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Come alimentare un uccello ferito

4 minuti
Nel caso in cui si tratti di una specie grande o aggressiva, la cosa migliore da fare sarà chiamare le autorità responsabili. Se si tratta però di un piccione o di piccoli uccelli, potremo fornire loro un primo aiuto, cibo e calore.
Come alimentare un uccello ferito
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Durante una passeggiata in campagna o anche nelle zone appena fuori dalla vostra città, è piuttosto comune incappare in un uccello ferito. Anche se inizialmente potremmo aver timore a toccarlo, alimentare l’uccello ferito e aiutarlo può far sì che l’animale sopravviva.

Naturalmente, alimentare un uccello ferito è una manovra di emergenza che non sostituisce l’intervento di un veterinario, per questo è importante portare l’animale ferito da un esperto affinché verifichi il suo stato di salute. 

Quando si alimenta un uccello ferito bisogna fare molta attenzione, che si tratti del vostro uccellino domestico o di un uccello ferito trovato per terra. Ecco alcuni consigli.

Perché è importante alimentare un uccello ferito?

Quando troviamo un uccello ferito, non abbiamo modo di capire quanto tempo abbia passato in quelle condizioni.

In alcuni casi, l’animale potrebbe essere a terra e ferito da svariate ore o giorni. 

Oltre a provare dolore e paura, probabilmente quell’uccello non ha mangiato né assunto acqua da parecchio tempo.

Di conseguenza, il suo organismo è debole e più vulnerabile ad eventuali malattie. Bisogna dunque evitare che la disidratazione e la denutrizione del piccolo peggiori.

È probabile che l’uccello ponga resistenza e non voglia ingerire nulla quando lo troviamo o lo portiamo a casa.

È una cosa del tutto normale considerata l’esperienza stressante appena vissuta.

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Per questo motivo, non dovremo obbligare l’uccellino a ingerire del cibo contro la sua volontà.

Tuttavia, è essenziale fare in modo che riprenda a mangiare affinché recuperi pian piano le forze e si riprenda del tutto.

Come alimentare correttamente un uccello?

La prima cosa da ricordare è che l’uccello che abbiamo salvato è selvatico e non è abituato alla convivenza con l’uomo; non possiamo aspettarci che sia rilassato in nostra presenza.

Nei primi giorni, è probabile che l’uccello sia spaventato ed eviti di avvicinarsi a noi. Ricordiamo che la diffidenza verso gli sconosciuti è una caratteristica che garantisce la sopravvivenza di molti animali in natura.

Per riuscire nel nostro intento, dovremo essere molto accorti, delicati e pazienti quando proviamo a dargli da mangiare: evitiamo movimenti bruschi o rumori forti, avvicinandoci all’animale lentamente e dolcemente.

Le prime dosi di cibo dovranno essere piccole e frequenti

Siccome lo stomaco dell’uccello non ha ingerito cibo per un po’ di tempo, le prime dosi che gli diamo dovranno essere minime.

Se l’animale mangia troppo dopo aver avuto a lungo lo stomaco vuoto, rischia di vomitare o avere problemi digestivi.

Per garantire che l’animale ingerisca la giusta quantità di cibo, dovremo dargli varie volte la stessa dose.

Quattro o cinque volte al giorno per la prima settimana basteranno a fornire all’uccello i nutrienti essenziali per rinforzare il suo organismo.

Il metodo più semplice e facile per alimentare un uccello è tramite l’uso di una siringa In farmacia ne potremo acquistare una di medie dimensioni che ci aiuterà ad inserire la pappina nel suo becco.

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Come preparare la pappina per alimentare un uccello?

Quando si trova un pulcino o un uccello ferito, è consigliabile dargli da mangiare della pappina evitando i cibi solidi, più difficili da digerire e da ingerire.

Inoltre, una pappina cremosa e tiepida risveglierà l’appetito nell’uccello grazie all’aroma e alla consistenza.

Nei negozi per animali e in alcune cliniche veterinarie possiamo trovare pappe pronte per piccioni e volatili di varie specie.

Questo tipo di prodotti offre un mix bilanciato di nutrienti di cui l’uccello ha bisogno per riprendere forza e salute.

Potremo preparare un composto nutriente anche in casa, usando germogli, verdure, uova sode e frutta.

Una buona pappina casalinga di emergenza può essere fatta persino con del riso integrale o del cous cous, cucinato in acqua, con zucchina e uovo sodo grattugiato sottilissimo.

Dopo aver messo una cucchiaiata di pappina nella siringa, ci avvicineremo molto lentamente all’uccello provando ad accostare la punta della siringa al suo becco, per fargli capire che si tratta di cibo. Prestiamo sempre attenzione alle sue reazioni per non causargli ulteriore stress o paura.

Con pazienza e affetto vedremo come l’uccello si abituerà alla nostra presenza e si lascerà alimentare con tranquillità. A mano a mano che si riprende, potrà iniziare a provare alimenti solidi e a mangiare da sé.

Sottolineiamo una volta ancora l’importanza di recarsi da un veterinario specifico per verificare lo stato di salute dall’uccello.

Il medico potrà inoltre fornirci una dieta completa e dettagliata per il nostro nuovo animale.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.