8 ore alla volta.
  • Se il vostro cane verrà sottoposto presto a un intervento chirurgico, acquistate in anticipo il body post operatorio e fate abituare il cane a indossarlo.

Altre alternative al collare elisabettiano

Se avete provato body post operatori e al vostro cane non sono piaciuti, non temete, non significa che dovrete ricorrere di nuovo al “cono della vergogna”. Esistono tante altre alternative, dovete solo trovare quella che va meglio per il vostro cane. Ecco alcuni esempi:

  • Collari: questi strumenti funzionano in modo simile al collare elisabettiano, poiché limitano il movimento del collo in modo che il cane non riesca a raggiungere le ferite. A differenza di quest’ultimo, i collari sono flessibili e non limitano la vista o l’udito del cane. Funzionano meglio in caso di lesioni agli arti anteriori.
  • Collari gonfiabili: sono simili ai cuscini da viaggio o per il collo che usiamo noi umani. Il fatto che si gonfino permette di adattare il dispositivo al collo dell’animale, ma per i cani molto attivi non sono l’ideale, in quanto finiscono per sgonfiarsi.
  • Collari in tessuto: questi strumenti hanno la stessa forma del collare elisabettiano, ma sono realizzati in un tessuto leggero e flessibile. In questo modo si sfruttano i vantaggi del cono fatto di plastica e allo stesso tempo non si ostacola la mobilità dell’animale.

In ogni caso, ricordate che se volete provare metodi alternativi come i body post operatori, è importante consultare il veterinario. Un approccio prova e sbaglia può portare ad incidenti, quindi non esitate a chiedere consiglio.


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  • Shenoda, Y., Ward, M. P., McKeegan, D., & Fawcett, A. (2020). “The Cone of Shame”: Welfare Implications of Elizabethan Collar Use on Dogs and Cats as Reported by their Owners. Animals10(2), 333.
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