Curiosità sui ratti e la musica

Gli animali possono avere la capacità di rispondere ai suoni, emettere vocalizzazioni o muoversi a ritmo di musica. Vediamo 5 fatti curiosi sui ratti e la musica.
Curiosità sui ratti e la musica
Georgelin Espinoza Medina

Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina.

Ultimo aggiornamento: 30 gennaio, 2023

Alla maggior parte degli esseri umani piace la musica. Viene utilizzata per esprimere diversi pensieri, sentimenti, situazioni e persino come terapia. Le melodie e le diverse combinazioni di suoni sono in grado di rilassare, rallegrare, far sfogare e ballare chiunque. Tuttavia, muoversi a tempo di musica può risultare difficile per alcune persone; e per gli animali? Volete conoscere alcune curiosità sui ratti e la musica?

Si ritiene che la capacità di sincronizzarsi con la musica sia una caratteristica esclusiva degli esseri umani, e che il resto degli organismi sia meno sviluppato in questo aspetto, o almeno, non si sa molto a riguardo per mancanza di studi. L’anno scorso sono stati effettuati dei test sui ratti. Pertanto, in questo articolo vi sveliamo che rapporto c’è tra questi mammiferi e la musica, tramite 5 curiosità da non perdere.

1. I ratti sono in grado di muoversi a ritmo di musica.

Ratto sulla spalla di una donna.

Anche se può sembrare difficile da credere, anche i ratti sono in grado di seguire il ritmo della musica. Così viene dettagliato in uno studio pubblicato nel novembre dello scorso anno, sulla rivista Science Advances, condotto da alcuni scienziati di Tokyo, in Giappone.

Lo studio ha valutato i movimenti fisici e neurali di 10 ratti, utilizzando piccoli accelerometri wireless attaccati alle loro teste. Le misurazioni sono state effettuate per 3 giorni consecutivi. Lo stimolo musicale utilizzato era una sonata di Mozart in 4 tempi diversi. Si è registrata la risposta anche da parte di 20 persone in modo da confrontare i dati con quelli ottenuti dai roditori.

I ratti muovevano la testa a tempo di musica e questi scatti sono stati registrati dall’accelerometro.

Inoltre, i movimenti sono più evidenti negli animali che si reggono su due zampe, cioè in posizione bipede, contrariamente a quanto accade quando si reggono su quattro arti.

2. La sincronizzazione musicale dei topi è innata.

Il fatto più interessante del rapporto tra ratti e musica è che nel loro caso si tratta di movimenti della testa spontanei, senza alcuna forma di addestramento antecedente. Ciò rivela che questi roditori hanno un’innata capacità di sincronizzazione con la musica e questo sembra essere uno dei primi rapporti su animali o esseri viventi non umani dotati di questa capacità.

Altri studi descrivono in dettaglio questo comportamento, ma attraverso l’addestramento o una precedente esposizione a un ambiente musicale. Questo è il caso dei leoni marini, dei cavalli domestici, dei primati e degli uccelli. Tuttavia, con questa scoperta ora sappiamo di avere una caratteristica in comune con i ratti, che seguono spontaneamente il ritmo della musica, proprio come noi umani.

3. Il ritmo musicale preferito dai ratti è quello che oscilla tra i 120 e i 140 battiti al minuto.

I topi muovevano la testa al ritmo della musica, ma preferivano una certa gamma di ritmi. In particolare quelli che oscillano tra i 120 e i 140 battiti al minuto o BPM, in cui si colloca la maggior parte delle composizioni musicali. Allo stesso modo, anche gli esseri umani mostrano una maggiore affinità all’interno di questo valore di ritmi.

4. I ratti muovono la testa a ritmo di musica più degli umani.

I movimenti della testa generati da stimoli musicali nei ratti si verificano in numero maggiore rispetto agli esseri umani, con un valore fino a dieci volte superiore. Ciò è dovuto alla minore massa della testa dei roditori.

5. I ratti muovono la testa anche se ascoltano diversi stili musicali.

Ratti e topi

Oltre al pezzo di Mozart, nello studio sulla sincronizzazione dei topi con la musica sono state impiegate altre canzoni. Nello studio sono stati utilizzati artisti come Lady Gaga, Maroon 5, Queen e Michael Jackson. Le canzoni scelte sono state riprodotte due volte e in modo casuale tramite degli altoparlanti. Erano le seguenti:

  • Sonata per due pianoforti (K.448) di Mozart.
  • Born this way da Lady Gaga.
  • Another one bites the dust dei Queen.
  • Beat it di Michael Jackson.
  • Sugar dei Maroon 5.

I topi hanno mosso la testa al ritmo di musica sia classica che moderna.

Terminiamo così le 5 curiosità sui ratti e la musica. Grazie a ciò, possiamo renderci conto dei molti talenti degli animali. Sono in grado di reagire a stimoli sonori, emettere diversi tipi di vocalizzazioni (alcune abbastanza melodiose) o ricevere un addestramento per rispondere a un ritmo musicale. Inoltre, ci sorprendono mostrandoci una sincronizzazione innata in cui i processi neurali lavorano insieme a quelli motori.

Non solo, ma questi dati interessanti ci mostrano le capacità che possono avere gli animali e che fino ad ora non conoscevamo. Indubbiamente, molto resta da scoprire su questo argomento e studi futuri potrebbero occuparsi delle origini della musica e della danza su scala evolutiva.


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