Canzoni dedicate alle rondini
Il loro arrivo, che coincide con la primavera, sicuramente spiega il perché esistano così tante canzoni dedicate alle rondini. Questi uccelli di piccole dimensioni, dal volo rapido e preciso, amano la compagnia degli uomini. E a loro, forse, cantanti e compositori hanno voluto affidare un personale messaggio artistico. Se amate la musica e gli animali, dunque, non perdetevi questo articolo.
Le più belle canzoni dedicate alle rondini
Da sempre, questi uccelli passeriformi rappresentano emozioni molto forti. Ad esempio perché sono animali migratori, legati al viaggio, all’addio, all’esilio. Ma anche ai ricordi dell’infanzia, dei giorni che non torneranno più. Insomma, le rondini sono servite da ispirazione e per permettere a tanti autori di sfruttare le loro caratteristiche per parlare agli uomini.
Molte di queste canzoni sono diventati dei classici e fanno parte della colonna sonora di diverse generazioni. Alcune sono state scritte moltissimi anni fa, altre sono diventate celebri grazie ai loro interpreti, come Claudio Villa, Lucio Dalla o persino Pavarotti.
Ecco allora 6 canzoni dedicate alle rondini che probabilmente non conoscevate, ispirate a questi piccoli uccelli migratori che solcano i cieli del mondo.
1. Le rondini (Lucio Dalla)
Inserita nell’album “Cambio” del 1990, lo stesso del famoso singolo “Attenti al lupo”, questa canzone colpisce per il suo grande carico emotivo. Anche se una delle meno conosciute del repertorio di Dalla, il cantautore bolognese aveva una predilezione per questo brano. A tal punto che, nel giorno del suo funerale, il testo fu letto dal suo compagno, Marco Alemanno. E’ la storia di una piccola rondine che, di nascosto, si infila nell’universo degli umani e li osserva con stupore:
“Vorrei girare il cielo come le rondini / E ogni tanto fermarmi qua e là / Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici / E come loro quando è la sera / Chiudere gli occhi con semplicità.”
2. Volano le rondini (Gigliola Cinquetti)
Cantata anche da altre famose voci italiane, come Orietta Berti, “Volano le rondini” fu inclusa da Gigliola Cinquetti nel suo disco del 1969, intitolato “Il treno dell’amore”. In questo brano, la cantante veronese rimpiange la sua infanzia, la primavera della vita, in cui tutto sembrava allegro, divertente e giocoso.
“Guarda, guarda, guarda / Volano le rondini, libere nel cielo, sono come te / Vola col pensiero ma non farti prendere / Dopo nella vita tutto cambierà. Forse tu non lo sai / Che gli anni più belli son quelli che hai.”
3. Le rondini bianche (Armando Stula)
Questa è probabilmente una delle più famose canzoni italiane contro la guerra. Il cantante romagnolo Armando Stula la scrisse nel 1968, dedicandola a Robert Kennedy e Martin Luther King. Il gruppo Aldo e i Falisci realizzò anche una versione più ritmata, anche se l’originale è più melodica e intimista.
“Le rondini bianche” venne lanciata da Renzo Arbore e guadagnò presto ampi consensi, a tal punto che persino il papa Paolo VI e il presidente Giuseppe Saragat scriveranno lettere di elogio all’artista.
“Volano nel cielo nero le rondini bianche / e i fucili ora sparano contro le anime / l’anima non ha colore, le rondini son bianche / quando volano contro il sole e il cielo non ha colore.”
4. Rondine al nido (Vincenzo de Crescenzo)
Composta nel 1926 da Vincenzo de Crescenzo, è uno dei pochi esempi di musica napoletana, però cantata in italiano. Fu interpretata, una prima volta, dal celebre tenore Francesco Albanese, famoso per la sua voce calda ed espansiva. Nel corso degli anni, comunque, furono diversi i cantanti, pop e lirici, che si misurarono con questo bellissimo brano. In particolare ricordiamo le versioni di Claudio Villa e del grande Luciano Pavarotti.
“Ritorna tutti gli anni / sempre alla stessa data / monti e mari scavalca per tornar / Vola rondine / quando fugge va lontano / Spero invano ma non torni più.”
5. E le rondini sfioravano il grano (Giampiero Artegiani)
Questa canzone del 1986 racconta la storia dell’adolescenza del cantante romano. Giampiero Artegiani la presentò durante il Festival di Sanremo di quello stesso anno, conquistando il terzo posto.
“Era bello restare in silenzio per ore a guardare / Il paese lontano / Aspettare l’arcobaleno / Con il mento sulla mano / E le rondini sfioravano il grano / Garrivano e sfioravano il grano“.
6. Rondinella Forestiera (Carlo Buti)
Anche questa canzone, bellissima e intensa, appartiene a un passato ormai lontano. Il cantante fiorentino Carlo Buti la presentò nel 1942, proprio nel bel mezzo della II Guerra Mondiale. Il brano, ripreso più avanti da Claudio Villa e altri, mostra un testo struggente, malinconico, dedicato ad un amore impossibile, ormai perso per sempre.
“Arrivederci bella forestiera / rondinella che parti stasera / Il nido tuo lontano forse splendido sarà / ma il cuore col mio cuore incatenato resterà”.
Queste erano alcune delle canzoni dedicate alle rondini. Vi sono piaciute?
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