Caracal: caratteristiche, alimentazione e habitat
Si è sempre pensato che il caracal fosse un parente stretto delle linci. Tuttavia, è stato recentemente scoperto che i parenti più stretti di questo felino del deserto sono altri. Per conoscere meglio questo bellissimo animale, non perdetevi dunque il nostro articolo a lui dedicato. Siamo sicuri che non vi lascerà indifferenti!
Caratteristiche del caracal
Anzitutto, il suo nome deriva dalla parola turca karakulak, che significa “dalle orecchie nere”. E’ un felino di media taglia perfettamente adattato alle condizioni del suo habitat: il deserto. Un aspetto ben evidente semplicemente osservando il colore del suo mantello. E’ fulvo rossiccio e omogeneo, senza striature né macchie. In questo modo è in grado di mimetizzarsi meglio tra i terreni sabbiosi.
Sebbene possa sembrare che tutti gli esemplari abbiano lo stesso colore, in realtà questo cambia a seconda dell’area in cui vivono. A volte, la pelliccia può avere tonalità più chiare o scure. Non a caso sono stati visti dei caracal a pelo molto più rossastro in aree in cui il territorio presenta un colore più scuro o secco.
La sua caratteristica fisica più notevole sono i “ciuffi” che spuntano oltre le orecchie, come potete facilmente vedere nelle foto. Sono simili a quelli delle linci, due serie di peli neri e rigidi che aiutano questo felino a mimetizzarsi. Anche la colorazione del muso serve per questo medesimo scopo.
In termini di dimensioni, sia i maschi che le femmine sono lunghi quasi un metro, senza contare la coda. I primi pesano tra i 10 e i 20 chilogrammi, mentre le femmine sono un po’ più leggere: vanno dagli 8 ai 15 chilogrammi. La coda è relativamente corta e raramente supera i 30 centimetri.
In passato si pensava che il caracal fosse un tipo di lince. Ma gli ultimi studi sul DNA hanno confermato che si tratta di due specie diverse. In realtà, il caracal è geneticamente più vicino al servalo africano, un altro tipo di felino, anch’esso poco conosciuto. Pensate infatti che, in cattività, questi due animali possono incrociarsi tranquillamente.
L’alimentazione del caracal
Questo felino carnivoro si ciba degli animali che caccia. Si dice che possa nutrirsi di piccoli mammiferi come conigli, lepri o topi. In alcune zone dell’Africa si sostiene che possa persino inseguire e cacciare i cuccioli delle antilopi.
Essendo molto veloce e agile, però, la sua preda preferita sono gli uccelli. Di solito si nasconde quando sono appollaiati a terra, saltando sopra di essi di sorpresa e uccidendoli con un morso. Tuttavia, se si trovano in volo, può persino scattare e realizzare un salto di 3 metri in altezza.
Gli agricoltori spesso si lamentano dell’ingerenza del caracal in allevamenti e pollai. Possono persino arrampicarsi sugli alberi per cacciare gli uccelli che stanno nidificando. Non solo catturano piccoli volatili: sono stati visti degli esemplari attaccare persino delle aquile.
Dove vive il caracal?
L’habitat di questa lince del deserto è molto ampio. E’ presente in quasi tutta l’Africa, nella penisola arabica e si estendono attraverso l’Asia fino all’India. Tuttavia, la grandezza delle loro popolazioni varia molto, a seconda dell’area geografica occupata.
Mentre nel nord e nell’ovest dell’Africa sono meno facili da vedere, nel resto del continente proliferano e non sono nemmeno considerati in pericolo di estinzione. Anche nella penisola arabica ci sono ancora molti esemplari di caracal, mentre in Turchia sta piano piano scomparendo.
In Iran la specie inizia a essere minacciata a causa della distruzione del suo habitat, e in India è noto che sono rimasti pochissimi esemplari: anche in questa parte del mondo la loro sopravvivenza è appesa a un filo.
Tutti questi luoghi sembrano molto diversi tra loro, ma il caracal è in grado di adattarsi senza particolari problemi. In generale, si tratta di regioni aride e sabbiose, ma può resistere persino nella savana, in montagna, in zone con molta macchia o semi-desertiche. Evita di vivere nelle giungle, come nel centro e nell’Africa occidentale.
Il caracal è un felino che vive in Africa e in Asia. Si pensava che fosse imparentato con la lince ma, al contrario, è strettamente imparentato con il servalo. A seconda dell’area in cui si trova, le sue percentuali di sopravvivenza possono cambiare. Per fortuna, secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) il suo grado di pericolo è di “minima preoccupazione”.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.