Come cambiare la dieta al gatto?
Scritto e verificato la psicologa Sara González Juárez
Cambiare la dieta al vostro gatto è un processo più complesso di quanto sembri. Soprattutto perché spesso queste modifiche sono dovute a problemi di salute e altre condizioni fisiche dell’animale. Inoltre, molti gatti domestici non prendono bene i cambiamenti nel loro ambiente, e ancora di più nel cibo.
Come fare allora? Esiste una sola maniera: a poco a poco. Per rendere la transizione il più agevole possibile per voi e il vostro gatto, in questo articolo troverete una serie di suggerimenti e passaggi per riuscire a realizzarla. Iniziamo.
Quando è necessario cambiare la dieta al gatto?
Se avete adottato il vostro gatto quando era un cucciolo, probabilmente avete già dovuto modificare la sua dieta. Questo perché le esigenze nutrizionali degli animali cambiano, quanto meno, a seconda dell’età. La formulazione del cibo sarà diversa a seconda che sia per gattini, per adulti o per anziani.
D’altra parte, un ulteriore motivo per cambiare la dieta al gatto è la salute. Che sia dovuto a sterilizzazione, obesità, problemi renali, diabete o ad altro, il vostro compagno felino potrebbe aver bisogno di un mangime adatto alle sue esigenze in questo momento specifico della sua vita.
Oltre a questi due motivi principali, molti altri portano a un riadattamento della dieta del gatto. L’utilizzo di integratori alimentari o di cibo umido, per esempio. Anche questi per il vostro animale domestico costituiscono cambiamenti nella routine e dovranno essere gestiti come tali.
Come cambiare la dieta al gatto in modo efficace?
Tutti i motivi che abbiamo appena visto sono validi per cambiare la dieta al gatto: hanno come scopo il suo benessere. L’animale però non è a conoscenza dei benefici di questa decisione e, nel caso in cui sia molto attaccato alla sua routine, trovare qualcosa di inaspettato nella ciotola potrebbe essere fonte di stress. Come fare allora? Vediamo i passaggi necessari.
Sia a causa dello stress che dei disturbi gastrointestinali che potrebbero insorgere, la dieta di un animale non deve mai essere modificata bruscamente.
Consultate il veterinario
Anche se probabilmente è stato proprio un professionista a dirvi di cambiare la dieta al gatto, non dimenticate di consultarlo nel caso in cui abbiate deciso di farlo di vostra iniziativa. Un professionista sarà in grado di stilare un profilo delle esigenze nutrizionali del vostro animale ed elaborerà una dieta appropriata in base ad esse.
In questo modo, vengono rilevate ed escluse eventuali condizioni fisiche che potrebbero compromettere la salute dell’animale durante il cambio di dieta.
Passaggi per modificare gradualmente la dieta
La routine è fonte di sicurezza per gli animali domestici, in particolare cani e gatti. Pertanto, cambiare la loro dieta richiede una serie di passaggi per realizzare una transizione il più agevole possibile, senza stress e senza indigestioni.
Questa modifica può essere effettuata gestendo le percentuali di mangime vecchio e di quello nuovo. La quantità del vecchio mangime verrà ridotta, introducendo gradualmente quello nuovo. Per darvi un’idea, ecco un esempio:
- Giorni 1 e 2: 90% mangime abituale, 10% mangime nuovo.
- Giorni 3 e 4: 75% vecchio mangime, 25% nuovo.
- Giorni 5 e 6: entrambi i mangimi in parti uguali.
- Giorni 7 e 8: diminuiamo la quantità di vecchio mangime al 25% e aumentiamo quello nuovo al 75%.
- Dal nono giorno: finalmente possiamo dare il nuovo mangime al nostro gatto senza includere quello vecchio.
Se durante questo processo non si sono verificati squilibri nella salute dell’animale e la nuova dieta è stata ben tollerata, non resta che monitorare la situazione ancora per qualche giorno. In caso di problemi, dovrete contattare il veterinario per riadattare la nuova dieta.
Ulteriori suggerimenti per cambiare la dieta al gatto
Il vostro gatto potrebbe rifiutare il cibo durante questa transizione. Se ciò accade, non arrendetevi al primo tentativo, poiché esistono diverse strategie a cui potete ricorrere: dal riscaldare leggermente il piatto all’aggiunta di cibo umido, aumentare l’appetibilità del cibo per gatti è relativamente facile.
Ricordate che se ricorrete a qualche alimento appetitoso per incentivare il gatto a finire il cibo nuovo, allora dovrete toglierlo a poco a poco.
Alcuni esemplari sono altamente selettivi con il loro cibo. In questi casi è possibile che i 10 giorni di transizione debbano essere aumentati e che il nuovo mangime debba essere aumentato più gradualmente. Se il compito si rivela impossibile, consultate il veterinario.
E, soprattutto, in caso di segni di disagio, consultate subito un professionista. Vomito, diarrea, movimenti intestinali anomali, cambiamenti di comportamento sono motivo di allarme se state cambiando la dieta al gatto. In questi casi, interrompete la transizione e rivolgetevi a un veterinario.
Conclusioni
La chiave per riuscire in questo intento è la pazienza. Cambiare la dieta al gatto non è facile, come avete potuto vedere. Vale la pena ricorrere a qualunque tattica pur di assicurare loro la migliore qualità di vita, ma ricordate che anche il vostro gatto deve comprenderlo.
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