Consigli per gestire i pipistrelli in cattività
Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González
Questi piccoli mammiferi sono pazienti abituali nei centri di recupero della fauna selvatica, soprattutto i cuccioli ritrovati fuori dai nidi dai viandanti o gli esemplari malati. Ma servono alcune competenze specifiche per saper gestire i pipistrelli in cattività.
Scoprite tutto quello che c’è da sapere per gestire i pipistrelli in cattività e aiutare questi animali così particolari e spesso bistrattati.
Dati generali sulla gestione dei pipistrelli in cattività
In primo luogo, prima di entrare in contatto con qualsiasi pipistrello è fondamentale sottoporsi ad un vaccino antirabbico. Si tratta di una precauzione necessaria considerata la tendenza dei pipistrelli a mordere e la possibilità che siano infetti. Si raccomanda anche l’uso di guanti di cuoio in ogni momento.
Prima di raccogliere un pipistrello da terra, procuratevi un grande sacco di tela che possa fungere da nido. Le dimensioni ideali variano a seconda della specie che vive in quell’area, ma in ogni caso ciascun sacco può ospitare esclusivamente un individuo.
Riponete il sacco in sospensione, ben fissato, all’interno di casse di cartone o di legno. Così facendo renderete il trasporto più facile evitando colpi.
I sacchi possono essere utili per avvolgere l’animale e lasciare esposte le parti del corpo che volete esaminare in una prima ispezione.
Pipistrelli in cattività
Strutture
I pipistrelli hanno bisogno di spazi ampi, soprattutto le specie più grandi. In quel caso, il modo più comodo per catturarli per esaminarli può essere l’uso di un acchiappa farfalle.
All’interno della struttura che li accoglierà si raccomanda di inserire casette di legno dove possano appendersi e nascondersi. L’ideale è almeno 3 o 4 per ogni struttura. I pipistrelli costretti a stare in ambienti piccoli e insieme a gruppi numerosi tendono a ferirsi e presentare alopecia, a causa dello stress e dei combattimenti con altri individui.
Anche se sono animali sociali, tendono ad alimentarsi in solitudine. Per questo motivo assicuratevi che dispongano di spazi in cui allontanarsi dal resto degli individui. Se il gruppo è numeroso, procurate loro tante ciotole per il cibo disposte in diversi punti del recinto, ben distanziati tra di loro. In questo modo preverrete anche possibili collisioni durante le loro planate.
Si raccomanda di coprire il pavimento della struttura per ridurre il rischio che esemplari diversi si feriscano quando si posano a terra.
Tenuto conto della cattiva resistenza dei pipistrelli al freddo, si raccomanda di garantire all’interno delle strutture una temperatura vicina ai 38°C. Di notte spegnete il riscaldamento per ricreare la dualità giorno-notte a cui sono abituati. È stato dimostrato come queste misure bastino ad aumentare le probabilità di sopravvivenza e il consumo di cibo.
Per poterli identificare individualmente, molti centri optano per l’uso di braccialetti o collari con un codice a colori.
Alimentazione
Molti pipistrelli tendono a catturare le loro prede o a raccogliere i pezzetti di frutta in volo. Gli esemplari catturati da poco e che sono stati tenuti a lungo in spazi troppo piccoli, potrebbero avere difficoltà a volare.
Nei primi giorni dopo la cattura, il cibo dovrà essere posizionato in un punto accessibile sul pavimento della struttura, onde evitare una morte prematura. Per alcuni individui potrebbe essere necessaria un’alimentazione manuale fin quando ricominciano a nutrirsi da soli.
L’acqua potabile deve essere sempre a disposizione.
Malattie e cause di mortalità
La prima causa di mortalità nei pipistrelli in cattività è lo stress dovuto alla cattura, che sopravviene durante le prime ore. Quelli che sopravvivono possono sviluppare salmonella e altre infezioni derivate dalle ferite che si producono durante il trasporto e ai litigi con gli altri individui. Sono abbastanza comuni anche gli ectoparassiti, che negli esemplari più giovani possono essere causa di morte.
Gestire pipistrelli in cattività: quando sono cuccioli
Se arrivano nel centro di recupero pipistrelli nati da poco dovranno ricevere un’alimentazione speciale attraverso una siringa. Si alimenteranno quattro volte al giorno con una quantità corrispondente al 5% del loro peso. È anche importante mantenerli ad una temperatura tra i 36 e i 40°C per almeno due ore prima di dare loro il cibo.
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- Fowler M, Cubas Z. Biology, Medicine, and Surgery of South American Wild Animals. Hoboken: John Wiley & Sons; 2008. Pages: 219-222
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