Come nascono gli ornitorinchi?

Gli ornitorinchi sono esseri straordinari, con un corteggiamento molto particolare: può durare fino a un mese, senza che vi sia alcun contatto finché la femmina non è pronta.
Come nascono gli ornitorinchi?
Georgelin Espinoza Medina

Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina.

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Gli ornitorinchi sono noti per il loro aspetto molto particolare. Sembrano un mix di più animali, poiché hanno il muso di un’anatra, le zampe di una lontra, la coda di un castoro e alcune caratteristiche simili a quelle dei rettili. Se ne sapete poco sulla loro biologia, sicuramente vi interesserà sapere come nascono gli ornitorinchi.

Questi animali originari dell’Australia e della Tasmania appartengono all’ordine Monotremata, come altre 4 specie di mammiferi anch’esse molto enigmatiche. Il loro nome scientifico è Ornithorhynchus anatinus e nelle prossime righe vi presenteremo i momenti salienti della riproduzione e nascita di questi esemplari. Non perdeteveli!

Come sono fatti gli ornitorinchi?

Un ornitorinco è un animale straordinario e sembra un incrocio tra un’anatra, un castoro e una lontra. Ciò è dovuto all’aspetto del suo muso largo, piatto e liscio, della grande coda e dei piedi palmati. Inoltre non ha denti, ma soltanto delle placche di cheratina presenti nella cavità orale.

L’ornitorinco è un eccellente nuotatore e usa la coda per destreggiarsi e spingersi nell’acqua. Anche le membrane presenti tra le dita contribuiscono a questa sua capacità. Tuttavia, riesce anche a muoversi in superficie e ha delle unghie forti che gli permettono di scavare il terreno.

Il corpo di questo mammifero è ricoperto di pelo, che lo protegge dal freddo e lo isola in acqua. Il colore del pelo è marrone scuro, ma la regione ventrale è più chiara. Femmina e maschio hanno dimensioni diverse: il maschio è solitamente più grande e più pesante, con una lunghezza approssimativa di 50 centimetri. Le femmine in genere hanno una lunghezza di circa 43 centimetri.

Una caratteristica sorprendente dell’ornitorinco maschio è la capacità di produrre veleno, che inietta attraverso gli speroni che ha sulle zampe. Questa sostanza può uccidere piccoli animali, ma non è pericolosa per gli esseri umani. Le sue tossine non sono infatti mortali, anche se provocano un dolore molto intenso.

Un esempio di mammiferi velenosi.

Come si riproduce l’ornitorinco?

Prima di approfondire come nascono gli ornitorinchi, approfondiremo le loro caratteristiche riproduttive. Questi animali si riproducono per via sessuale mediante uova, come gli altri 4 monotremi esistenti. Si tratta di un aspetto interessante, in quanto non riscontrabile in altri mammiferi.

Gli ornitorinchi sono animali notturni e sfuggenti, i cui comportamenti riproduttivi all’interno del proprio ambiente naturale sono ancora poco conosciuti. La maggior parte dei dati osservati proviene infatti da individui in cattività.

Questi monotremi sono poliginici, cioè i maschi si accoppiano con più femmine durante la fase riproduttiva. Ogni anno vi è solo un ciclo di accoppiamento.

Corteggiamento e accoppiamento

Il corteggiamento dell’ornitorinco avviene in acqua e ha una durata variabile, fino a 1 mese. Si tratta di una fase di “corteggiamento” in cui gli animali non hanno alcun contatto, ma il maschio cerca di conquistare la femmina mordendole la coda; se non è pronta per l’accoppiamento, lei risponderà con comportamenti evasivi.

In questa fase, i maschi emanano odore intenso e particolare. Hanno un comportamento aggressivo nei confronti delle femmine: le molestano e le intimidiscono affinché rispondano al loro invito.

Le femmine controllano la maggior parte del processo riproduttivo, poiché decidono quando inizia, il luogo e la durata. In questo modo, cercano di ridurre il rischio che deriva dal comportamento dei maschi.

I comportamenti evasivi delle femmine sono di vari tipi. Tra questi segnaliamo la fuga, la resistenza e l’evitamento dei maschi. In questo modo, rimangono al sicuro dall’insistenza riproduttiva dei loro compagni fintanto che non sono pronte per l’accoppiamento.

Quando la femmina è pronta, permette al maschio di morderle la coda e insieme eseguono una danza in cerchio nell’acqua. Quindi avviene la fecondazione: l’ornitorinco maschio si posa su di lei e inserisce il pene nella cloaca della femmina.

Una delle curiosità riproduttive dell’ornitorinco è che durante il periodo riproduttivo i maschi possono lottare tra loro per le femmine. Durante queste battaglie, usano i loro speroni velenosi come armi.

Gestazione o incubazione?

Dopo l’accoppiamento, la femmina ha la responsabilità della costruzione di una tana che fungerà da luogo di nidificazione. Sorprendentemente, i monotremi sono gli unici mammiferi che non danno alla luce piccoli in vita, ma che si riproducono attraverso le uova.

Il periodo di gestazione (nell’utero) dura da 15 a 21 giorni. Dopo la deposizione delle uova nella tana vi è un periodo di incubazione di circa 10 o 11 giorni in più da parte della femmina.

La tana viene costruita sopra il livello del mare, sulle rive di fiumi o torrenti. Consiste di diversi tunnel stretti che terminano in una stanza di incubazione principale. Le dimensioni della tana sono variabili e possono andare dai 3 metri di lunghezza a più di 10. Il materiale utilizzato per la sua costruzione comprende foglie bagnate e morte che le femmine muovono con l’aiuto della coda.

Come nascono i piccoli di ornitorinco?

Gli O. anatinus nascono per mezzo di uova piccole, di forma circolare e con un diametro approssimativo di 11 millimetri. Il numero di uova deposte va da 1 a 3.

I piccoli monotremi sono piuttosto fragili e indifesi, pertanto hanno bisogno delle cure della madre per sopravvivere. Inoltre sono ciechi, con pelle rosa sottile, glabri e presentano denti (ma li perdono durante la crescita).

La madre allatta i piccoli con il suo latte. Tuttavia, un fatto curioso è che non è dotata di capezzoli. Per questo motivo il cibo viene rilasciato attraverso i pori della pelle grazie a ghiandole specializzate. I cuccioli di ornitorinco si nutrono in questo modo per circa 3-4 mesi.

Dopo questi mesi di lattazione, i piccoli ornitorinchi si sono già sviluppati abbastanza da lasciare la tana e diventare indipendenti.

Un ornitorinco in un lago.

I monotremi sono animali con caratteristiche uniche tra i mammiferi. Nello specifico, l’Ornithorhynchus anatinus ha un aspetto molto particolare e un comportamento riproduttivo altrettanto sorprendente. Il modo in cui gli ornitorinchi nascono dalle uova, fragili, indifesi, glabri, ciechi e con piccoli denti sarà sempre un aspetto affascinante della loro riproduzione.


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