Cane si rifiuta di abbandonare la bara del suo padrone, vittima del terremoto
Chi ha un cane è ogni giorno testimone della fedeltà che questi animali dimostrano agli esseri umani. Tuttavia, in situazioni estreme, come la malattia o la morte, questa virtù si manifesta in modo esasperato in alcuni animali. È il caso di un Cocker Spaniel il cui padrone è morto a causa del terremoto avvenuto l’anno scorso nel centro Italia. In un video si può vedere il cane che si rifiuta di abbandonare il suo posto accanto alla barda del suo padrone.
Un cane si rifiuta di separarsi dal suo padrone durante il funerale delle vittime del terremoto
Andrea Cossu, di 45 anni, viveva nella località di Pescara del Tronto. È stata una delle quasi 300 vittime del sisma che ha colpito il nostro paese lo scorso 24 agosto.
L’uomo ed il suo animale domestico erano inseparabili, secondo quanto affermano gli altri membri della famiglia. Per questo motivo, il giorno del funerale il Cocker non poteva essere assente.
Di conseguenza, è comprensibile la reazione dell’animale. Quando l’hanno fatto avvicinare alla bara, ha iniziato ad annusarla e a muovere la coda, capendo che dentro di essa vi era Andrea Cossu. In altre immagini si vede il cane rifiutarsi di separarsi dal luogo in cui giace il suo padrone e sdraiarsi accanto al feretro.
Un cane si rifiuta di abbandonare il suo padrone deceduto e si sdraia accanto alla sua bara. Una delle numerose e terribili storie di uno dei terremoti che hanno colpito ultimamente il centro Italia.
Immagini da una palestra trasformata in una camera mortuaria
Il funerale è stato collettivo e si è svolto nella palestra comunale di Monticelli (comune di Ascoli Piceno). Le autorità si sono recate nel posto per dare l’ultimo salute ed onorare le 35 persone che hanno perso la vita durante il terremoto di magnitudo 6,2 nella scala Richter.
Dichiarato il lutto nazionale, alla cerimonia erano presenti anche il presidente Sergio Mattarella e l’ex primo ministro Matteo Renzi.
Tuttavia, a rendere ancora più commovente la situazione è stato il cagnolino sconsolato che non voleva abbandonare il suo padrone. Egli giaceva in una delle numerose bare che, in fila, popolavano la palestra.
Hachiko, Canelo e tante altre storie di cani fedeli
Tra le tante storie, più o meno conosciute, di cani fedeli ai propri padroni dopo la morte degli stessi, quella di Hachiko è, forse, la più emblematica. Il caso del cane di razza Akita ha superato i confini ed Hollywood gli ha persino dedicato un film.
In Spagna è famoso il caso di Canelo, cane di un vagabondo di Cadice che rimase invano in attesa del suo padrone davanti alla porta dell’ospedale. Purtroppo, questi era deceduto.
Storie simili si conoscono in diversi posti ed epoche. Ad esempio:
-Fido, un cane che, come Hachiko, si recava alla stazione dei treni in Toscana in attesa del ritorno del suo padrone, un giovane morto durante la Seconda Guerra Mondiale.
-Collie, un cane che ha trascorso 9 anni accanto alla tomba del suo padrone. È successo nel Cimitero della Pietà a Rosario, in Argentina. Vi rimase anche quando, dopo qualche tempo, il cadavere dell’uomo venne cremato.
-Bobby, il cane che ha passato gli ultimi 14 anni della sua vita sulla tomba del suo padrone, un poliziotto scozzese.
La scienza può spiegare temi come la fedeltà e l’amore dei cani?
Fino a questo momento gli studiosi non sono riusciti a trovare una spiegazione esatta. Non è chiaro il motivo per cui alcuni animali aspettano il ritorno dei loro padroni deceduti o del perché passino le giornate accanto alle loro tombe.
È complicato dimostrare con un esperimento questioni legate all’amore e alla fedeltà.
Ci auguriamo che il Cocker di Andrea Cossu abbia trovato conforto alla sua perdita negli altri membri della famiglia.
Fonte dell’immagine principale: www.lastampa.it
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.