Come identificare le punture di insetti?
Siete mai stati punti da una zanzara, da una pulce o da un ragno? Ogni specie lascia un segno caratteristico che è molto importante riconoscere per scegliere il trattamento adeguato. In questo articolo vi diremo come identificare le punture di insetti.
Identificare le punture di insetti in base ai luoghi frequentati
Uno dei metodi migliori per identificare l’insetto che vi ha punto è ricordare i luoghi in cui siete stati negli ultimi giorni.
Se avete passato una giornata in un prato, potrebbe avervi pizzicato una formica o una zanzara; se intorno a voi c’era un secchio dell’immondizia o degli alberi, potrebbe trattarsi di una mosca, di un’ape o di una vespa; se siete stati al mare, potrebbe avervi punto una pulce della sabbia.
Se avete un cane in casa, potreste essere stati morsi da una zecca o da una pulce; se siete stati punti durante la notte, potrebbe trattarsi di una cimice o di un ragno.
Identificare le punture di insetti attraverso il segno lasciato
Il sintomo più visibile del contatto con un insetto è un piccolo rigonfiamento rosso che causa prurito.
- La puntura di zanzara è la più nota: un puntino bianco circondato da un cerchio rosso.
- La puntura di pulce è simile, però ne appaiono varie in una determinata zona (soprattutto sulle gambe).
- La puntura di cimice è un piccolo rigonfiamento rosso che può presentare una bolla e formare delle “righe” con due o tre segni.
- La puntura di formica provoca un gran bruciore in tutta la zona e si riempie di pus.
- La puntura di scorpione, un non insetto che vale la pena nominare, causa rossore, dolore e intorpidimento.
- La puntura di pidocchio si presenta come una bolla sulla testa o sulla nuca ed è molto fastidiosa. Ve ne renderete conto perché vi gratterete il cuoio capelluto con disperazione.
Il morso di ragno dipenderà dal tipo di aracnide. Se avete due segni piccoli, potrebbe trattarsi di quello della vedova nera oppure se la bolla è tonda, è di sicuro la puntura di un eremita marrone. I ragni possono pungere con tutte le loro zampe allo stesso tempo e lasciare molti segni.
Identificare le punture di insetti tramite la presenza di “corpi estranei”
Le punture di vespe, di api e di pulci si differenziano dalle altre perché l’insetto in questione lascia il suo pungiglione o rimane attaccato alla pelle.
Nel caso in cui veniate punti da un imenottero, sentirete all’istante un dolore acuto e un forte pizzicore. Si può vedere un segno rossiccio e una macchia bianca al centro, dove il pungiglione ha perforato la pelle e si trova ancora lì.
Per toglierlo vi raccomandiamo di cospargere la zona con il fango e di afferrarlo con una pinza, mai con le dita, per evitare che si spezzi lasciando un parte all’interno.
Nel caso della zecca, questo parassita rimane attaccato al suo “ospite” mentre si alimenta, e non cambia posizione. Le punture sono indolori e l’unico modo di individuarle è osservare la zona.
Per togliere l’insetto, bagnate con l’alcol un pezzo di ovatta e fate pressione sul punto in cui si trova l’animale. In questo modo si staccherà da solo ed eviterete che vi lasci delle ferite.
Come trattare una puntura di insetto?
Nella maggior parte dei casi, le punture di insetti provocano fastidio, arrossamento e prurito, ma si possono trattare con dei semplici rimedi: acqua e sapone, ghiaccio o creme specifiche.
Evitate di grattarvi per non infettare la ferita. Per questo potete preparare un infuso alla camomilla e applicarlo, quando si fredda, con dell’ovatta.
Se siete allergici a qualche insetto o se l’animale è velenoso o può trasmettere qualche malattia, i sintomi saranno più intensi e dovrete consultare un medico. Dovete prestare molta attenzione ai cambiamenti della pelle, se avete la febbre o se faticate a respirare.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.