Un cane salva un bambino con sindrome di Down
Il rapporto speciale che si crea tra cani e bambini è ampiamente conosciuto. Sappiamo anche che questi animali posseggono un sesto senso davvero sviluppato e sono attentissimi a tutto ciò che accade intorno a loro. Oggi, in questo articolo, vogliamo condividere la storia di un cane che ha salvato un bambino con sindrome di Down, una vera dimostrazione di amore incondizionato.
Il cane che salva il bambino con sindrome di Down
La famiglia Duffy, negli Stati Uniti, considera il suo cane Teddy non solo un altro membro del nucleo familiare, ma come un vero angelo custode per il piccolo Riley. Questi ha appena 5 anni e soffre della sindrome di Down. Ebbene, questo bambino speciale deve la sua vita proprio a Teddy.
Un episodio quasi normale, che può capitare in ogni casa. Riley stava giocando a nascondino con i suoi fratelli maggiori. Per riuscire a non essere trovato, il bambino ha deciso di nascondersi nell’asciugatrice e chiudere la porta. Accidentalmente, l’elettrodomestico si è messo in moto, iniziando a girare… Con il povero piccolo intrappolato dentro!
Immediatamente, Teddy è entrato in azione. Comprendendo il pericolo per il suo piccolo amico, questo intelligentissimo cane è corso fino al piano superiore dove la madre di Riley si stava occupando delle faccende domestiche. Abbaiando in modo animato, è riuscito ad attirare l’attenzione della signora e di un altro fratello (che stava guardando la televisione).
Dal momento che il comportamento del cane non era normale, i due hanno deciso di andare a vedere ciò che stava succedendo di sotto. L’animale li ha portati fin davanti all’asciugatrice. Una volta arrivati, hanno finalmente potuto sentire le grida di Riley.
La mamma ha prontamente spento la macchina e liberato il piccolo, evitando una tragedia. Per fortuna Riley se l’è cavata solo con tanto spavento, alcuni graffi e delle lievi ustioni. Grazie al coraggio del cane, il bambino è stato salvato. Una storia davvero bellissima che dimostra, ancora una volta, l’encomiabile fedeltà che i cani hanno verso l’uomo.
Un cane aiuta un bambino con sindrome di Down in Argentina
Non si tratta, infatti, di un caso isolato. L’elenco di atti eroici realizzati dai nostri amici a quattro zampe è numeroso. Un altro esempio arriva dall’Argentina. Anche qui, un altro cane ha salvato la vita a un bambino, ancora una volta affetto dalla sindrome di Down. Il protagonista è un bellissimo Labrador di nome Himalaya. La piccola vittima è Herman e vive nella città di La Plata, a Buenos Aires.
La madre del ragazzo ha condiviso online un video per raccontare questa disavventura, per fortuna conclusasi felicemente. Herman ha appena 5 anni e non ama il contatto fisico. Nessuno, tranne la mamma, può toccarlo. Per questa ragione trascorre molte ore giocando da solo, lontano da altre persone.
Un atteggiamento che è scomparso con l’arrivo di Himalaya. Il bambino non ha potuto resistere all’affetto dimostratogli da questo splendido cagnolone. Quasi subito iniziò a giocare con lui e ora i due sono amici per la pelle, inseparabili e felici!
Tutti i tentativi di genitori, parenti e medici erano stati vani. Al contrario, sono bastate poche ore al nostro amico Labrador per salvare Herman dal destino di una vita da emarginato. Un semplice cane che oggi è un amico, infermiere e terapeuta per il suo nuovo, e speciale, padrone.
Bambini con sindrome di Down e terapia con cani
Ormai da anni, sono molte le associazioni che si occupano di seguire persone con sindrome di Down. Oggi, le famiglie sono solite inserire i cani come parte del programma di terapia, essendo perfetti per migliorare la socializzazione. Il contatto con gli animali favorisce l’integrazione nella società in modo davvero completo.
Sia pazienti bambini che adulti, traggono enorme giovamento dal contatto con gli animali, per le loro vite. Il cane permette di stimolare aspetti delicati della personalità, attraverso il gioco e il contatto fisico. Un modo concreto per avvicinare chi soffre di sindrome di Down ad una vita più normale grazie alla maggiore fiducia verso il mondo esterno.
La tendenza di queste persone è quella di chiudersi e isolarsi. Di solito mostrano timidezza, parlano a bassa voce e rifiutano il contatto fisico con gli sconosciuti. Tra i vari esercizi, vi è, per esempio, quello di passeggiare nei luoghi pubblici assieme ai cani. Come bar o ristoranti. Lo scopo, per i ragazzi, è ordinare qualcosa per sé e per il proprio cane. Un piccolo stratagemma che, gradualmente, migliora le capacità di comunicazione e interazione sociale.
Gli inizi, comunque, non sono facili per tutti. Può capitare che il primo contatto con gli animali sia accompagnato da un sentimento di timore. La sensibilità del cane permette, presto, di instaurare un profondo rapporto di fiducia, creando così un’amicizia sincera e duratura. I benefici di tali terapie sono davvero evidenti. Sia nei ragazzi che per i genitori che possono osservare, con serenità, i miglioramenti decisivi per la vita dei loro cari.
Fonte delle immagini: www.lahoradeandalucia.es e www.hoy.es
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